Assassin's Creed: China - Capitolo 3 - Recensione e Riassunto
"Il Porto"
"Il Porto"
Scritto da Markuz & Sorrosyss, 27 Gennaio 2020
Tradotto da: Stefania
Tradotto da: Stefania
Nota: L’articolo presenta una recensione Non-Spoiler a cui segue un riassunto e un'analisi della trama contenente Spoiler
Assassin's Creed: China è un manga creato da Minoji Kurata, attualmente pubblicato in Giappone ogni mese su Sunday GX Comics. Se vi siete persi la nostra recensione del secondo numero, cliccate qui.
Il terzo numero si intitola "Il Porto" e in molti modi si allontana dai precedenti. Il presente, ad esempio, qui ha purtroppo un ruolo secondario, occupando solo 2 delle 29 pagine e lascia in qualche modo sospesa la storia di Lisa Yang. Si tratta quindi di un numero relativamente più breve rispetto alle generose 52 pagine della prima uscita. La componente narrativa dedicata a Shao Jun sembra tuttavia rappresentare un contenuto quasi completamente nuovo rispetto alla trama conosciuta, mostrando eventi che riguardano un Forte di Macao che non sono presenti nel gioco della serie Chronicles. In generale, tuttavia, il capitolo non
Una vista panoramica (parziale) di Macao |
Il lavoro artistico è anche in questo capitolo efficace, con alcune belle immagini di Macao. Certamente alcuni pannelli non sembrano troppo diversi dai livelli di Macao all'interno del gioco. Le scene di combattimento di Jun sono per lo meno ben disegnate e una menzione speciale deve essere fatta ancora un volta per il bellissimo lavoro sui primi piani dei visi.
I primi tre capitoli di Assassin's Creed: China sono disponibili online. Naturalmente sono attualmente solo in giapponese, anche se in futuro sono previste le versioni in inglese e francese.
PREFAZIONE: il seguente riassunto della storia è stato creato facendo largo uso di software di traduzione. Non possiamo garantire la precisione al 100% dei dettagli, ma speriamo che di esserci avvicinati il più possibile ai reali contenuti di trama.
Riassunto della trama (ATTENZIONE: SEGUONO SPOILER)
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Yokohama, Giappone, 2019
Mari, cugina di Lisa Yang, entra in un ristorante. Chiede alla madre di Lisa, sua zia, se Lisa è nei paraggi. Sua zia è sorpresa di vederla e scopre che la ragazza è tornata a scuola. Le viene detto che Lisa è in ritardo e non c'è, quindi Mari dice di dirle che è passata a salutare.
Macao, Cina, 1528
Mentre arrivano alla città in barca, Wang Yangming spiega a Shao Jun la storia di Macao, che fu colonizzata da commercianti portoghesi ed è ora uno dei più grandi porti commerciali del paese. Yangming sospetta che la Scatola dei Precursori sia ancora a Macao, sotto il controllo di Yu Dayong, il capo templare noto come "Lo Schiavista". Si ritiene inoltre che l’uomo abbia recentemente catturato un informatore degli Assassini e che l'abbia messo in vendita. Il Mentore ordina a Shao Jun di assassinare Dayong e di liberare tutti gli schiavi che incontrerà nel suo percorso, poiché molti potrebbero essere membri della Confraternita.
Shao Jun salta da una nave all'altra, attraverso il porto di Macao. Alla fine si ferma su una in particolare, mette fuori combattimento di soppiatto diverse guardie e cerca di passare inosservata. Sotto coperta, due guardie discutono delle loro preoccupazioni sulla sicurezza di Dayong, poiché due delle otto Tigri sono state uccise di recente. Una guardia urla improvvisamente e trascina fuori un giovane da un nascondiglio, chiaramente uno schiavo che era fuggito da un forte nelle vicinanze.
Mentre il ragazzo viene intimidito, Jun si avvicina di soppiatto da dietro, pugnalando la guardia alla gola. Parlando con il ragazzo spaventato, Jun scopre che è il figlio di un Assassino, avendo lui riconosciuto il simbolo della Confraternita sulla collana della ragazza.
Il ragazzo sale in cima alla nave, arrampicandosi sulle vele seguito da Jun. Mentre si trova in cima a uno degli alberi della nave, le dice di chiamarsi Shao Hu e che lui e il suo padre Assassino erano stati catturati nel Forte vicino. Il ragazzo chiede a Jun di salvare suo padre, un compito che lei accetta volentieri. Jun gli dice di nascondersi e poi usa una corda per allontanarsi dalla nave.
Infiltrandosi nel Forte, Jun si imbatte in una cella con un uomo che viene torturato da due guardie, che gli stanno ordinando di dire loro dove si trovano gli altri Assassini. Jun si sbarazza rapidamente dei carcerieri e cerca di risvegliare l'uomo gravemente ferito. Si rende conto che si tratta del padre di Shao Hu e mentre cerca di aiutarlo a fuggire, questi lamenta che le sue gambe sono rotte e che ormai per lui è troppo tardi. L’uomo si sdraia di nuovo e muore poco dopo. Piena di rabbia, Jun giura vendetta contro Yu Dayong.
Analisi e Considerazioni Finali
Sfortunatamente, non c'è molto da dire o analizzare di questo capitolo che presenta poche ripercussioni sulla storia generale di Jun (e neanche su quella di Lisa).
In termini di datazione degli eventi, sembra che ci sia una leggera incoerenza, dato che questo episodio è ambientato nel 1528, mentre il precedente nel 1526. In realtà, gli eventi relativi a Macao del gioco erano ambientati nel 1526, quindi lo tratteremo come un errore di datazione del fumetto (purtroppo, questa non è la prima volta che si presenta questo problema nella serie).
Anche la relativa assenza del presente è piuttosto deludente ed insieme alla trama relativamente lenta rende il capitolo nel suo complesso piuttosto fiacco. Come accennato in precedenza, ci sono pochissimi segni di sviluppo della trama relativa a Jun, a parte il tentativo di giustificare la rabbia che la ragazza prova nei confronti del suo prossimo obiettivo templare. In generale, sembra quasi che si possano tranquillamente saltare gli eventi di questo capitolo.
L'unico punto di contatto tra il fumetto e Chronicles China è l'ultima immagine del capitolo, in cui Yu Dayong viene mostrato nella stessa identica posizione inquietante del gioco, con la differenza che nel manga non tiene in mano la Scatola dei Precursori.
Speriamo che il prossimo numero ci riporti sulla buona strada e, sebbene sia stato bello vedere alcuni nuovi contenuti di trama, è quasi confortante seguire eventi più vicini al gioco. In quel caso possiamo sentire un certo tipo di sviluppo della narrazione mentre si procede con la trama, mentre qui, purtroppo, sembra di essere giunti ad una pausa temporanea.
Mari, Lisa Yang's cousin |
Macao, Cina, 1528
Mentre arrivano alla città in barca, Wang Yangming spiega a Shao Jun la storia di Macao, che fu colonizzata da commercianti portoghesi ed è ora uno dei più grandi porti commerciali del paese. Yangming sospetta che la Scatola dei Precursori sia ancora a Macao, sotto il controllo di Yu Dayong, il capo templare noto come "Lo Schiavista". Si ritiene inoltre che l’uomo abbia recentemente catturato un informatore degli Assassini e che l'abbia messo in vendita. Il Mentore ordina a Shao Jun di assassinare Dayong e di liberare tutti gli schiavi che incontrerà nel suo percorso, poiché molti potrebbero essere membri della Confraternita.
Shao Jun salta da una nave all'altra, attraverso il porto di Macao. Alla fine si ferma su una in particolare, mette fuori combattimento di soppiatto diverse guardie e cerca di passare inosservata. Sotto coperta, due guardie discutono delle loro preoccupazioni sulla sicurezza di Dayong, poiché due delle otto Tigri sono state uccise di recente. Una guardia urla improvvisamente e trascina fuori un giovane da un nascondiglio, chiaramente uno schiavo che era fuggito da un forte nelle vicinanze.
Mentre il ragazzo viene intimidito, Jun si avvicina di soppiatto da dietro, pugnalando la guardia alla gola. Parlando con il ragazzo spaventato, Jun scopre che è il figlio di un Assassino, avendo lui riconosciuto il simbolo della Confraternita sulla collana della ragazza.
Il padre di Shao Hu muore davanti a Shao Jun |
Infiltrandosi nel Forte, Jun si imbatte in una cella con un uomo che viene torturato da due guardie, che gli stanno ordinando di dire loro dove si trovano gli altri Assassini. Jun si sbarazza rapidamente dei carcerieri e cerca di risvegliare l'uomo gravemente ferito. Si rende conto che si tratta del padre di Shao Hu e mentre cerca di aiutarlo a fuggire, questi lamenta che le sue gambe sono rotte e che ormai per lui è troppo tardi. L’uomo si sdraia di nuovo e muore poco dopo. Piena di rabbia, Jun giura vendetta contro Yu Dayong.
Analisi e Considerazioni Finali
Sfortunatamente, non c'è molto da dire o analizzare di questo capitolo che presenta poche ripercussioni sulla storia generale di Jun (e neanche su quella di Lisa).
In termini di datazione degli eventi, sembra che ci sia una leggera incoerenza, dato che questo episodio è ambientato nel 1528, mentre il precedente nel 1526. In realtà, gli eventi relativi a Macao del gioco erano ambientati nel 1526, quindi lo tratteremo come un errore di datazione del fumetto (purtroppo, questa non è la prima volta che si presenta questo problema nella serie).
Anche la relativa assenza del presente è piuttosto deludente ed insieme alla trama relativamente lenta rende il capitolo nel suo complesso piuttosto fiacco. Come accennato in precedenza, ci sono pochissimi segni di sviluppo della trama relativa a Jun, a parte il tentativo di giustificare la rabbia che la ragazza prova nei confronti del suo prossimo obiettivo templare. In generale, sembra quasi che si possano tranquillamente saltare gli eventi di questo capitolo.
L'unico punto di contatto tra il fumetto e Chronicles China è l'ultima immagine del capitolo, in cui Yu Dayong viene mostrato nella stessa identica posizione inquietante del gioco, con la differenza che nel manga non tiene in mano la Scatola dei Precursori.
Speriamo che il prossimo numero ci riporti sulla buona strada e, sebbene sia stato bello vedere alcuni nuovi contenuti di trama, è quasi confortante seguire eventi più vicini al gioco. In quel caso possiamo sentire un certo tipo di sviluppo della narrazione mentre si procede con la trama, mentre qui, purtroppo, sembra di essere giunti ad una pausa temporanea.