Assassin's Creed: Crossover Stories – Recensione
Sorrosyss, 21 Dicembre 2021
Tradotto da: Markuz

Nota: L’articolo contiene alcuni piccoli spoiler



Assassin's Creed: Crossover Stories è un nuovo contenuto per i giochi Assassin's Creed Odyssey ed Assassin's Creed Valhalla. Sebbene abbiamo già visto alcuni giochi passati della saga “sovrapporsi” direttamente, come accaduto per gli eventi nel Palazzo di Versailles all'interno di Unity e Rogue, o AC3 e Liberation in cui Connor e Aveline hanno interagito brevemente, questa è la prima volta in cui un crossover dedicato è stato rilasciato come contenuto scaricabile su due dei giochi della serie contemporaneamente. Data la popolarità dei crossover nella cultura popolare, in particolare da film come Marvel e DC, non è così sorprendente vedere Ubisoft saltare sul carro e mostrare la propria versione di questo concetto.

La parte di Odyssey è probabilmente la più interessante e coinvolgente delle due. Questa è stata una sorpresa enorme ma molto gradita per i fan del gioco originale, considerando che il suo ultimo contenuto rilasciato risale a qualche anno fa. I giocatori potranno ancora una volta prendere il controllo dell’Ombra dell'Aquila (Kassandra o Alexios), che si ritrova a desiderare una vacanza dai drammi e dalle difficoltà del mondo della Grecia Antica, scegliendo infine di recarsi sull'isola di Korfu per una pausa. Con Barnaba ed Erodoto alla ricerca del loro misthios preferito per un'altra grande avventura, la nostra protagonista viene trascinata in una storia ad alto rischio in cui il suo senso del dovere combatte una stanchezza interiore nei confronti del tipo di vita che ha affrontato. Essendo io stessa una fan di Kassandra, sono stata entusiasta di rigiocare nei panni di uno dei miei personaggi preferiti nella saga, e Melissanthi Mahut (la doppiatrice originale) ancora una volta le ha offerto una meravigliosa interpretazione vocale. In realtà ho trovato anche l'aspetto narrativo piuttosto forte in questo caso, con dialoghi e ritmo notevolmente migliorati rispetto alla trama del gioco principale, quindi posso solo fare i complimenti ai team coinvolti nel crossover perché mi è davvero piaciuto. Senza entrare nei dettagli, qualsiasi contenuto Isu mi farà sempre sorridere.

In modo similare ai DLC principali di Odyssey, l'isola di Korfu ha la sua mappa isolata e lontana dal mondo di gioco principale. Anche questo aiuta a fornire una storia di maggiore impatto, poiché raramente ti trovi lontano da una quest principale. Naturalmente è presente un certo riutilizzo delle risorse artistiche in questo caso, il che è abbastanza comprensibile, ma d'altro canto questo consente di mantenere lo stile coerente con il resto del gioco. Detto questo, l'ho comunque trovato piuttosto pittoresco e interessante da esplorare, con la grafica di Odyssey che regge ancora abbastanza bene rispetto al suo sequel più recente.


A proposito, la metà di Valhalla del crossover contiene davvero l'incontro delle due protagoniste che i trailer e gli
artwork promozionali avevano promesso. Eivor si reca inizialmente sull'isola di Skye in Scozia, alla ricerca della fonte di una strana malattia che affligge la popolazione locale. Lì, incontra nientemeno che la stessa Kassandra, che, come ricorderanno i giocatori, è essenzialmente immortale grazie al Bastone di Hermes Trismegistus che estende la durata della sua vita. Le interazioni tra queste due protagoniste sono immediatamente di grande impatto, ma ho davvero adorato il dialogo tra loro durante lo sviluppo della storia. Molti fan avevano precedentemente ipotizzato cosa sarebbe potuto succedere se i due personaggi si fossero mai incontrati, ed è stato con molto entusiasmo che siamo finalmente riusciti a vederlo, per la soddisfazione di gran parte dei fan.

Tutto sommato, il crossover dura circa quattro o cinque ore nei due giochi, specialmente se si sceglie di effettuare
l'intero contenuto secondario disponibile. Per un contenuto che alla fine è gratuito, Ubisoft ha svolto un lavoro davvero eccezionale, soprattutto se confrontato con altri contenuti gratuiti disperatamente noiosi come i River Raid o i festival stagionali “copia/incolla”. Non solo Ubisoft ha esaudito un desiderio della fanbase, ma ha anche contribuito a legittimare Kassandra come personaggio canonico, il che è stato un pomo della discordia da quando Odyssey è stato rilasciato. Presentando entrambe le protagoniste femminili canoniche anche all'interno del marketing, sembra che il movimento dei fan di ACSisterhood stia iniziando a influenzare direttamente il processo decisionale nelle sale dello sviluppatore del gioco. Alla luce della serie di problemi interni che l'azienda ha subito pubblicamente con il trattamento delle sue dipendenti femminili negli ultimi anni, nonché il danno ai protagonisti femminili dei propri giochi, speriamo che questo sia un segno che le cose inizino a andare nella direzione giusta.

Ma cosa succederà in futuro? Beh, basti dire che il sentimento generale della fanbase è stato di una travolgente positività verso questo crossover. È stato un successo così straordinario che anche alcuni dei fan più datati si sono espressi a sostegno. È stato anche molto bello vedere così tanto amore per Kassandra. In tutta onestà, il personaggio di Kassandra
potrebbe essere utilizzato per futuri cameo e crossover per molti anni se Ubisoft lo volesse. Certamente c'è già un numero considerevole di fan che ora chiedono che possa incontrare Aya in Egitto, il che sarebbe piuttosto popolare tra i giocatori che amavano Origins. Sarebbe un bel momento per rilasciare anche quella patch di Origins a 60 fps, dato che ormai tutti sembrano chiederla di recente.
Ma sto divagando. Sono alcuni anni che continuo a insistere sulla mia folle teoria secondo cui Kassandra non è effettivamente morta. Come ricorderete dal gioco principale di Odyssey, quando Kassandra ha ceduto il Bastone a Layla nel presente, questa ha evidentemente rilasciato un'ondata di energia che presumibilmente l'ha privata di ogni energia vitale immediatamente. Come con suo padre, Pitagora, prima di lei, il suo corpo senza vita è stato adagiato sul pavimento apparentemente completamente intatto. Dopo che Layla è tornata da una sessione dell'Animus poco tempo dopo, però, il corpo di Kassandra è completamente scomparso. Questo è strano per alcuni motivi. In primo luogo, non c'era nessun altro presente per spostare il corpo da qualche parte. In secondo luogo, e soprattutto, non c'è alcuna traccia del suo corpo. Layla commenta proprio questo se si fa clic sul punto in cui Kassandra è stata posata. Fino ad oggi ho trovato questo estremamente discutibile. Anche se il suo corpo e il suo DNA sono scomparsi, alcuni dei suoi vestiti non erano a diretto contatto con la sua pelle. Qualcosa sarebbe comunque rimasto, no? Ma niente del tutto...? Hmm! A mio avviso, sembra quasi che si sia alzata e si sia semplicemente allontanata. Insomma, se mai ci dovesse essere qualcuno che potesse fare un ritorno a sorpresa nel Presente per dare a Basim qualcosa a cui pensare, sarebbe sicuramente Kassandra.



Tornando al concetto del crossover, a mio avviso questo esperimento è stato un enorme successo da parte di Ubisoft e si meritano i plausi per quando fanno le cose per bene, cosa che sicuramente hanno fatto in questa occasione. Questo passaggio a una mappa più piccola e a una storia autonoma è stato accolto abbastanza bene nel complesso. Uno dei problemi chiave con le storie principali di Odyssey e Valhalla è semplicemente quanto sia sconnessa la narrazione quando la questline si estende su infinite miglia di spazio sulla mappa. Con le voci che abbondano sul fatto che il prossimo Assassin's Creed Infinity potrebbe spostarsi su trame di scala più piccola, ma apparentemente più frequenti, io per prima non vedo l'ora di vedere come si svilupperà il tutto.








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