Assassin's Creed: The Ming Storm - Recensione e riassunto
Scritto da Sorrosyss, 17 maggio 2021
Tradotto da: Stefania


Nota: è una recensione senza spoiler, ma seguono un riassunto e una analisi che li contengono



Assassin's Creed: The Ming Storm è un nuovo romanzo scritto da Yan Leisheng. Originariamente pubblicato sul mercato cinese nel marzo 2019 e in francese nell'ottobre 2020, è stato tradotto in inglese da Aconyte Books nel giugno 2021.

Ambientato in Cina nell'anno 1526 d.C., il libro segue la storia della popolare assassina Shao Jun, mentre torna in patria dopo aver visitato Ezio Auditore in Italia. Poiché la Confraternita cinese è stata recentemente decimata da un gruppo noto come le Otto Tigri, giura di vendicarsi e cerca l'aiuto del suo sfuggente Mentore Wang Yingming. I loro nemici vicini ai Templari sono guidati da Zhang Yong, un leader spietato che non si fermerà davanti a nulla pur di eliminare ciò che rimane degli Assassini e mettere le mani su una Scatola dei Precursori portata nel paese da Jun.

Se questa trama vi suona familiare, è perché era quella presentata ai giocatori nel gioco Assassin's Creed Chronicles China, così come nel manga "La Lama di Shao Jun". C'è una grande differenza qui, però, in quanto The Ming Storm è considerato "non canon" da Ubisoft. C'è una buona ragione per questo: le date degli eventi, i luoghi, i personaggi, le loro relazioni e le loro morti differiscono enormemente dal materiale che ha preceduto il libro. Tenendo conto di ciò, se in precedenza avete apprezzato le altre uscite della serie, non è certo quanto potrà interessarvi effettivamente questo romanzo.

Lo stile di scrittura usato da Yan Leisheng è certamente diverso da quello a cui potreste essere abituati leggendo pubblicazioni occidentali poiché è stato chiaramente scritto pensando al pubblico cinese, con molte scene che ricordano il wuxia tradizionale. Ci sono spesso sezioni del libro in cui l'autore espone la storia e il background di determinati personaggi ed eventi nel mezzo delle conversazioni, il che spesso porta ad un'esperienza di lettura un po' stridente. Purtroppo non sono presenti contenuti relativi al Presente. Detto questo, se vi interessa la storia o la cultura cinese, contiene molte informazioni interessanti.

Ubisoft ha confermato che il libro è il primo di una trilogia, il che spiega in qualche modo il finale abbastanza aperto con cui si conclude il romanzo. Anche il resto della trilogia sarà senza dubbio non canon, quindi sarà interessante vedere come questo tipo di contenuto verrà recepito dai fan. Si potrebbe obiettare che molti fan si tuffano e sono tuffati in titoli come Assassin's Creed Rebellion, anch’esso non canon, quindi forse solo i fan più accaniti saranno infastiditi da questo aspetto. Se vi piace Shao Jun come personaggio, questo libro vale sicuramente il vostro tempo, poiché lascia sempre il segno come potente personaggio femminile che molti fan adorano.

Assassin's Creed: The Ming Storm è ora disponibile in cinese e francese e in inglese dal 1 giugno negli Stati Uniti e dal 19 agosto in Europa.


Riassunto della storia (ATTENZIONE: SPOILER)

Mar Cinese, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Su una piccola isola, il pirata giapponese Taki Choji osserva le onde. Arriva una piccola nave, che crede sia un tributo di un pirata rivale. Invece, viene aperta una scatola dalla quale esce un uomo con una forza soprannaturale che uccide molti dei pirati di Choji. La nave è capitanata da Zhang Yong, una delle Otto Tigri, una potente fazione di eunuchi pro-Templari della Cina. A sua volta uccide Taki e fa notare al suo compagno straniero, un uomo di nome Pyros, che è deluso dai risultati di questo test. Afferma che ora devono cercare la Scatola dei Precursori, poiché non è più nelle mani di Ezio Auditore, visto che Shao Jun è ora tornata in Cina.

Quanzhou, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Shao Jun arriva alla città portuale. Le torna alla mente un’amica di quando faceva parte dell'harem imperiale, Zhang Qiang, originaria di questa città. Guardando lo stato della città, Jun ha la certezza che probabilmente non sarebbe mai tornata lì. Mentre percorre un vicolo, viene minacciata con un coltello da un aggressore che afferma di essere un membro delle Otto Tigri. Riesce a evitarlo e balza in salvo. L'aggressore è imbarazzato, ma lo diventa ancora di più quando si rende conto che il suo capo "zio Gao" ha osservato il suo fallimento. Gao lo giustizierà per non aver arrestato Shao Jun.


Shaoxing, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Nell'università di Jishan, un visitatore saluta il Custode, Old Wu. Senza alzare lo sguardo chiede di firmare il registro. Quando alza lo sguardo la persona è sparita, ma la firma recita “Alla ricerca di un amico”. Questo era il linguaggio in codice usato da Shao Jun, che invece di restare dentro si arrampica immediatamente in cima a un albero per avere una buona visuale dell'università. Viene improvvisamente attaccata da un mercenario armato di spada, che riesce a far cadere a terra con la sua stessa spada procurandogli una ferita alla spalla. Un secondo uomo attende sull'albero, ma proprio mentre sta per colpire Jun, la spada di un altro interviene, uccidendo l'avversario. Il salvatore chiama Shao Jun la "Preferita dell’Imperatore" e le dice di seguirlo se vuole evitare altri uomini di Gao Feng. Inseguendo l'uomo, finiscono rapidamente nella fitta foresta del Monte Wolong. Trovando una grotta, l'uomo accende un fuoco rivelando il suo volto e dicendole di chiamarsi Yangming, il mentore della Confraternita cinese. Avverte che Zhang Yong vuole la sua morte, a cui lei risponde che deve quindi arrivare alla Capitale il prima possibile.



Nanchino, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Antica Nanchino
Fonte: EasyTourChina.com
Il corpo di Gao Feng giace davanti a Yu Dayong, il governatore di Nanchino. Incerto su cosa fare con il cadavere del suo compagno delle Tigri caduto, i suoi pensieri vengono interrotti dall'arrivo del loro leader Zhang Yong. Yong chiede cosa ne sia stato di Feng e Dayong risponde che Gao e il suo assistente sono stati trovati assassinati nella foresta vicino al Monte Wolong. Dopo aver analizzato le ferite, Yong si è affrettato a sottolineare che era stata usata la lama di Shao Jun, ma che doveva avere un complice. Yong dà istruzioni a Dayong di andare a Macao e incontrare il suo contatto Pyros, e poi se ne va immediatamente con la sua guardia del corpo Qiu Ju.

Durante il viaggio, Yong e Ju discutono di Wang Yangming, il rettore dell'Università. Yong ora sospetta che possa effettivamente essere un membro della Confraternita degli Assassini. Questo lo turba perché loro due erano amici di lunga data. Le due tigri alla fine arrivano all'università e si incontrano con lo stesso Yangming. Yong discute di filosofia con il suo vecchio amico, ma nota che le opinioni di Yangming sono cambiate da quando erano più giovani. Quando i convenevoli giungono al termine, Yong ordina a Ju di lasciare che i suoi uomini parlino con tutti gli studenti e il personale dell'università, compreso Yangming.


Pechino, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Zhang Qiang si ritira per la notte nella sua stanza, negli alloggi della concubina del Palazzo Imperiale. Ora consorte dell’imperatore, inizia a ricordare la sua vecchia amica Shao Jun. È ancora più stupita quando Jun entra nella stanza da una finestra. Le due amiche si lasciano brevemente andare ai ricordi prima che Jun chieda a Qiang se ha ancora l'oggetto che le è stato affidato dall'ex imperatore. Qiang rivela che è stato purtroppo perso.

Jun fugge nella notte e, rendendosi conto che non aveva nessun altro motivo per essere lì, si reca in un parco vicino un'ultima volta prima di andarsene. In piedi vicino all'acqua di uno stagno, viene improvvisamente assalita da Wei Bin, una delle otto tigri. Dopo una breve battaglia, decide improvvisamente di scomparire dalla vista nella nebbia, mentre un incendio scoppia nelle vicinanze. Jun si rende conto che probabilmente era stato proprio lui ad appiccarlo e che questo attirerà tutte le guardie. Può solo concludere che Qiang l’abbia tradita dando a Zhang Yong l'oggetto in cambio della sua posizione come consorte. L'oggetto in questione era un rotolo che descriveva in dettaglio una montagna sacra a est, che custodiva grandi segreti. Jun versa una lacrima rendendosi conto che la sua amicizia ora è finita e rapidamente sfugge alla vista.


Lago Bixia, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Wang Yingming è sorpreso di apprendere dell'incendio che è scoppiato. Come spiega Shao Jun, teme che sia correlato al rotolo, il cui contenuto si dice porti a un grande potere. I due camminano intorno al lago, rompendo il ghiaccio con canne di bambù per impedire alle persone di attraversare inavvertitamente il lago. Discutono di filosofia e arti marziali e Jun è grata per il beneficio degli insegnamenti del suo mentore. Concludono che il loro percorso li porterà inevitabilmente verso Zhang Yong.

La conversazione si sposta sulla Scatola dei Precursori con cui Jun era tornata, che era stata donata dal Mentore occidentale Ezio Auditore in Italia. Jun ammette di essere sorpresa che la scatola sia vuota e non ne capisce il significato. Yangming afferma di aver trovato riferimenti alla scatola in alcune comunicazioni recenti, il che suggerisce che anche le Otto Tigri la stiano cercando. Rendendosi conto che potrebbe essere usata come esca per attirare le Tigri, i due iniziano a fare piani: il loro primo obiettivo sarà Wei Bin.

Lo stesso Wei Bin è a casa a sorseggiare vino in quel momento. Zhang Yong gli ha fatto visita e Bin è felice di confermare di aver avuto successo nell’appiccare il fuoco come richiesto. Yong è soddisfatta, ma dichiara che devono mettere le mani sulla scatola che Shao Jun possiede e che non può essere uccisa fino a quando non viene confermata la sua posizione. Ordina a Bin di istruire il suo complice Ma Yongcheng di continuare a cercare Shao Jun per i prossimi cinque giorni.

Pechino, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Wei Bin arriva all'Accademia Imperiale e viene accolto dal Libazionista Yan. Quest'ultimo aveva passato più di un mese a setacciare la documentazione, ma alla fine aveva trovato un riferimento a una Scatola dei Precursori che si trovava nell'ovest, all'interno di un libro intitolato "Storie di sangue versato per una giusta causa". Ha anche rivelato che qualcuno aveva richiesto di comprare una copia del libro e che doveva essere ritirato il giorno successivo da un misterioso acquirente. Grato, Bin accetta di sorvegliare questo individuo e affrontarlo una volta al di fuori dell'Accademia.

Pechino - Fonte: SimplyBusinessClass
La mattina dopo piove e mentre Wei Bin è in attesa, finalmente arriva un individuo, ma viene oscurato da un ombrello mentre raccoglie la copia del manoscritto. Non volendo allarmarlo, fa cenno al suo apprendista "Zampa Sinistra" di andare avanti, mentre aspetta che l'individuo sia a venti passi di distanza, per poi pedinarlo. Viene condotto attraverso la città e in un tempio buddista, dove alla fine decide di estrarre il coltello e affrontare la persona sotto l'ombrello. È scioccato nello scoprire che si tratta di Shao Jun e la ingaggia prontamente in combattimento prima che scappi in un edificio vicino.
All'interno c'è una statua e, a causa della magneticità del suo metallo, i movimenti della sua spada di ferro vengono rallentati. Le chiede dove sia la scatola e rivela che è necessaria per il rotolo Dai Yu, che le era stato precedentemente affidato. Brandendo un semplice pugnale di rame, approfitta del magnetismo e lo affonda facilmente nel petto dell’avversario, la sua trappola funziona perfettamente. "Zampa Sinistra" arriva correndo dal suo padrone e rimane paralizzato nel vederlo morto. Jun lo minaccia di fargli fare la stessa fine, prima di permettergli di scappare via impaurito. Il suo compito è finito, un'altra tigre è stata eliminata.


Residenza di Zhang Yong, Pechino, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Dopo aver saputo della morte di Wei Bin, Ma Yongcheng torna nella capitale e saluta il suo leader Zhang Yong. Quest'ultimo si prepara a partire per l'isola di Dai Yu e chiede a Yongcheng di catturare Shao Jun viva.

La stessa Jun nel frattempo si trova nella parte occidentale della città ed entra nella casa da tè Baoji. Lì incontra il suo mentore, Wang Yingming. Spiega che è stato chiamato a partecipare a una disputa nella prefettura di Tianzhou, ed è stato raccomandato da Zhang Yong a causa della sua esperienza come ex diplomatico. Consiglia a Jun di tenere un basso profilo fino al suo ritorno, poiché Ma Yongcheng ha contatti considerevoli all'interno delle forze dell'ordine locali.
Inoltre, le suggerisce di indagare sulla situazione di Dai Yu con discrezione. Nel caso si trovasse nei guai, le consegna un ciondolo di giada e le dice di cercare rifugio a Nanchino dal maestro del Tempio della Giada delle Cinque Virtù. I due si separano e lasciano Pechino.


Tomba Xiaoling, Nanchino, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Tomba Xiaoling
Fonte: China Dragon Tours
Chen Xijian si occupa dei suoi doveri di custode della Tomba Xiaoling. Dà al suo apprendista, Xiao Dezi, la notte libera e i soldi per acquistare un pasto. Mentre cammina davanti a una statua, vede la sagoma di una persona che si nasconde nell'ombra. La chiama e riconosce Shao Jun. La porta in fretta in un luogo tranquillo e discutono del tempo passato al servizio dell'Imperatore precedente. Gli ricorda il rotolo e lui racconta la storia di come la pagina fosse stata presa da uno strano libro occidentale, scritto in una lingua che nessuno poteva capire. Nella pagina c'era una formula alchemica per creare una pillola per l'immortalità. La Scatola dei Precursori potrebbe tradurre la pagina in questione.

Una voce richiama improvvisamente l'attenzione di Chen e si rende conto che è quella di Ma Yongcheng, e immediatamente sollecita Shao Jun a nascondersi. Yongcheng chiede dove si nasconda Jun, a cui Chen risponde con un colpo devastante al petto, abbattendo la tigre gigante. I due uomini crollano a terra in una pozza di sangue, in quanto Chen non è riuscito ad evitare una pugnalata. Sollevando Chen, Jun tenta di portarlo al riparo quando arrivano altri uomini di Ma. Le viene però inflitto un colpo ai nervi e Chen la consegna alle truppe e prende il ciondolo di giada. All'improvviso Ma Yongcheng si trova sopra di lei, chiaramente il sangue era finto. Ispezionando il corpo caduto di Jun, viene pugnalato alle spalle dalla spada della stessa, in quanto Chen ha tradito pure lui, nella speranza di ottenere l'ammirazione di Zhang Yong. Mentre giace a terra, l'ultima azione di Ma è quella di liberare i nervi sulla schiena di Jun, che prontamente balza in piedi. Le sue gambe sono ancora insensibili, fatica a mantenere l'equilibrio, quindi si aiuta con il dardo da corda per inseguirlo e riesce a colpire la spalla di Chen. Ferito, Chen inizia a fuggire, ma Jun usa di nuovo il dardo da corda per spostarsi tra gli alberi e stargli alle calcagna. Alla fine si tuffa nelle acque vicine e, mentre lei lo segue, riesce a sferrarle un forte colpo con la sua arma alla spalla ferendola. Quindi inizia a nuotare verso un’imbarcazione nelle vicinanze con a bordo persone che cantano in una festa privata. Chiedendo aiuto, viene issato sulla barca, seguito da Jun. Cerca di colpire Chen con la spada, ma un bastone di legno blocca il suo colpo. Un giovane poi la colpisce e nelle sue condizioni non è in grado di bloccarlo. Alla fine perde conoscenza.


Posizione sconosciuta, Cina, 1526 d.C. (Dinastia Ming)

Shao Jun si risveglia in un letto, accudita da una serva di nome Yanfei. Chiede di incontrare il suo padrone, che si trova fuori in giardino. Quando Jun si avvicina a lui, viene sfidata ad un finto duello con canne di bambù. Vincendo il duello, viene condotta in una stanza tranquilla dove l’uomo le dice di chiamarsi Xu Pengju, comandante in capo della prefettura di Nanchino. Le restituisce le armi e il pendente di giada, rivelando che è in realtà nel Tempio di Giada delle Cinque Virtù, il posto che il suo mentore l'aveva esortata a trovare. La esorta a stare a casa sua ancora per un po’, poiché le forze fedeli alle Tigri continuano a darle la caccia.

Passano diversi giorni e le ferite di Jun lentamente guariscono. Xu rivela che il suo Maestro Yang Yiqing, Wang Yangming, e Zhang Yong possedevano tutti i tre pendenti di giada. Apparentemente era stato recentemente visitato da Yong e avevano mostrato i rispettivi pendenti. In qualche modo, Yong sapeva che Shao Jun portava un ciondolo, il che significa che ora avrebbe certamente cercato l’altro pendente, la cui assenza avrebbe rivelato l’identità del Mentore. Chiede a Xu di assisterla per uscire dalla città e l’uomo obbedisce. Un piccolo entourage dei suoi uomini inizia ad attraversare la città, prima di essere fermato da una delle otto tigri, l'elusivo Yu Dayong, che apparentemente ha la città in lockdown. Yu insiste sul controllare i carri ma non trova nulla, in quanto Shao Jun siede in sella ad un cavallo, in posa come una guardia. Il gruppo si reca in una torre al di fuori della città, dove Jun indossa le vesti di un messaggero, che le permetteranno di passare gli avamposti rapidamente e senza domande. Augura ogni bene a Xu e lo ringrazia per tutto il suo aiuto, promettendogli la rivincita quando si incontreranno di nuovo.


Tianzhou, Cina, 1526 d.C. (Dinastia Ming)

Wang Shou, un leader militare locale dei "lupi" osserva dalle mura fredde della città. Dice a suo fratello minore, Wang Zhen, che teme che la guerra sia inevitabile mentre Lady Wa conduce le truppe imperiali nella regione.

Mentre gli insorti pianificano la loro difesa, tra le truppe imperiali c’è Wang Yangming. Studia le mappe della zona per mettere in atto una strategia quando viene salutato da Lady Wa. I lupi fanno un attacco a sorpresa, ma rimangono rapidamente scioccati quando i soldati imperiali usano armi avanzate per lanciare una pioggia di proiettili su di loro.
Dopo una breve battaglia, Lady Wa visita i lupi ed iniziano i colloqui di pace. Nel frattempo diverse guardie vengono uccise all'esterno come diversivo mentre un vecchio assassino tenta di uccidere Wang con lame avvelenate, ma anche con un complice più giovane il tentativo fallisce. I due aggressori vengono giustiziati pubblicamente. Mentre Wang ritorna al suo accampamento, inizia a barcollare ma viene afferrato nientemeno che dalla stessa Shao Jun. Portandolo nella sua tenda, le rivela che l'anziano assassino era una delle tigri, Luo Xiang. Si rendono conto che Zhang Yong aveva deliberatamente creato la piccola rivolta nella regione per fare sembrare l'assassinio di Wang poco più che il risultato di una schermaglia. Wang dice a Jun di recarsi ora a Hongqimen per incontrare un pirata di nome Tiexin che sarebbe in grado di aiutarla. Promette di seguirla in un secondo momento, una volta che il Festival del Dragone è iniziato e dopo aver restituito l'esercito imperiale alla sua guarnigione.


Guangdong
Fonte: NewsGd.com
Guangdong, Cina, 1526 d.C. (Dinastia Ming)

Shao Jun viaggia a cavallo, cambiandolo ad ogni stazione dei messaggeri. In direzione sud-est si imbatte in un carro rovesciato con un cavallo morto e una donna in lacrime che grida aiuto. Mentre si avvicina, lei e il suo cavallo cadono in una trappola. Jun cerca di usare il suo dardo da corda per scappare, ma questo viene reciso e lei precipita. Il carro viene spinto sopra la buca, intrappolando Jun. Qiu Ju grida per chiedere se è ancora viva, chiaramente è la Tigre dietro questa trappola a sorpresa. Dice inoltre che ora si divertiranno ad uccidere anche Wang Yingming. In questo momento si avvicina un misterioso cavaliere. Uccidendo i rapitori di Jun, se ne va prima che Jun esca dalla buca, spingendo il carro da parte per raggiungere la salvezza. Un altro cavallo senza cavaliere è lì in attesa, ovviamente lasciato dal suo mistero salvatore. Rendendosi conto che la vita del suo mentore è ora in pericolo, cambia direzione per incontrarsi invece con l'esercito di ritorno.

Dopo aver viaggiato per giorni, alla fine trova i soldati nella città di Huanglong. Parla con un servo, il quale la avvisa che Wang era andato a fare una passeggiata con un vecchio amico conosciuto come "zio". Sapendo che questo probabilmente era Zhang Yong, salta sul suo cavallo e si dirige da lui.

A bordo di una piccola barca a vela, Wang Yingming e Zhang Yong discutono di filosofia mentre giocano a Go. Yong rivela lentamente come è arrivato a dedurre che Wang è in realtà il mentore di Shao Jun. I due maestri spirituali hanno proiettato le loro energie l'uno contro l'altro mentre giocavano al gioco da tavolo e Wang ne è uscito vincitore.

Quando Shao Jun giunge alla barca, vede il suo Mentore impegnato in una battaglia con Yong e quattro imponenti soldati. I soldati sono indicati come yuxiao e sembrano essere esseri soprannaturali, inespressivi e privi di respiro. Sono necessari innumerevoli colpi di spada prima che finalmente cadano nel fiume. Durante la battaglia, Yong riesce a sferrare un colpo fatale a Wang e ad afferrare la borsa contenente la Scatola dei Precursori. Lasciando Jun a sconfiggere i soldati rimasti, Yong si dirige verso la riva del fiume per scappare.

Con Wang che esala i suoi ultimi respiri, Shao Jun torna dal suo cavallo per dare la caccia a Yong e alla scatola.


Macao, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

Macao
Fonte: Black Tomato
Nella sua residenza a Macao, Yu Dayong si gode un pasto a base di oca arrosto. La porta della sua stanza si apre all'improvviso ed entra uno Zhang Yong tutto spettinato. Dice che devono salpare immediatamente per l'isola Dai Yu. Una volta che l'equipaggio si è radunato, la nave salpa. Yong ordina a Yu di controllare a fondo la nave alla ricerca di clandestini e si ritira nella sua stanza. Non avendo trovato nulla, Yu torna a cercare Yong, il quale è ansioso di mostrargli la Scatola dei Precursori che ha appena ottenuto. A causa del maltempo, la nave deve fermarsi e rifugiarsi in un piccolo isolotto a metà strada dalla sua destinazione, noto come Guimen Reef.

Tornata a Macao, Shao Jun segue le tracce di Yong fino al porto, ma è già partito. Durante il viaggio incontra il pirata Tiexin secondo le istruzioni del suo mentore e chiede il suo aiuto. Liberando un gruppo di ragazze dalla tratta degli schiavi a Macao, viene accolta dalla sorella di Tiexin, A-Qian, che ha una piccola nave tutta sua. Le fa presente che Zhang Yong è probabilmente già in viaggio, quindi Jun sale a bordo e si dirige verso il futuro imprevedibile che la attende.


Porto di Ningbo, Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

La piccola nave raggiunge rapidamente la barriera corallina nel cuore della notte e nota che la nave di Yong è ferma. Accostandosi silenziosamente, Shao Jun sale sulla barca più grande e si intrufola a bordo. Andando al ponte inferiore, subisce un'imboscata da diverse guardie e viene legata con una corda a ciascun braccio, mentre Yu Dayong esce dall'ombra per salutarla. Su una sedia sullo sfondo c'è Zhang Yong, che si alza in piedi. Prendendola in giro tira fuori un pugnale, prima che un razzo sparato in lontananza illumini la stanza.
Un’esplosione apre all'improvviso un buco nella parete della nave e Tiexin irrompe nella stanza costringendo Yong a mettersi sulla difensiva ed eliminando i rapitori di Jun, liberandola. Yu lancia un dispositivo sul pavimento e una luce abbagliante illumina la stanza, permettendo alle due Tigri di scappare attraverso una botola.

Quando Jun ritorna sul ponte, una piccola barca emerge dal fondo della nave e Yu Dayong e Zhang Yong scappano. Le due tigri hanno perforato la nave, che iniziò ad affondare. Jun, Tiexin, la sua nave e l'equipaggio si precipitano tutti verso una grossa roccia della barriera corallina e vi si arrampicano sopra. Uno dei membri dell'equipaggio delle Tigri è sopravvissuto e si offre di aiutarli a navigare verso l'"Isola dei Demoni" (Dai Yu) chiedendo in cambio di avere salva la vita.


Isola di Dai Yu, Mare di Cina, 1526 d.C. (dinastia Ming)

La nave di Tiexin alla fine raggiunge l'isola di Dai Yu dopo alcuni giorni sotto la copertura dell'oscurità. Shao Jun guarda la montagna centrale, che è chiaramente un vulcano. Mentre girano intorno all'isola, vedono diversi yuxiao sulle spiagge, i misteriosi uomini immortali che aspettano di afferrare la barca se è a portata di mano. Alla fine, trovando il molo, il membro dell'equipaggio delle Tigri rivela che l'ingresso è sott'acqua e devono salire a bordo di una grande nave simile a un barile per entrare nella base. Si arrampica sulla nave insieme a Shao Jun, Tiexin e alcuni del suo equipaggio, prima che l’imbarcazione scompaia sott’acqua verso la base segreta delle Tigri. Una volta arrivati dall’altro lato, aprono il barile e un membro dell'equipaggio esce per primo. Viene immediatamente assalito da uno yuxiao che lo uccide quasi all'istante. Tiexin e Shao Jun collaborano per sconfiggerlo.

Dai Yu Island
Fonte: diaoyudao.org
Tutt'intorno a loro ci sono pozze di lava, insieme a una grande porta di metallo. Il membro dell'equipaggio delle Tigri preme un interruttore per aprire una porta che rivela l'interno del vulcano, che è rivestito di metallo e ospita due imponenti torri. In cima a una torre ci sono Yu Dayong, Pyros e Zhang Yong, in piedi sopra un uomo prostrato. I tre uomini giocherellano con la Scatola dei Precursori, finché non inizia finalmente a brillare di una luce blu pallida, mostrando la versione tradotta del rotolo Dai Yu. La porta di metallo inizia di nuovo a chiudersi, ma alla vista di Shao Jun che passa da sola, Yu Dayong scende per affrontarla. Cercando di accecarla ancora una volta con il suo dispositivo luminoso, Jun usa il suo dardo da corda per pugnalargli entrambe le gambe. Puntandogli una lama alla gola, gli chiede di aprire la porta, cosa che lui fa diligentemente, permettendo a Tiexin e ai suoi uomini di entrare. Un altro yuxiao tenta di seguirli, ma Jun se ne libera. Yu fugge e prende una scala per risalire da Yong. Jun lo insegue, lanciando e facendo oscillare il suo dardo da corda per scalare velocemente la torre. Yu Dayong sale la scala ma viene pugnalato alla gola da Pyros, e poi muore.

Tiexin vede un'opportunità per scappare e ordina ai suoi uomini di riaprire la porta. Richiudendola, attivano anche un meccanismo di autodistruzione e si rassegnano a dover tornare sulla nave, riportando in superficie il barile.

Jun sale la scala fino in cima e schiva Dayong che cade. Alzandosi un'ultima volta, taglia la gola di Pyros e atterra sulla piattaforma superiore. Si getta contro Zhang Yong, voltato di spalle, ma la sua spada viene spezzata a metà da un attacco del nuovo yuxiao che ha preso vita all'improvviso su un tavolo. Usando il suo dardo da corda, oscilla intorno alla torre per liberarsi del guerriero non morto, prima di ingannarlo e costringerlo a scendere dalla torre facendolo precipitare a terra. Quando raggiunge di nuovo Zhang Yong, lui si precipita verso di lei con un pugnale, ma stupidamente finisce sulla metà di una spada che Jun stava ancora brandendo. Ferito, afferra la Scatola dei Precursori e corre verso una scala che porta ad una botola sul tetto. Sopra la torre c'è un grande pallone e Yong si arrampica nel cesto prima di decollare verso il cielo. Lanciando il suo dardo da corda contro il muro, Jun inizia ad arrampicarsi fuori dal vulcano, ma quando la struttura sottostante inizia ad autodistruggersi, il fumo nero inizia a bloccarle la vista.

Individua una piccola apertura in quello che sembra essere un tunnel che conduce all'esterno e vi si arrampica per respirare. Rendendosi conto che l'aria calda le avrebbe permesso di rallentare la caduta, stende il mantello e balza verso l'acqua sottostante, librandosi nell'aria con grande velocità.

A-Qian sta aspettando in una piccola barca a remi, convinta che Jun ne sarebbe uscita viva. La vede cadere in acqua e rema velocemente verso di lei prima di trascinarla a bordo. Le due donne seguono quindi le correnti lontano dall'isola, mentre tutto esplode dietro di loro, e tentano di raggiungere la nave principale di Tiexin. Convinto che sua sorella fosse morta nell'esplosione, Tiexin e la sua nave scompaiono in lontananza, abbandonando le due donne. La loro barca si incaglia nella barriera corallina e inizia ad affondare. In piedi in cima a una roccia vicina, sono scioccate nel vedere una barca misteriosa che si dirige verso di loro. Yanfei le chiama e Jun è sorpresa di vederla di nuovo. Salendo a bordo, Yanfei rivela che Xu Pengju si era preoccupato e aveva seguito Jun a distanza da quando aveva lasciato la sua casa, e che in realtà era stato lui a salvarla dalla buca a Guangdong. Sentendosi sollevata, Shao Jun è lieta di essere tornata insieme agli alleati di cui può fidarsi, ma sa che la sua missione per fermare Zhang Yong non è finita.


Considerazioni finali – Analisi

Questo libro ha sicuramente impiegato molto tempo per arrivarci in inglese! È tristemente difficile onestamente fare un'analisi, quando si
Fonte: Fodor's Travel Guide
è già consapevoli che il contenuto non può essere confrontato direttamente con il canon esistente, né ha alcun impatto su di esso.

Anche come breve riassunto, il libro ci presenta molte stranezze che in realtà non avrebbero dovuto essere presenti. Qualche esempio: personaggi che parlano apertamente di "magnetismo", nessun vero senso del passare del tempo (il che è strano se si considera che ci sono voluti sei anni a Jun per eliminare tutte le Tigri), Jun che usa il suo dardo da corda per muoversi come Spider-Man, personaggi che si attaccano mentalmente con energia spirituale, zombi superpotenti e, per di più, quella che sembra essere una mongolfiera, più di duecento anni prima che venisse inventata.

I fan hanno discusso se esista un multiverso nell'universo di Assassin's Creed e questo libro dovrebbe certamente essere presentato come una solida prova di ciò a mio modesto parere. È chiaramente in una realtà fantastica e diversa, completamente separata da quella dei giochi. Alla fine, sta a voi cari lettore decidere se vi interessa abbastanza da comprarlo.







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