Assassin's Creed Odyssey: Un'Esaltazione della Scelta
Sorrosyss, 15 Giugno 2018
Come serie, Assassin’s Creed è cambiato molto negli ultimi dieci anni. Con ogni gioco, diverse iterazioni e rifiniture hanno aggiunto o tolto elementi, e ogni esperimento è stato o lodato o redarguito. Non sono estranea a nessuna delle due risposte critiche in quanto ho sempre dato la mia onesta opinione su come andavano le cose e che direzione avrebbero dovuto prendere dal mio punto di vista di fan. Detto questo, alcuni dei cambiamenti introdotti con Odyssey sono per me i benvenuti e molti di essi sono feature che non ho mai fatto segreto di desiderare, sia sui forum che qui su ATA. Quindi cominciamo da quello più ovvio. La possibilità di scegliere il sesso del protagonista. In quanto giocatrice si tratta di qualcosa di grosso e molto importante per me ed assolutamente benvenuto per tutte le fan. Specialmente se diamo un’occhiata a quanti passi avanti sono stati fatti. Se ripensate ai mesi precedenti l’uscita di Assassin's Creed Unity nel 2014, ci fu un tremendo putiferio per il fatto che la modalità co-op non dava la possibilità di giocare nei panni di una donna, specialmente se si considera che nelle precedenti modalità multiplayer era possibile. Ora, onestamente molto di quanto successe è da attribuire al fatto che non si sapeva che tutti nel gioco tecnicamente giocavano nei panni di Arno (un sistema simile fu usato successo con Aiden in Watch Dogs), ma la tempesta mediatica che ne seguì fu principalmente il risultato di alcuni noti commenti sul fatto che animare personaggi femminili necessitava di un lavoro molto più lungo, il che era curioso visto che c’è una Elise pienamente e completamente animata nel gioco, ma sto divagando. Secondo me la rappresentazione femminile nella serie fino a quel punto era stata molto limitata. I personaggi femminili principali erano spesso dei cliché oggetto di attenzioni romantiche o semplicemente fatti fuori in nome della trama Tuttavia, le cose iniziarono a cambiare l’anno dopo Unity e divenne chiaro che Ubisoft aveva preso a cuore le critiche, dato che ad aprile 2015 uscì Assassin's Creed Chronicles: China, con protagonista l'assassina cinese molto amata dai fan Shao Jun. Le cose non si fermarono qui. Ottobre ci portò la nuova serie a fumetti di Assassin's Creed di Titan Comics, con un’altra protagonista femminile, Charlotte De La Cruz. Infine, l’uscita di Assassin's Creed: Syndicate ad ottobre 2015 smosse davvero le cose con il primo personaggio femminile giocabile in un gioco principale: Evie Frye. E’ stato un personaggio molto popolare tra i fan e molti sondaggi online mostravano che veniva preferita a suo fratello Jacob, nonostante fosse giocabile per meno tempo. Nel 2016 abbiamo avuto Anastasia Nikolaevna nel gioco Chronicles Russia, così come l'uscita del film di Assassin's Creed, che aveva due personaggi femminili forti come Maria e Sofia Rikkin. In seguito, il 2017 ci ha regalato il tanto acclamato Assassin's Creed: Origins, che ancora una volta presentava un personaggio femminile giocabile occasionalmente, Aya, ma ha anche introdotto una nuova protagonista nel presente - Layla Hassan.
Questo livello di inclusività ora presente nei giochi di Ubisoft mi è stato molto gradito a livello personale e quindi sono davvero contenta e grata nel vedere il mio amato Assassin's Creed, la serie di punta, finalmente in grado con Odyssey di unirsi a questo nuovo mondo che permette ai giocatori di fare delle scelte. La possibilità di giocare come Alexios o Kassandra per l'intero gioco ci consente di personalizzare la nostra esperienza e per i giocatori che si rifiutano categoricamente di giocare nei panni del sesso opposto - ora hanno la possibilità di non farlo. È davvero il meglio di entrambi i mondi e l'opzione più efficiente per soddisfare il più vasto pubblico possibile. Alcuni fan potrebbero ritenere che avere due protagonisti ridurrà la forza della qualità della loro caratterizzazione, ma allo stesso modo possiamo veramente dire che ogni singolo protagonista fosse altrettanto fantastico? Alcuni erano certamente migliori di altri, quindi la qualità è certamente un punto di vista personale. Tutto sommato, la scelta del genere consente al giocatore di sperimentare la narrazione in un modo che sembrerà più efficace e significativo e avere il proprio genere rappresentato è il primo passo verso quel livello in più di immersione.
Il prossimo passo sono le opzioni di dialogo. Le abbiamo già viste una volta nella saga, se si considera la possibilità di interrogare introdotta in Syndicate, utilizzata principalmente nelle zone di investigazione. Si poteva scegliere un argomento di dialogo, selezionandolo attraverso la pressione di uno dei tasti. Era rudimentale, ma era certamente un primo passo verso quel concetto. Ora con Odyssey queste cose stanno per essere utilizzate in modo ancora più reale e fondamentale. Ho sempre creduto che la serie The Witcher, la trilogia di Mass Effect e i giochi Dragon Age siano stati alcuni dei più grandi esperimenti in tema di giochi di ruolo. Non solo permettono di dettare le conversazioni a proprio piacimento, ma anche di influire davvero sulla storia in modo significativo. In alcuni casi letteralmente di concludere intere trame con due risultati nettamente diversi. Questo genera una notevole rigiocabilità e a sua volta è una grande cosa che saremo in grado di esplorare anche all'interno di Odyssey. Essere in grado di esprimere la nostra opinione su un argomento, dettare una linea d'azione, decidere con chi vogliamo avere una relazione - queste sono tutte espressioni della scelta del giocatore e rendono l'esperienza molto più personale. Ora l'ovvia replica a questa nuova libertà di scelta da parte di alcuni fan è stato citare che l'Animus è già impostato e che non si possono avere finali multipli in quanto la storia non può essere cambiata. Bene .... è davvero così? Ad esempio, l'ordine con cui avete eliminato i membri dell'Ordine degli Antichi in Origins è davvero quello corretto? Come fate a saperlo? Non sto cercando di essere pedante, ma quello che sappiamo è che Abstergo ha manipolato il software per censurare i dati in passato. Prendete la storia Molti di noi hanno ipotizzato che il suo Animus sarà in grado di viaggiare nel tempo e ci sono state alcune allusioni di questo genere da parte dei meccanismi Isu presenti in Origins. Ma forse ci siamo completamente sbagliati. Diventare il "Caos" che gli Isu desiderano che lei sia potrebbe letteralmente essere quello che dicono sull'"Interromprere il Codice della Realtà". Non è la realtà vera. Ma la realtà simulata. La realtà dell'Animus. Ho sollevato questo argomento in un precedente articolo, ma l'Animus di Layla potrebbe in teoria piegare le regole dela simulazione. Come affermato da Jonathan Dumont, Creative Director, in un'intervista: "Il DNA è vecchio e impreciso, quindi ti offre la possibilità di seguire due personaggi". Sappiamo dai romanzi di Last Descendants che l'Animus è capace di realizzare Ricordi Estrapolati, dove la macchina approssima al meglio uno scenario in base ai dati disponibili: meno dati sono disponibili, più “fluida” può essere la precisione. Con questo pensiero in mente, il genere effettivo del protagonista è completamente aperto all'interpretazione, così come le sue decisioni nei dialoghi, con chi abbia interagito, e infine quale sia stato il loro vero destino. Questo approccio può anche fornire qualche spiegazione sul perché abbiamo creature mitologiche all'interno del gioco, poiché l'Animus sta tentando di ricrearle da racconti puramente mitologici. In questo modo, abbiamo una spiegazione basata sulla lore su come le opzioni di scelta all'interno di Odyssey possano non solo accadere, ma anche su come Layla possa usare la sua versione dell'Animus per manipolare i dati al fine di provare percorsi diversi e per riuscire a scoprire le verità nascoste dietro il Codice, che potrebbero condurla ad ulteriori Frutti dell'Eden o incontri con gli Isu. A proposito di scelte, questa è un'area nella quale anche Ubisoft ha diverse opzioni. In ogni caso, alla fine - sì, una versione degli eventi sarebbe stata corretta dal punto di vista del canon, ma non sono sicura che sia così importante a livello generale se questo conduce il presente dove dovrebbe arrivare e alla fine apre la storia ad un livello completamente nuovo di narrazione immersiva. Questa volta sceglieremo il percorso della storia, piuttosto che avere tutto già impostato e lineare. E onestamente, sarà un'esperienza di Assassin's Creed fresca ed eccitante. Questo avvicinamento ad alcune delle meccaniche GDR più intricate aggiungerà un grande livello di profondità alla saga e non vedo l'ora di vedere come tutto questo sarà implementato, in quanto giocando sentiremo la responsabilità delle decisioni narrative che abbiamo preso. Se non altro, renderà ancora più allettante la rigiocabilità del gioco. Francamente, sono estremamente colpita da Ubisoft per aver tentato di spingere la serie in questa direzione GDR audace e intricata. La scelta del giocatore e l'inclusività dovrebbero essere sempre celebrati e secondo molti sondaggi è qualcosa che i giocatori desiderano vedere sempre di più nei prodotti che acquistano. In definitiva, per ogni singolo sessista / misogino / razzista che minaccia di allontanarsi da una serie, si spera che saranno più numerosi (e femminili) i fan che andranno a sostituirli. L'inclusione è anche una buona pratica commerciale alla fine. Ad esempio, non ho mai giocato a un Battlefield nella mia vita. Ma il recente focus sui personaggi femminili me lo ha fatto sentire come una IP con cui posso identificarmi e in cui essere accolta. Quindi potrei considerare l'acquisto di Battlefield V. Assassin's Creed che segue questo esempio positivo del settore non può essere una brutta cosa per me. Vedremo se questo esperimento di Odyssey avrà successo. Credo che anche Ubisoft sappia che le vendite di Odyssey avranno difficoltà a scontrarsi con un colosso come Red Dead Redemption 2, quindi sarebbe da sciocchi ritenere che le modifiche apportate saranno da biasimare per eventuali cali di vendite in confronto ad Origins. L'affaticamento della serie viene spesso citato anche da molti fan, dato che abbiamo terminato i contenuti post-rilascio di Origins solo pochi mesi fa. Ma certamente i feedback che ricevono dalle nuove funzionalità verranno inseriti nei soliti sondaggi post uscita. Credo che questo sarà estremamente popolare tra i fan occasionali. Come pensiero finale, per il prossimo gioco potrebbe persino aumentare la personalizzazione del protagonista storico. Mass Effect aveva un aspetto "predefinito" per il personaggio principale Shepard e questo era ciò che veniva usato durante il marketing. Ma alla fine i giocatori avevano la possibilità di creare un personaggio che fosse un riflesso di loro stessi con opzioni di personalizzazione complete. Per Assassin's Creed, il modo in cui il proprio avatar appare effettivamente all'interno della simulazione non fa differenza se solo tu, il giocatore, lo percepisci. Ne abbiamo già diversi esempi, come il modo in cui era possibile giocare nei panni di Desmond o Raiden con le skin in Assassin's Creed Brotherhood o i vari avatar utilizzabili nelle modalità multiplayer. Se in definitiva possiamo riflettere il nostro sesso, razza e sessualità sul personaggio del gioco che ci rappresenta, allora non ci può essere un livello più forte di immersione nella narrazione. Attraverso il potere della scelta, Odyssey è un forte passo avanti verso questa realtà e io ne sono molto contenta.
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