Assassin's Creed Valhalla - Song of Glory #1 - Recensione e Riassunto
Scritto da Sorrosyss, 27 ottobre 2020
Tradotto da: Marco Nota: si tratta di una recensione senza spoiler, ma seguono un riassunto e una analisi che li contengono Song of Glory è un nuovo fumetto di Dark Horse Comics, che funge da introduzione alla storia principale di Assassin's Creed: Valhalla. Questa è la prima uscita di questo tipo targata Dark Horse Comicsdedicata alla serie, in quanto le precedenti versioni afumetti sono state principalmente edite da Titan Comics. Come per ogni nuova collaborazione, ci sono alcune differenze a cui abituarsi. Gli artwork sono particolarmente cupi, con molti colori tenui che si adattano al periodo del Medioevo che devono raffigurare. Come ci si aspetterebbe anche dall'ambientazione, il fumetto non si tira indietro nel rappresentare la violenza, con molteplici smembramenti e decapitazioni così come abbondanti quantità di sangue. A tal proposito, ho apprezzato vedere che il fumetto non vuole rifuggire dalla brutalità viscerale simile a quella cheabbiamo visto nelle anteprime di gameplay del gioco. Come per il gioco stesso, il fumetto si concentra sulla protagonista vichinga Eivor ed è ambientato in Norvegia durante la metà del IX secolo. La storia inizia con una situazione di stallo tra due regni, con un villaggio assediato tra le due fazioni in guerra. È qui che troviamo Eivor, che sceglie di unirsi alla battaglia per combattere in nome del padre adottivo. Attraverso gli eventi impariamo un qualcosa in più sul suo passato e sulla sua infanzia, oltre a conoscere alcuni dei suoi amici, compagni e persino suo fratello, Sigurd. Il fumetto segna tecnicamente il primo vero approfondimento Se dobbiamo cercare un difetto a questo numero, è sicuramente la sua lunghezza. Con solo 23 pagine, è relativamente più breve della maggior parte dei fumetti di Assassin's Creed, come il primo numero della serie Uprising che arrivava a 37 pagine. Se anche voi sietefan del presente della serie, mi dispiace dirvi che purtroppo qui quella parte di tramaè completamente assente, il che non ci offre molto in termini di narrativa su cui lavorare. Sospetto che la maggior parte dei fan voglia che sia il gioco a colmare queste lacuneforse, e da quella prospettiva il fumetto riesce comunque a stuzzicare i fan desiderosi di esplorare più a fondo il mondo di Eivor e il periodo storico che rappresenta. Song of Glory è disponibile online. L'uscita del secondo volume è prevista a novembre, con una versione che raccoglie tutti i volumi prevista per il prossimo anno. Riassunto della storia (ATTENZIONE: SPOILERS)
Rygjafylke, Norvegia sudoccidentale, IX secolo Sentiero del Dniester, Terre dei Bulgari del Volga, IX secolo Sigurd Styrbjornson, fratello adottivo di Eivor, entra nella capanna di uno fabbro di spadedi nome Tekin. Sigurd spiega che sta cercando una lama senza eguali, una che persino Brokkr (il fabbro degli dei) troverebbe degna. Tekin mostra la sua lama più bella a Sigurd, una spada fatta di acciaio del crogiolo, chiamandola "vendetta", ma spiega che non può ottenerla, poiché è stata fatta per suo fratello. L’uomo afferma inoltre che suo fratello è stato ucciso da un norreno proprio come Sigurd, e che gli dei gli hanno ora concesso la possibilità di vendicarsi. Due scagnozzicompaiono al fianco di Tekin, ma Sigurd esprime semplicemente la sua delusione per il tentativo di sopraffarlo ed elimina velocemente Tekin e lo scagnozzo più grosso, lasciando l'altro, una donna, a terra, ma ancora viva. Il cugino di Sigurd, Knud, entra nella capanna e viene deriso da Sigurd per essere arrivato come al solito dopo che la battaglia si è conclusa. Mentre Knud raccoglie le varie armi nella capanna, Sigurdpunta la lama"vendetta" alla gola della donna. Lei implora per la sua vita, promettendo che può mostrare loro un posto con tesori incredibili e presentarli all'uomo più ricco mai esistito. Rygjafylke, Norvegia sudoccidentale, IX secolo Eivor continua a combattere contro i predoni, fino a quando uno riesce a buttarla a terra. L’uomo comincia a prenderla in giro, affermando di sapere che il re Styrbjorn ha ucciso il suo vero padre mentre implorava in ginocchio. Eivor risponde semplicemente che non sarà mai messa in ginocchio e prontamente mena un fendente tagliando le gambe del predone all'altezza delle ginocchia. Mentre questo sanguina e urla di dolore, la implora di mettere fine alla sue sofferenze in modo da poter raggiungere la Grande Sala del Valhalla con i suoi antenati, ma Eivor ignora la sua richiesta ritenendolo indegno di un tale onore e se ne va. Si riunisce poi a Tora e le due vanno a cercare Dag. Trovano quest'ultimo mentre sta per essere sopraffatto da un predone e viene ferito alla spalla prima che Eivor arrivi prontamente in suo aiuto. Con i predoni finalmente sconfitti, l'anziano del villaggio le si avvicina. Eivor chiede agli abitanti del villaggio di giurare fedeltà a suo padre in segno di ringraziamentoper averli salvati dai predoni. L'anziano afferma che lei ha solo peggiorato le cose e che Kjotve si vendicherà inviando altri uomini al villaggio. Rifiutandosi di stare dalla sua parte, l’uomo carica Eivor e viene immediatamente pugnalato al petto dalla donna. I restanti abitanti del villaggio quindi accettano silenziosamente i suoi termini e si adeguano a quanto richiesto. Eivor si volta e scopre che il predone senza gambe si è trascinato via per salvarsi. La donna segue la scia di sangue fino a una stalla ed entra per dare un'occhiata. Viene immediatamente attaccata da un aggressore, che in realtà è una giovane schiava che brandisce una scopa, e viene rapidamente scaraventata a terra da Eivor. La donna rivela di chiamarsi Gull, che è una veggente, e che conosce le storie di tutti gli antichi dei. Quando guarda Eivor, però, si domanda se il viso che indossa non sia in realtà il suo, e si chiede quale anima si nasconda dentro di lei. Eivor si convince che sia pazza e le dice che farà un bel regalo a suo padre portandogliela. Più tardi quello stesso giorno, Eivor torna a Stavanger, roccaforte di suo padre. Aspettandosi elogi per la sua vittoria a Rygjafylke e per la consegna della veggente, una volta raccontata la storia a Styrbjorn, viene invece rimproverata da lui per aver creato tensioni con Kjotve, una minaccia che lui ha tenuto lontano da casa sua per vent'anni. Indicando lo speciale collare al collo di Gull, il re fa notare che la donna è un bene prezioso, e qualcuno vorrà sicuramente che venga restituita, mettendo a rischio tutta Stavanger. Considerazioni finali - Analisi Sebbene sia un volume relativamente breve, ci sono state fornite molte informazioni su Eivor e sui suoi rapporti con coloro che la circondano. Presentandosi come un personaggio schietto e determinato, sembra sicuramente ricoprire bene il ruolo di protagonista. La Norvegia si presenta decisamente come una terra disperata a questo punto della storia e si può facilmente vedere come il fascino di un nuovo inizio in Inghilterra possa richiamare una come lei. Il più grande punto critico dell'intero numero rimane il mistero attorno al genere di Eivor. Apprendiamo qui ufficialmente (sebbene sia già stato confermato in alcune interviste) che Styrbjorn non è l suo padre naturale, bensì che èstata adottata, o almeno, questa è la storia che ci viene raccontata. Tuttavia, la veggente Gull offre un'altra prospettiva. Quando guarda Eivor, infatti, vediamo la duplice immagine di un volto maschile e femminile. Questo è davvero affascinante, in quanto suggerisce che ciò che è speciale e diverso in Eivor, va anche oltre l'Animus, in quanto anche un personaggio storico dell'epoca riesce a notare questa dualità. Qual è, dunque, la verità dietro questo mistero? Al momento della stesura di questo articolo, non lo sappiamo ancora e probabilmente non lo sapremo fino a quando non avremo giocato al gioco. Sicuramente abbiamo già formulato alcune forti ipotesi su ciò che sta accadendo, ma con lesvariatecitazioni di divinità nordiche in questo fumetto, sembra che qui si stia stabilendo un forte legame con il pantheon nordico. Più specificamente, è difficile sfuggire alla simbologia che abbiamo visto nella campagna marketing dedicata ad Eivor (al di fuori del fumetto), soprattutto per quanto riguarda Odino stesso, come ad esempio il corvo, i riferimenti ai lupi e persino l'allucinazione su Odino presente nel trailer originale. Infine, anche l'Occhio dell'Aquila è stata ribattezzato "Vista di Odino" in questo gioco. Odino era molto probabilmente un Isu a tutti gli effetti. Abbiamo visto diverse volte nella serie come gli Isu abbiano cercato di modificare gli umani in origine, come gli ibridi Adamo ed Eva, e persino i “mostri” / bestie create nell'ambito del progetto Olympos gestito da Aita, potenzialmente dando una spiegazione al perché vedremo altre creature mitologiche in Valhalla. Sappiamo che gli Isu hanno combattuto tra loro frequentemente, come durante la Guerra di Unificazione, dunque è interessante notare che il fumetto fa riferimento direttamente agli Aesir e ai Vanir, due gruppi di divinità che nella mitologia norrena finirono per unificarsi in un unico pantheon dopo una guerra. È possibile quindi che Odino
Se seguiamo questa linea di pensiero, troviamo alcune rivelazioni piuttosto interessanti nelle recenti notizie secondo cui la versione canon della storia del gioco non è semplicemente l'opzione maschile o femminile, ma piuttosto la modalità predefinita che consente all'Animus di passare da uno all'altro genere in particolari momenti della storia. Se poi abbiniamo tutto questo alle recenti anteprime del gioco che mostrano sia Asgard che Eivor mentre ha visioni di tempi antichi, allora possiamo ragionevolmente concludere che molto probabilmente questi stiasperimentando dei flashback di una vita precedente nel suo DNA – quella di Odino. L'Eivor maschile è molto probabilmente una versione dello stesso Odino e ciò spiega come entrambi i generi di Eivor siano tecnicamente canon. Abbiamo visto che Frutti dell'Eden possono imprimere proprietà sia fisiche che mentali su un soggetto (come il modo in cui Anastasia Romanova è di colpo diventataShao Jun per alcuni istanti in Assassin's Creed Chronicles Russia), o persino creare bestie come il Minotauro che abbiamo incontrato in Odyssey. È del tutto possibile che anche l'Eivor maschile sia semplicemente un'immagine illusoria. Pertanto, se Eivor ha interagito con un Frutto dell'Eden, come Excalibur, allora forse queste antiche forme di ricordi degli Isu possono diventare più forti e spiegare come il corpo potrebbe cambiare, o addirittura come l'Animus possa saltare da un genere all'altro mentre esplora il quadro del DNA di Eivor. Abbiamo anche visto alcuni Isu come Consus in grado di trasferire la loro coscienza all'interno di un corpo umano, quindi con un'estrema forzatura potremmo dire che è anche possibile che l'anima di Odino stesso sia all'interno di Eivor e molto vicino al prendere il controllo del suo corpo. In alternativa, poiché si dice che l'Animus di Layla possa vedere i "calcoli", è anche possibile che collegando il Bastone dell'Eden in suo possesso all'Animus la donna sia in grado diconnettersi al Nexus, una zona di esistenza che sappiamo consentiva agli Isu di visualizzare i calcoli nel tempo e lo spazio e attraverso molteplici possibilità di realtà. Forse questo è il motivo per cui vediamo un Eivor maschio o femmina, poiché realtà diverse si scontrano nel multiverso contenuto in un'unica fonte di DNA. Se aggiungiamo il DNA Isu di Odino al mix, allora è del tutto possibile che possiamo vedere come Layla possari-vivere due vite distinte da un unico campione. Qualunque sia la spiegazione, spero che scopriremo le vere risposte a questo mistero prima del prossimo numero. Rimanete con noi la anche la prossima volta per la recensione ed analisi delvolume 2!
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