L'interruzione del Codice - Parte 1
Markuz, 21 gennaio 2018
Tradotto da: Stefania Ora dirò una cosa con cui probabilmente alcuni dei fan più accaniti della community non saranno d'accordo: i messaggi della Verità Empirica di Assassin's Creed Origins sono ciò che si avvicina di più ai glifi e ai cluster di Assassin's Creed II e Brotherhood. Ecco, l'ho detto. Sulla scia degli articoli della nostra Sorrosyss e del nostro Hephaestus, eccovi qui un altro pezzo dedicato ai sei famigerati messaggi nascosti sotto le tombe di Assassin's Creed Origins. Curioso, non è vero? Questo è il terzo articolo su ATA dedicato alla verità empirica ed agli Isu tra tutti i possibili argomenti che potrebbero essere esplorati sull'ultimo capitolo della serie... Vorrà dire qualcosa no? Questo pezzo sarà più focalizzato sui diversi dettagli che i messaggi contengono sia nel loro testo che nelle loro immagini e spero possa fornire un'altra interpretazione del loro significato in modo da poterla confrontare con gli altri nostri articoli e farvi scegliere quella che preferite. O magari crearne una vostra? Sarei entusiasta di conoscerla! Come ho detto prima, i messaggi della Verità Empirica sono molto simili ai glifi e ai cluster di AC2 e ACB perché, nella mia interpretazione, hanno la stessa struttura narrativa: ognuno di essi ha un unico tema che attraversa tutti suoi contenuti (testo, immagini, messaggi nascosti o decodificabili), tali temi sono fortemente intrecciati con eventi storici e teorie cospirazionistiche, e, presi tutti insieme, portano ad una rivelazione finale rivolta al protagonista del presente. A quell'epoca era Desmond Miles, ora è Layla Hassan. Ai tempi, nei glifi di AC2, la rivelazione finale implicava che l'umanità fosse stata progettata da un gruppo di esseri avanzati conosciuti come la Prima Civilizzazione e che in seguito fu utilizzata da loro come forza lavoro attraverso l'uso di Frutti dell'Eden. Sarà, dunque, la rivelazione finale della Verità Empirica scioccante e interessante come quella della (semplice) Verità? Molti di voi potrebbero già saperlo, ma cercheremo di scoprirlo. Tuttavia, prima di parlare dei veri e propri messaggi, abbiamo bisogno di un po’di contesto. Tutti i messaggi sono definiti come "ritrasmissioni", evidenziando il fatto che si tratta di messaggi registrati e, più specificamente, hanno luogo tra 91 e 109 giorni dopo la catastrofe di Toba. Inoltre, come abbiamo già detto nei nostri articoli, ogni messaggio viene introdotto quasi meccanicamente dallo stesso Isu di sesso maschile chiamato "Narratore del Piedistallo" che, poi, lascia parlare un cosiddetto "messaggero" (che è diverso per ogni comunicazione) con Layla attraverso Bayek. Inoltre, come suggeritomi dal nostro Hephaestus, attivando l'opzione di avere il nome di chi parla nei sottotitoli, è possibile vedere il nome dei messaggeri, che ci fornisce alcune... informazioni curiose. Infine, è molto interessante notare che i messaggi non contengono solo riferimenti a eventi storici, ma anche ad eventi accaduti dal 21 dicembre 2012 in poi. Oltre a questo, i messaggi sono registrati nel passato, ma i messaggeri parlano come se vivessero nel presente. Questo può essere spiegato sia dal tema principale dei messaggi sia dalla frase"Acquisizione della contemporaneità" all'inizio di ognuno di essi, ma può anche portare ad alcune incoerenze, come vedremo nella terza parte di questo articolo. Per ora, però, analizziamo i messaggi e controlliamo tutti i loro dettagli (fate attenzione alle citazioni ai messaggi ed alla tecnologia Isu dei giochi passati!). Segmento 1 - Oun-mAa Niye Ressoot Ubicazione: Tomba Dorata – Deserto Isolato Tema principale: Realtà e simulazione, la serie di Fibonacci Dialoghi di: narratore di Amon Amunet (Fonte: Kristian Petersen) Cliccare qui per rileggere il messaggio
1. Oun-mAa Niye Rassoot
Ritrasmissione. Segmento 1. Acquisizione della Contemporaneità. Sono passati 91 giorni dalla Grande Catastrofe. Il messaggero parla. Quanto è reale la terra su cui cammini? Quanto è reale la macchina con cui giochi, la musica che senti, l'amante che baci o il nemico che odi? Il tuo piede tocca terra. Questo lo rende reale? I tuoi nemici sanguinano un sangue rosso scuro. Questo li rende reali? La confusione che cresce dentro di te a causa delle mie parole ... ti rende reale? E se la realtà non fosse ciò che pensi che sia? E se questa fosse tutta un'illusione? Una simulazione realizzata magistralmente? Sai che queste cose esistono. Sei già stata nell'Animus. In effetti, non ti trovi in una di queste macchine al momento? Sai bene quanto può sembrare reale una simulazione anche dopo che è svanita. Hai sperimentato l'Effetto Osmosi. Strati su strati di realtà, ognuno che sfuma nel successivo. Qual è reale e quale no? Cosa succede se nessuno di essi è reale? Cosa succede se tutto ciò che sai è falso? Abbiamo eseguito migliaia di simulazioni. alla ricerca della versione giusta, alla ricerca di Desmond. Ognuna di loro sembrava reale. Molto reale. Ma non c'è modo di saperlo veramente, no? Non con certezza. Tutto può essere simulato. E trovare la risposta potrebbe significare cancellarla. Dalla costruzione. Dal codice. Da tutto. C'è così tanto da ponderare e così poca capacità computazionale. Prenditi tempo. Questa domanda ha perseguitato l'umanità sin dalla sua creazione. È una preoccupazione, un pensiero che si insinua nel profondo della mente collettiva. 2000 anni fa, Zhuang Zhou si addormentò. Sognò di essere una farfalla e si svegliò incapace di decidere se fosse un uomo che sognava una farfalla o una farfalla che sognava un uomo. Nella caverna di Platone, i prigionieri erano incatenati e costretti a guardare le ombre che danzavano su un muro. La libertà fu loro negata fino a quando non accettarono l'intangibile come realtà. È ovunque. Chiedi a questo professore dell'università di Oxford o a questo cosmologo del MIT. E tu. Cosa sceglieresti, se sapessi la verità? Vorresti capire? Un sogno dentro un sogno, dove anche la verità a volte è una bugia? In ogni caso, le simulazioni non sono prive di significato. Hanno uno scopo. La domanda non è se tu sia o meno in una simulazione. Ciò che conta è quanto del tuo libero arbitrio sia effettivamente tuo. Non importa quanto sei reale. Il tuo test di Turing non servirebbe a nulla per determinare se sei coscienza o codice. Eliza, il programma per l'elaborazione del linguaggio naturale ... È riuscita a superare il test, no? E lei era in tutto e per tutto una macchina. Quindi ... usando le parole di Eliza ... Come ti fa sentire? Sei sicuro? Analisi del messaggio Per prima cosa, il messaggero si chiama "Amon Amunet" che probabilmente non è un riferimento ad Aya (visto che i nomi degli altri messaggeri non sono a lei collegati), ma piuttosto ad Amon e Amonet, due delle otto divinità primordiali che erano parte dell'Ogdoad, il pantheon primordiale degli dei adorato a Ermopoli durante il periodo dell'Antico Regno. E' interessante notare che il nome del narratore è composto da due divinità che erano una coppia nella mitologia egizia. Tenetelo a mente poiché non è l'unica occasione in cui vedremo qualcosa di simile. Nelle prime righe del testo il messaggero suggerisce che forse ciò che Layla vede attorno a lei non è la realtà. Forse si tratta di una simulazione, come una simulazione dell'Animus. In generale, l'essenza del messaggio ruota, come diceva la nostra Sorrosyss, attorno a un concetto molto simile a quello dell'ipotesi della simulazione, una teoria che suggerisce che tutta la realtà, incluso l'universo stesso, potrebbe effettivamente essere una simulazione artificiale. Mentre instilla una sensazione di dubbio e confusione in Layla (e ovviamente nel giocatore), il narratore cerca anche di ancorarla ad alcuni esempi reali. La simulazione dell'Animus e l'Effetto Osmosi sono un esempio perfetto di immagini inesistenti che sembrano autentiche per l'utilizzatore e possono creargli confusione su ciò che è reale e ciò che non lo è.
Il narratore di Amon Amunet continua a fare altri esempi storici di come il dubbio su ciò che è reale e vero e ciò che è falso sia sempre stato annidato nel genere umano.
Una volta, Zhuang Zhou sognò di essere una farfalla, una farfalla che svolazzava e svolazzava, felice al mondo e che faceva ciò che voleva. Non sapeva di essere Zhuang Zhou. All'improvviso si svegliò ed eccolo lì, Zhuang Zhou, solido e inconfondibile. Ma non sapeva se fosse Zhuang Zhou che aveva sognato di essere una farfalla, o una farfalla che aveva sognato di essere Zhuang Zhou. Tra Zhuang Zhou e la farfalla ci deve essere qualche distinzione! Questa è chiamata la trasformazione delle cose. Il secondo esempio è ancora più famoso e si chiama la Caverna di Platone o Mito della Caverna, che va oltre ciò che è scritto nel messaggio dal narratore Isu. L'allegoria faceva parte de "La Repubblica" di Platone e in essa l’autore descrive un gruppo di persone che hanno vissuto incatenate ad una parete di una grotta per tutta la vita, di fronte a un muro. Su questo muro degli oggetti che passano davanti a un fuoco posizionato dietro di loro proiettano diverse ombre. In questa "storia" le ombre sono la realtà dei prigionieri, sono tutto ciò che sanno del loro mondo. Essendo esse la loro realtà, questi "detenuti" non vogliono nemmeno lasciare la loro prigione in quanto quella è la vita che conoscono. Ad un certo punto uno dei prigionieri riesce a spezzare le catene e può / è costretto ad uscire dalla grotta, sotto il sole.
Questo è molto interessante per la narrativa generale dei messaggi Isu in Origins, perché è un'allegoria su come gli umani sono legati a ciò che percepiscono con i loro sensi, oltre i quali non possono vedere. Nell'allegoria, uno dei prigionieri si libera ed è dolorosamente in grado di vedere oltre questa condizione, che è molto simile a ciò che l'Isu sta chiedendo a Layla, come vedremo ed analizzeremo nel seguito di questo articolo.
Uno dei primi programmi (se non il primo) che sembrò passare il test di Turing fu ELIZA, che fu sviluppato per replicare il comportamento di uno psicoterapeuta (ecco perché una delle sue frasi - che appare nel messaggio Isu - era "Come che ti fanno sentire?"). Secondo Wikipedia, ELIZA "talvolta risultava talmente persuasiva che esistono aneddoti su persone così sicure di comunicare con un essere umano, da essere ‘molto difficili da convincere che ELIZA non fosse umana.” Ci sono esempi molto belli e famosi che dimostrano quanto sia facile che il mondo in cui viviamo sia in realtà un sogno o una simulazione o qualcosa di diverso dalla realtà, senza test che possano effettivamente dimostrare che siamo realmente reali e non il prodotto della creazione di qualcun altro.
Come dice il narratore Isu, però, la vera domanda a cui Layla dovrebbe trovare una risposta non è se lei si trovi in una simulazione o meno, ma quanta parte del suo libero arbitrio sia in realtà suo, il che potrebbe essere un indizio molto piccolo all’"orientamento" abbastanza visibile verso gli Assassini che l'ultimo messaggio degli Isu (e il suo narratore) invoca per lei, come vedremo. Analisi dell'immagine L'immagine che accompagna il messaggio è piena di dettagli ed elementi che sono collegati non solo all’argomento principale del messaggio, ma sono anche visivamente simili ad alcuni delle passate rappresentazioni della Prima Civilizzazione. Questo in particolare è stato già analizzato per altri scopi dal nostro Hephaestus nel suo articolo, quindi cercherò di essere breve (spoiler: non sarò breve). Ciò che vediamo qui è il ritratto di un Isu che, grazie a una Mela dell'Eden, sta insegnando diverse nozioni a un gruppo di schiavi umani. Molto probabilmente l'Isu è l'equivalente della divinità egizia Thoth, come afferma Hephaestus, sia perché è raffigurato con una testa a forma di Ibis, sia perché si credeva fosse l'autore di tutte le opere scientifiche e successivamente fu dichiarato (dai greci) l'inventore, tra le altre cose, della scienza dei numeri, della matematica e della geometria, il che si sposa perfettamente con l'immagine. Più specificamente nella figura vediamo l'Isu insegnare concetti scientifici che diventano sempre più complicati. Inizia con diversi tipi di poliedri e poi passa a dei numeri ... che non sono numeri qualunque. I numeri "1, 1, 2, 3, 5, 8, 13" sono, infatti, i primi della sequenza di Fibonacci, una serie di numeri in cui ogni numero dopo i primi due è la somma dei due precedenti. Questa sequenza è molto famosa per la sua importanza in matematica e informatica e soprattutto perché è strettamente connessa con la cosiddetta sezione aurea (di solito definita con la lettera greca phi (f o f)) e perché disegnare un rettangolo contenente quadrati in cui le lunghezze dei lati sono numeri di Fibonacci successivi può portare ad una buona approssimazione del rettangolo aureo e della più famosa spirale aurea. La sequenza di Fibonacci ha anche molte applicazioni in tanti altri campi, come la chimica, la musica, l'arte e in particolare la biologia e la natura in generale. Infatti, quasi ogni fiore ha un numero di petali che fa parte della sequenza e diverse piante come il girasole hanno i loro semi disposti in un numero di spirali che fanno parte della sequenza stessa (55,34,21) e tali spirali sono spesso anche spirali auree. I numeri della sequenza e la forma della spirale aurea sono stati osservati anche sulle stelle marine, l'orecchio umano, il modo in cui le onde portano la marea a riva, la proporzione tra le falangi della mano umana ecc... Ciò ha portato molte persone a definire la sequenza di Fibonacci come l'”Impronta di Dio”, il che si adatta perfettamente al Codice menzionato dall'Isu negli altri messaggi, come vedremo.
TL'unico elemento che non sembra essere collegato alla sequenza di Fibonacci tra quelli "insegnati" dagli Isu agli umani è una pipa. Ovviamente non è una semplice pipa ed è forse il livello più complesso di informazioni che l'Isu sta cercando di trasferire agli umani e anche quello più connesso al testo del messaggio. Il nostro Hephaestus nel suo articolo ha fatto un ottimo lavoro spiegando che è la pipa
Viene immediato pensare che quella nel quadro sia una pipa, mentre in realtà altro non è che una rappresentazione di essa. Magritte inoltre affermava che l’oggetto e l’immagine di esso avevano funzioni completamente differenti.” Prima di concludere, vorrei sottolineare come le immagini dei messaggi Isu in Origins siano volutamente simili e, quindi, visivamente coerenti con le immagini mostrate da Minerva a Desmond attraverso Ezio in Assassin's Creed II. Più specificamente, l'immagine del segmento 1 contiene lo stesso design per gli umani che è mostrato nelle prossime due immagini – che provengono dal messaggio di Minerva - anche se in tali immagini gli esseri umani si vedevano venerare il sole e diversi Bastoni e Mele dell'Eden piuttosto che apprendere nuove informazioni. Inoltre, anche la versione stilizzata della Piramide di Kukulcan è effettivamente presa da un'immagine del messaggio di Minerva che appare quando parla dei templi costruiti dagli Isu e che gli umani hanno frainteso. Dunque forse "Thoth" sta descrivendo la tecnologia / architettura Isu per gli umani nell'immagine del segmento 1? Oh, tra l’altro, e quelle immagini contenevano più volte il logo Abstergo, il che lo fa risalire all'epoca degli Isu, come i fan più accaniti tra voi già sapevano dai tempi dell’uscita di AC2. Conclusione Fondamentalmente il messaggio e l'immagine cercano di trasmettere a Layla che la linea di demarcazione tra realtà e simulazione può essere molto più sottile di quello che gli umani (e lei) potrebbero pensare, a tal punto che anche la realtà stessa *potrebbe* essere una simulazione. L'immagine, inoltre, introduce il concetto di una serie di regole (la serie di Fibonacci, la sezione aurea, la spirale aurea) che regolano e governano il mondo ed il modo in cui questo funziona, creando un netto contrasto tra la realtà che sembra essere il prodotto di una insieme di regole predeterminate e l'importanza del libero arbitrio per gli uomini e le donne che vivono al suo interno. Segmento 2 - Seshem.eff Er Aat Ubicazione: Tomba del Nomarca – Deserto Nero Tema principale: Linguaggio, Tempo e Il Codice Dialoghi di: narratore di Nomarch (Fonte: Kristian Petersen) Cliccate qui per rileggere il messaggio
2. Seshem.eff Er Aat Ritrasmissione. Segmento 2. Acquisizione della contemporaneità. Sono passati 93 giorni dalla Grande Catastrofe. Il messaggero parla. Ciao Mondo. Il linguaggio è la chiave per comprenderci a vicenda. Il tuo e il mio. Da soli. Abbiamo ascoltato i tuoi tempi. Abbiamo imparato. E oggi ci scambiamo parole dall'era della post-verità. Non significano niente per lui. Il linguaggio umano porta con sé conoscenza e umorismo. Bugie e promesse infrante. Attraverso di esso esprimete paura, eccitazione, speranza. E' la sintassi con cui esprimete ciò che vi circonda. Un struttura per esprimere e condividere la vostra comprensione del mondo. Comunica astrazione, cambiamento e incertezza. Il linguaggio umano è flessibile. Può persino diventare matematica. Risolve e predice; valuta e decodifica. Può contare al volo oggetti usando numeri base e risolvere equazioni quadratiche usando quelle immaginarie subito dopo. Avete progettato dialoghi con macchine pensanti, nel tentativo di aggiungere un nuovo vocabolario. Per espandere la vostra comprensione della realtà. Ma la vostra padronanza del codice è al massimo rudimentale. Nessuna sorpresa. Siete stati progettati per avere dei limiti, dopotutto. E non si può parlare di ciò che non si può comprendere. Il Codice. Equazioni che definiscono la vita. Sono annidati nelle profondità di ogni stella e in ogni granello di polvere. Ogni secondo che passa è una parola, un simbolo. Fa tutto parte di un linguaggio intricatoma semplice che esiste nella struttura del tempo stesso. È l'unica regola che si applica a tutti noi. Immutabile. Inevitabile. Il Codice è un ponte. Un unico punto di coesione tra la vostra civiltà e... la mia. È un linguaggio che può essere letto, che racconta del passato, del presente e del futuro. Una lingua che Noi che Venimmo Prima possiamo leggere, ma voi no... Il tempo è qualcosa di più dell'ora del giorno. Le letture di un orologio atomico. Qualcosa da perdere. Qualcosa da finire. Il tempo è un insieme di regole, non dissimile dalla lingua che usate così tanto per conversare con le vostre potenti macchine. Il tempo è un sistema che definisce ciò che sarà. Questo è il modo in cui lo comprendiamo. Il Codice è Tempo e il Tempo è Codice. Mentre gratti la superficie e scopri la verità, chiediti se c'è qualcosa di più. Qualcos'altro. Non c'è bisogno di essere perplessa. Hai già visto il tempo venire scritto. Sei circondata da esso mentre parliamo. Alla tua mente non allenata. [...] [il Tempo] potrebbe sembrare solo percorsi e nodi. Per noi, non è diverso da una lavagna piena di calcoli. Rivela una finestra attraverso la quale estende la mappa all'infinito. [...] [Il Tempo] Vedi? Mentre ne parlo nella sua vera forma, la tua mente non è in grado di dargli un senso. Se tu leggessi, verresti a conoscenza delle altre simulazioni. Impareresti a conoscere la genesi di chi sei diventata. Apprenderesti dello spazio e della sua fluidità. In poche parole, il tempo è il linguaggio di cui è fatta l'esistenza. Tutte le nostre esistenze. La tua. La mia. E tutte quelle che non osi immaginare. Analisi del messaggio
La narratrice descrive il linguaggio umano come un mezzo potente attraverso il quale il genere umano è stato in grado di provare a descrivere il mondo circostante, dagli oggetti fisici alle astrazioni, dalle informazioni scientifiche più complesse ai sentimenti più profondi. Tuttavia, per quanto complicato possa sembrare, questo è il massimo a cui gli umani possono arrivare perché sono stati progettati in questo modo, secondo la narratrice Isu (e la lore di AC, ovviamente). Questo è il motivo per cui gli umani hanno una padronanza molto rudimentale del cosiddetto Codice. Come ormai molti di voi sapranno, con il Segmento 2 l'Isu introduce uno degli elementi più interessanti dei messaggi che è, appunto, il Codice. Il Codice è, per gli Isu, un insieme di equazioni e regole che definiscono la vita e su cui tutto si basa. Per gli Isu è un linguaggio (ecco il motivo per l'introduzione del messaggio ed il confronto con il linguaggio umano), e più specificamente è un linguaggio "esistente nella struttura del tempo", ma che descrive anche il tempo stesso. Lo so, è complicato.
A proposito di tempo, però, la narratrice del Nomarca cerca di spiegare ulteriormente come gli Isu lo interpretino, il che, ovviamente, è abbastanza diverso rispetto al concetto umano. Per gli Isu il tempo è un insieme di regole, o meglio, un sistema di regole che definisce passato, presente e futuro. È un linguaggio, che può essere letto e da cui tutti sono circondati. E' descritto esattamente come il Codice e, in effetti, la narratrice dice che il Tempo e il Codice sono la stessa cosa, in pratica dicendo che il Codice, come linguaggio e insieme di regole, è in grado di descrivere e spiegare il tempo. La narratrice cerca anche di fare un confronto "visivo" tra il modo in cui l'Isu e gli umani vedono il tempo. Gli uomini vedono il tempo come una serie di percorsi e nodi in cui - questa è la mia interpretazione - determinati eventi portano o possono condurre ad altri eventi in un ordine sequenziale.
Per la Prima Civilizzazione il tempo è più simile a una lavagna coperta di calcoli, il che è in perfetta sintonia con lo stesso termine utilizzato nella lore per definire le previsioni e le simulazioni utilizzate per ipotizzare il futuro attraverso la tecnologia Isu. Questa "lavagna", come affermato dalla narratrice Isu, agisce come una "mappa verso l'infinito", quindi è molto più di un semplice concetto di causa-effetto. Mi sembra che sia più come un qualcosa che è influenzato da un enorme insieme di variabili che interagiscono tra loro (ecco perché la lavagna) in molti modi diversi e seguendo determinate regole. Se così fosse, sarebbe coerente sia con la definizione del Codice sia con il modo in cui i calcoli sono stati descritti alcuni anni fa (tanto che la guida AC3 afferma che [Le macchine della Prima Civilizzazione] "erano perfettamente in grado di interpretare le innumerevoli variabili del tempo"). Infine, la narratrice dice che Layla (e il genere umano) non è in grado di leggere il Codice / tempo, ma se potesse, verrebbe a conoscenza di altre simulazioni, della nascita del genere umano, dello spazio e del suo flusso. Fondamentalmente dice che questo insieme di regole è alla base dell'esistenza stessa, il che significa, almeno nella mia interpretazione, che, secondo questo messaggio, tutto ciò che sappiamo, che è successo o che succederà è già predeterminato dalle regole di questo linguaggio. Analisi dell'immagine C'è una minore quantità di dettagli rispetto all'immagine precedente, ma ciò che viene mostrato è comunque molto interessante e coerente con il messaggio stesso. Infatti, quello che vediamo qui è un altro Isu (ha una testa / maschera diversa da quella mostrata nel Segmento 1) che sembra stia tentando ancora una volta di trasferire la conoscenza ad alcuni umani. E’ in piedi su un piedistallo e tiene in mano quella che sembra una pergamena con i classici segni distintivi della Prima Civilizzazione, mentre sopra il rotolo stesso c'è un simbolo che raffigura una clessidra. Intorno a lui ci sono quelle che sembrano essere formule di struttura (sono facilmente individuabili a causa delle linee - chiamate legami o legami atomici - e degli esagoni, che di solito, ma non sempre, rappresentano i cosiddetti anelli benzenici). Guardando ancora più da vicino, c'è una formula che si ripete in tutta l'immagine e questa è la formula di struttura dell'eme, il componente più comunemente conosciuto dell'emoglobina, il "pigmento rosso" nel sangue. Infine, ci sono alcuni piccoli triangoli che cadono dalle formule, dalla pergamena e dall'Isu, nelle mani degli uomini inginocchiati sotto di lui (che ancora una volta sono disegnati in modo molto simile a quelli che apparivano nel messaggio di Minerva in AC2). La mia interpretazione è che in questa scena l'Isu sta spiegando l'esistenza e il vero significato del tempo, simboleggiato dalla clessidra, e il Codice, simboleggiato in generale dalle formule di struttura (che sono un altro modo per spiegare come funziona la vita) e in particolare da quello dell'eme / sangue. Ciò è interessante dal momento che il sangue è stato un tema ricorrente nella saga in quanto deposito di informazioni e Storia ma, allo stesso tempo, è anche una componente essenziale della vita stessa, che ci fa tornare di nuovo al funzionamento del Codice. L'Isu sta leggendo dalla sua pergamena e sta cercando di spiegare concetti che sono ancora più difficili di quelli mostrati nel Segmento 1, specialmente per gli umani che sono stati progettati dagli stessi Isu per non comprenderli e quindi possono solo capire frammenti (possibilmente rappresentati dai piccoli triangoli che cadono nelle loro mani). Ma, come sappiamo, l'immagine è accompagnata da un messaggio che si svolge 93 giorni dopo la catastrofe di Toba, in un periodo in cui, come ha detto Minerva in AC2, "Ci vollero sacrificio. Forza. Compassione. Ma ricostruimmo"e dove Isu e umani"andarono avanti, insieme", come affermato da Tinia alla fine di Revelations. Ha senso, quindi, che dopo la catastrofe gli Isu sopravvissuti abbiano cercato di trasferire le proprie conoscenze agli umani come mostrato nei Segmenti 1 e 2, "per fare in modo che questa tragedia non si ripetesse", tanto che anche Minerva ha detto che dopo la catastrofe "Condividemmo ciò che sapevamo come meglio potevamo. Non eravamo gli unici." … Che, a proposito, è esattamente ciò che Desmond avrebbe fatto, se avesse scelto di rimanere nel Grande Tempio invece di sacrificarsi. Tuttavia, come ha detto Minerva in AC2, anche dopo tutto il lavoro seguito alla catastrofe di Toba "il tempo si rivolterà contro di noi. La verità diventerà mito e leggenda. Quello che abbiamo costruito, non sarà compreso", il che è probabilmente il motivo per cui gli Isu hanno deciso di inviare i messaggi a Layla. Vedremo nella terza parte di questo articolo se questo è coerente o meno con la lore preesistente. Conclusione Sia il messaggio che l'immagine ci introducono all'esistenza del "Codice" e di un diverso concetto di Tempo, che per gli Isu sono uno e la stessa cosa e si collegano all'idea della successione di Fibonacci come "impronta di Dio" che era visivamente menzionata nel Segmento 1. Tuttavia, fino ad ora, l'umanità non è stata in grado di comprendere questo linguaggio e le regole che esso comporta. Allora perché gli Isu sta dicendo tutto questo a Layla? Dovremo scavare nei prossimi messaggi per scoprirlo. Nella seconda parte dell'articolo discuteremo il ruolo degli Isu, alcune nuove informazioni sul Codice e sul Tempo, una nuova prospettiva sul sacrificio di Desmond ed una nuova minaccia imminente per la Terra, ma per questo ci servirà ancora un po’ di tempo dunque rimanete con no così da non perdervela! Tornando a questo articolo, quali sono le vostre opinioni su questi primi due messaggi? Avevate trovato tutti i dettagli mentre li ascoltavate in-game? O ci siamo persi qualcosa noi che invece voi avete notato? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!
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