Stelle o stalle: Analisi della trama di Last Descendants - Parte 1
Markuz, 25 settembre 2016
ATTENZIONE! Il seguente articolo presenta grossi SPOILER per coloro che non hanno ancora letto il primo romanzo della serie AC: Last Descendants. Siete avvisati. Inoltre, l'articolo è basato sulla versione di prova non corretta del libro. Fateci sapere se ci sono elementi nella versione finale del libro diversi da quanto viene menzionato in questo articolo. Personaggi storici che prendono parte alla storia: 10 Personaggi storici citati nel romanzo: 17 Riferimenti ad Assassini / Templari da altre pubblicazioni della serie: 4 Riferimenti ad Assassini / Templari sconosciuti: 5 Riferimenti a luoghi / organizzazioni / oggetti / altri personaggi da altre pubblicazioni della serie: 17 Discendenti veri e propri di Assassini / Templari conosciuti: 3 (... forse 4?) Antenati morti nelle simulazioni: 1 Questi sono solo alcuni dei numeri che possono descrivere il primo romanzo della serie Last Descendants (e sono abbastanza sicuro che il conteggio possa anche essere sbagliato, i numeri potrebbero essere anche maggiori). E mentre alcuni di essi possono sembrare esigui (solo 4 "vecchi" Assassini e Templari?), in realtà non lo sono, visto che tutti questi riferimenti o apparizioni sono inclusi in un libro di 300 pagine e ognuno di essi doveva trovare giustificazione nella trama. Dal punto di vista del fan, dunque, Assassin's Creed: Last Descendants è un libro brillante ma, ovviamente, un libro non è solo fatto di fan service, anche se è parte di una serie. Necessita, tra le altre cose, di una storia avvincente, personaggi interessanti e un posto nell'universo di cui fa parte. Dunque ... Last Descendants offre tutto questo, sia per i fan più accaniti che per i nuovi lettori e, soprattutto, per il suo target, quello dei giovani? Scopriamolo! Le mie aspettative prima di leggere il romanzo Last Descendants rappresenta qualcosa di nuovo all’interno del franchise: è il primo romanzo per ragazzi, è il primo romanzo in cui c’è una parte ambientata nel presente, ed è anche la prima serie di romanzi con un proprio arco narrativo. Parlando del target, i ragazzi, devo dire che questo “tono” non si sente più di tanto durante la lettura del libro. Certo, ci sono alcune occasioni in cui si può facilmente capire chi sia il target del libro, ma nel complesso non è una "seccatura" costante per le persone di età superiore. Cercherò di spiegare in dettaglio cosa intendo più avanti in questo articolo.
Last Descendants ha una storia molto interessante che ha un protagonista... per circa 15 pagine. Poi ne ha due, e poi si arriva ad avere sei personaggi principali (sia nel presente che nella parte storica del libro). Questo è già di per sé un elemento peculiare di questa storia che non è apparso in molti altri prodotti della saga e che probabilmente sarà una costante della serie Last Descendants (come lo è per molte altre serie rivolte ad un pubblico giovane). Sto correndo un po’ troppo, però, quindi è meglio cominciare dall'inizio. Il primo segmento sul presente e l'introduzione di alcuni nuovi elementi La storia segue il nostro protagonista, Owen, uno studente di quindici anni che vive con i nonni e la madre dopo che suo padre è morto in carcere, accusato di un crimine (rapina in banca e omicidio) avvenuto cinque anni prima e che Owen pensa non abbia commesso. Un sacco di temi comuni ai romanzi per ragazzi nell'incipit, lo so, ma è qui che fa la sua comparsa la classica atmosfera di Assassin's Creed. A scuola Owen ha incontrato Monroe, l’”esperto informatico", che lo ha invitato a incontrarlo di notte, lontano dalla scuola, per provare un Animus. Owen accetta, essendo ossessionato dalla morte di suo padre e dall’ingiusta condanna, e va all'incontro segreto con Javier, un suo amico di lunga data. Naturalmente non c'è niente di facile e dunque, anche se erano stati amici in passato, Javier col passare dei giorni ha deciso di trascorrere del tempo con altre persone e ha smesso di uscire con Owen. L'unica ragione per cui Javier decide di unirsi ad Owen, dunque, è perché è interessato alla tecnologia Animus (solo più tardi ammetterà di averlo fatto anche perché lo doveva ad Owen, per via del loro passato). Quando arrivano al luogo dell'incontro, entrambi trovano Monroe in un autobus insospettabile, all'interno del quale è collocata una sedia Animus insieme ad una serie di monitor e diverse altre attrezzature. Monroe spiega che è in possesso di un Animus perché molto tempo prima aveva lavorato per Abstergo e racconta ai due ragazzi che si è trasferito da scuola a scuola, di città in città, ed un sacco di ragazzi hanno voluto provare l'Animus in cerca di risposte senza trovarle. Owen, a detta di Monroe, non avrebbe fatto eccezione, perché non sarebbe stato in grado di vedere ciò che era accaduto il giorno della rapina in banca che aveva coinvolto il padre
Per questo motivo Monroe concentra l'attenzione su Javier chiedendogli se vuole provare l'Animus e, dopo la sua risposta positiva, l'informatico fa qualcosa di inaspettato: chiede ad Owen di analizzare anche il suo DNA, insieme a quello di Javier, per vedere se c'è un Concordanza di Memoria Genetica tra i due. Questo concetto, che è abbastanza nuovo per la serie, implica che se due o più persone hanno avuto antenati presenti durante lo stesso evento storico, l'Animus, o per meglio dire, l'Animus di Monroe, può sovrapporre i loro ricordi e così i discendenti possono condividere la simulazione nello stesso identico momento. E'
Così, in modo simile a quando Lucy Stillman cercava antenati comuni tra Desmond Miles e il Soggetto 16, Monroe analizza il DNA di Owen e Javier alla ricerca di una Concordanza di Memoria Genetica ... e in realtà trova più di una intersezione tra gli antenati di Owen e Javier nel corso della storia, il che, secondo le sue parole, è una cosa estremamente rara. I due ragazzini sono, dunque, pronti a provare la simulazione condivisa e, a questo punto, mentre leggevo, ero finalmente pronto a vedere come il libro avrebbe descritto i Disordini di New York del 1863, l'evento storico che è stato pubblicizzato come il principale focus storico del libro. Colpo di scena: una simulazione nel Messico del 1519 Al contrario, sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere che mi sbagliavo. Infatti, dopo una breve presentazione del Corridoio Mnemonico, Owen e Javier si trovano in Messico nel 1519, durante la colonizzazione spagnola. Sono rimasto ancora più sorpreso nel vedere che questa inaspettata "deviazione" nella trama aveva anche una breve storia a sé, con i suoi personaggi (sia storici che originali) e una giustificazione molto importante per la narrazione complessiva del libro.
Nella simulazione vediamo inizialmente Chimalpopoca radunare gli altri guerrieri tlaxcaltechi, cercando di convincerli che gli invasori non sono Teotl (dei). Poco dopo i Tlaxcaltechi si recano sul campo di battaglia contro gli spagnoli, ma lo scontro li vede subito in svantaggio, anche se sono diecimila contro quattrocento conquistadores. Chimalpopoca è addirittura in grado di uccidere un cavallo e disarcionare un soldato nemico, ma purtroppo viene catturato dagli spagnoli poco dopo. I conquistadores lo trascinano lontano dal campo di battaglia, nel loro accampamento in un villaggio conquistato in precedenza e qui viene consegnato ad un altro soldato spagnolo, l'antenato di Owen, che lo porta verso una delle case e lo spinge con violenza al suo interno prima di allontanarsi. Nella casa / prigione trova un altro prigioniero tlaxcalteca, un uomo più giovane che ritiene che gli spagnoli non siano ostili, perché, a suo parere, sono stati i Tlaxcaltechi che li hanno attaccati per primi. Essendo un guerriero orgoglioso, Chimalpopoca non è d'accordo con lui e non cambia idea sui suoi nemici, rifiutando addirittura il cibo quando gli viene offerto. Anche Owen ha qualche difficoltà con il suo antenato. Non tanto in termini di sincronizzazione, ma piuttosto perché, entrando nella sua mente, ha avuto modo di sapere che cosa ha fatto prima della battaglia contro i Tlaxcaltechi: "Alfonso aveva fatto cose piuttosto atroci, brutte mentre era a Cuba e ai Maya di Potonchán cinque mesi prima ". Per descriverlo in breve, si tratta di un uomo avido, che pensa all’oro che otterrà al termine della sua missione e disprezza i nativi e i loro "riti pagani". Ciò che è veramente importante per Alfonso (e per tutta la simulazione, come vedremo) è il suo capo, Hernán Cortés. Lo vede come un leader che ha sopraffatto governatori infidi, ammutinamenti e rivali sanguinari ed ancora tutti i suoi uomini credono profondamente in lui, così come Alfonso, "che lo farebbe fino alle porte dell'inferno" (tenete a mente questo particolare perché sarà importante alla fine del ricordo).
In Last Descendants, Aguilar (... sembra strano scrivere "Aguilar" e non parlare del personaggio principale del film di Assassin’s Creed ...) compare con Marina, una bellissima schiava nativa che era stata consegnata a Cortés e che si era guadagnata il diritto di stare al suo fianco. Sia Aguilar che Marina vanno alla prigione in cui è detenuto Chimalpopoca perché sono in grado di parlare con i prigionieri ... e sorprendentemente Aguilar slega Chimalpopoca, lasciandolo libero
Naturalmente, per tutti i fan di AC che leggono il libro, quell’oggetto puzza di Frutto dell'Eden da chilometri di distanza e questo spiega perché Cortés sia diventato un leader, superando tutti i pericoli che Alfonso ha menzionato e rendendo tutti coloro attorno a lui dei credenti, in particolare i suoi soldati. Tra parentesi, ancora una volta, durante la lettura sono stato sorpreso di vedere questa cosa. Il libro non doveva parlare di un Frutto chiamato il Tridente dell’Eden? Devo ammetterlo, a questo punto ho dovuto controllare un’altra volta la descrizione sul retro del libro... Questo è, a mio avviso, il momento in cui il fan tradizionale di AC potrebbe cominciare ad essere più interessato alla trama ... e gli Assassini e i Templari non sono ancora neanche entrati in scena. Il secondo segmento del presente: Assassini, Templari e i primi "easter egg" Questo parte del libro è molto significativa, perché Monroe in quel preciso istante ha notato che c'è qualcosa di strano in quello che sta vedendo nella simulazione e dunque la interrompe immediatamente, causando un dolore inatteso nella mente di Owen (e forse anche in quella di Javier). I due ragazzi cercano di chiedere a Monroe cosa sia successo mentre si tolgono i caschi e l'informatico risponde che il suo Animus non è stato progettato per una simulazione condivisa (contraddicendo quello che aveva sostenuto prima di iniziare). Successivamente li fa uscire dal bus, dicendo che è ora che se ne vadano, sembrando quasi "spaventato da qualcosa". Dopo di che, come se non fosse tutto già abbastanza sospetto, Monroe mette in moto il bus e si allontana dal luogo in cui si era incontrato con Owen e Javier, lasciandoli scioccati dalla sua improvvisa fretta, e senza altra scelta che quella di tornare a casa all'alba, dopo essere stati assenti per tutta la notte. La storia segue poi Owen mentre torna a casa. Naturalmente quando arriva (ancora una volta in un momento mirato al target di riferimento del libro), trova la sua famiglia preoccupata per lui e, nella mente di Owen, più precisamente preoccupata che nella notte lui non abbia commesso gli stessi errori di suo padre, come sgattaiolare fuori di notte e commettere crimini. A causa di ciò, Owen litiga con la sua famiglia, con solo la madre che parzialmente lo difende, prima che gli venga concesso di andare in camera sua a dormire. Il giorno dopo Owen si incontra con Javier davanti alla scuola ed entrambi decidono di andare ad incontrare Monroe per chiedergli perché sia scappato via la sera prima ... ma non lo trovano nel suo solito posto di lavoro. Infatti viene loro detto che la notte precedente Monroe ha abbandonato il suo lavoro presso la scuola, il che rende la sua reazione la notte prima ancora più rilevante e i ragazzi ancora più dubbiosi circa gli intenti dell'informatico. Il giorno dopo, quando i ragazzi si incontrano di nuovo dopo la scuola, entrambi affermano di avere la sensazione di essere seguiti di recente. Per questo motivo decidono di tornare nella zona industriale dove si sono incontrati con Monroe, quella notte, alla ricerca di eventuali indizi che li potrebbero portare a lui, ma purtroppo non riescono a trovare nulla e, per questo, Javier decide di andarsene. Owen, ormai solo e senza un motivo per rimanere, decide di tornare a casa, ma mentre si dirige verso la sua abitazione ed è solo con i suoi pensieri, fa una deviazione per raggiungere la banca che suo padre è stato accusato di aver rapinato. Curiosamente, è qui che il libro mostra uno dei primi collegamenti con l'universo espanso della serie, e si tratta anche di un collegamento difficile da individuare! Infatti la banca fa parte della Malta Banking Corporation, la stessa società per cui Charlotte de la Cruz stava lavorando all'inizio della serie a fumetti di Assassin's Creed ! In ogni caso, Owen lo descrive come un edificio scuro con vetri scuri e spigoli vivi, con un pavimento in marmo grigio e tappeti monotoni. Una descrizione che si adatterebbe perfettamente ad un edificio Abstergo, devo dire. Dopo essersi seduto su una panchina di fronte alla banca, Owen ripensa agli eventi del presunto crimine di suo padre, ricordando ogni fase della linea temporale fornita dal procuratore al processo: alle 17:17 sarebbe uscito dalla toilette della banca in cui si era nascosto (ma il ladro comparso nel video della sicurezza era mascherato), alle 17:24 avrebbe sparato il primo colpo di pistola e alle 17:27 la guardia morì a causa della perdita di sangue. Owen rimane lì, sulla panchina, per quasi tutta la giornata, richiamando alla memoria più e più volte la sequenza temporale per trovare qualcosa che potrebbe essersi perso, invano. E solo allora si rende conto che è già buio e deve tornare a casa. Anche in questo caso, deve farlo a piedi, perché ha perso tutti gli autobus possibili, ed è lì che ha la sensazione di essere, ancora una volta, seguito da qualcuno. Questa volta, però, quando si volta, vede in effetti un uomo che lo segue. Cerca di fuggire correndo, ma il suo inseguitore lo chiama per nome, cosa che lo convince a fermarsi e sentire quello che ha da dire. L'uomo indossa un abito grigio e, mentre sembra essere preoccupato osservando i tetti sopra di loro (coughAssassinicough), gli dice che sa che è stato avvicinato da Monroe, un uomo che aveva rubato diversi pezzi di apparecchiature / equipaggiamento, insieme ad un Animus. Naturalmente l'uomo con l'abito è un agente Abstergo, e istintivamente, Owen si fida più di Monroe che di lui, ma quasi cambia idea quando l'uomo gli dice che lui e la sua azienda possono aiutarlo a scoprire la verità su quello che è successo a suo padre alla banca. Quasi è la parola chiave. Proprio quando Owen sta per cedere, un dardo narcotizzante viene sparato dai tetti e colpisce l'agente Abstergo nel collo. Naturalmente questo sembra il modo perfetto per presentare gli Assassini ad Owen ed al lettore ... ma in realtà è tempo di un altro colpo di scena.
Dopo un breve inseguimento, Monroe ed Owen riescono a sbarazzarsi dell'Assassino imboccando una tangenziale e raggiungendo la periferia della città, in una zona su cui sorgono diversi capannoni. Monroe ed Owen entrano in uno degli edifici (dove quest'ultimo nota il vecchio autobus su cui ha testato l'Animus la prima volta) e chiudono la saracinesca dietro di loro. Si tratta di un altro punto di svolta del libro, in quanto Owen finalmente incontra tutti gli altri protagonisti. Dopo aver aperto diverse porte chiuse da lucchetti elettronici, infatti, Monroe porta Owen in una stanza piena di computer e con alcuni divani e poltrone su cui sono seduti altri cinque ragazzini che chiacchierano tra di loro. Owen riconosce Javier tra di loro ed incontra anche gli altri quattro ragazzi che d'ora in poi condivideranno con lui e Javier il ruolo di protagonista:
Monroe continua con le spiegazioni e lo fa inserendo un tablet in un foro del tavolino da caffè in vetro nero attorno a cui sono seduti, attivando un'immagine in 3D della terra con decine di punti luminosi che compaiono in diversi luoghi. Si tratta, ovviamente, di un allusione ad AC1 e all'ologramma in 3D della terra creato dalla Mela dell'Eden, anche se questa volta la mappa in 3D è stata creata da Monroe e i punti luminosi rappresentano persone ed eventi rilevanti della storia. E' qui che Monroe comincia a raccontare ai ragazzi degli Assassini, dei Templari e di Abstergo. E mentre lo fa tocca alcuni dei punti sulla mappa in 3D ed accenna ad Ezio Auditore, il Liberalis Circulum (il nome degli Assassini Romani come mostrato nei fumetti francesi), Masyaf, Genghis Khan e la Rivoluzione Americana. Ovviamente i ragazzi sono increduli, ma Monroe non ha tempo per i chiarimenti e continua spiegando ciò in cui Assassini e Templari credono e per che cosa e come combattono. Il motivo per cui spiega tutto ciò è che, dopo aver monitorato il DNA dei ragazzi, ha scoperto che tutti loro avevano almeno un antenato che aveva fatto parte degli Assassini o dei Templari e, per alcuni di loro, addirittura di entrambi (lo dice guardando Javier e questo è importante non solo per questo libro, ma probabilmente anche per gli altri romanzi della serie). Monroe continua spiegando che ha "reclutato" tutti i ragazzi perché è in disaccordo sia con le ideologie degli Assassini che con quelle dei Templari e ritiene che entrambe le organizzazioni debbano essere fermate. Per questo motivo li ha radunati così che gli Assassini o i Templari non possano trovarli per primi (anche questo particolare sottolinea l'importanza che ha questo gruppo di ragazzi nella trama). Un altro motivo per cui Monroe è scomparso improvvisamente dalla scuola e li ha poi radunati nel magazzino è ciò che Owen e Javier hanno scoperto durante la simulazione che hanno "vissuto" alcuni giorni prima. Infatti, quello che Cortés aveva tra le mani era – ovviamente – un Frutto dell'Eden (Monroe spiega al gruppo di che cosa si tratti). Monroe ha mollato tutto ed è scomparso perché anche se aveva preso qualsiasi tipo di precauzione per proteggere l'Animus rubato, era preoccupato che gli Assassini e i Templari avessero potuto entrarvi e raccogliere le informazioni ottenute durante la simulazione (ecco perché sia l'Assassino che l'agente dei Templari stavano seguendo Owen). Tornando al Frutto dell'Eden di Cortés, quel "pugnale", Monroe non ritiene che sia rimasto in Messico e a supporto della sua teoria mostra ai ragazzi un'altra immagine attraverso il suo tablet, una foto dell'Astor House hotel di New York, dove si riuniva il cosiddetto Aztec Club. Storicamente (come spiega Monroe), l'“Aztec Club of 1847” era una società fondata nel 1847 a Città del Messico da ufficiali dell'esercito statunitense che avevano preso parte alla Guerra Messicano-Statunitense. Secondo Monroe, il Pugnale rimase a Città del Messico fino all'occupazione americana, dove fu rubato dalla tesoreria spagnola. Il motivo per cui Monroe la pensa così è che l'Aztec Club, nonostante fosse formato da un piccolo gruppo di persone, era stato in grado di “presentare sei candidati presidenziali, tre dei quali furono eletti”, tra cui Ulysses S. Grant. Monroe ritiene che tali risultati siano stati possibili solo grazie ad un Frutto dell'Eden… ed è qui che i ragazzi entrano in gioco. Monroe ha analizzato il DNA di tutti e sei ed ha scoperto che tutti loro hanno un'altissima Concordanza di Memoria, perché tutti avevano antenati che erano entrati in contatto l'uno con l'altro e, verosimilmente, con un Frutto dell'Eden, nel 1863 a New York, durante i cosiddetti Disordini. Finalmente, dunque, Last Descendants entra nel vivo: i ragazzi sono pronti ad esplorare il passato, hanno una missione (identificare l'ultima posizione conosciuta del Frutto dell'Eden), e c'è un obiettivo anche nel presente. Monroe, infatti, afferma misteriosamente che se troveranno il Pugnale, lo nasconderà di nuovo, lontano dai Templari e dagli Assassini, dove nessun ricordo sarà mai in grado di trovarlo. In generale, per l'intera durata del libro, Monroe ha quest'aura di mistero che dà l'impressione al lettore (e qualche volta anche ai protagonisti) che non dica mai completamente la verità sulle sue intenzioni e questo sarà ancora più chiaro alla fine del romanzo.
Mentre si preparano, Sean dimostra di essere in grado di spostarsi dalla sua sedia a rotelle all'Animus da solo e in questo momento pensa a quanto desideri tornare nell'Animus dove può camminare e vivere una vita normale. Così facendo, come Grace, ricorda il suo antenato, la cui vita ha già rivissuto nell'Animus, un contadino irlandese che possedeva alcuni campi di orzo e in cui poteva camminare e lavorare, una sensazione che gli è rimasta molto impressa. Come spesso accade in Assassin's Creed, però, non c'è tempo per rimuginare sul passato e dunque i ragazzi si mettono il caschetto e vengono trasferiti nel Corridoio Mnemonico, dove incontrano "visivamente" i loro antenati, prima di entrare nei ricordi veri e propri.
Un altro elemento che complica la storia, e si tratta di qualcosa di completamente nuovo introdotto da Last Descendants, è il concetto della "Memoria Estrapolata". Come spiega Monroe, a causa del fatto che i ricordi genetici furono trasferiti nel momento del concepimento di Eliza, David non ha nel suo DNA alcun ricordo di ciò che accadde dopo. Per questo, e per il fatto che questa sarà una simulazione condivisa, l'Animus compilerà i ricordi di Abraham in due modi diversi: creerà una vera simulazione nelle occasioni in cui Abraham ha incontrato gli antenati degli altri ragazzi, usando i loro ricordi genetici e, quando Abraham non sarà in contatto con alcuno di loro, creerà le cosiddette memorie estrapolate, basate su dati storici archiviati nel database. Le memorie estrapolate, dunque, non sono ricordi di eventi reali ma solo possibili proiezioni di come le cose avrebbero potuto essere (una forma molto base delle "calculations" secondo il mio punto di vista). Per questo motivo, come affermato da Monroe, David correrà meno il rischio di desincronizzarsi, ma dovrà trovarsi esattamente nei punti in cui il suo antenato ha incrociato le strade degli altri al fine di mantenere attiva l'intera simulazione. A parte questi ultimi chiarimenti, che sono necessari per giustificare alcuni degli eventi della trama, è qui che si svolge la simulazione / regressione principale del libro. Il libro le dedica 12 capitoli su 24 e racconta la storia in uno dei miei modi preferiti. Infatti, considerando che ci sono sei personaggi principali nella simulazione, la storia li segue individualmente e fa in modo che si incontrino più volte durante alcuni "eventi di congiunzione", a volte spiegando attraverso gli occhi di un personaggio alcuni eventi che non erano chiari mentre si seguiva un altro personaggio. In termini più generali, la trama della simulazione può essere suddivisa in tre principali archi narrativi: l'infatuazione di Tommy ed Adelina, la ricerca da parte di Varius e Cudgel del Frutto dell'Eden ed i tentativi di Abraham ed Eliza di salvarsi l'un l'altro dai Disordini. Naturalmente la cosa è più complicata di così, ma prima di entrare nei dettagli, è molto importante avere un'idea di che significato abbiano avuto i Disordini di New York e quali siano state le principali forze in gioco. Dai, non sarà così noioso ... Inoltre dimostrerà quanto tempo è stato dedicato alla ricerca storica del romanzo. Un breve excursus sui Disordini
Tutto questo causò un forte malcontento all'interno della classe operaia bianca di New York (soprattutto tra gli irlandesi), che non poteva permettersi di pagare per evitare di essere arruolata, al contrario di molti cittadini abbienti. Fu così che iniziarono i Disordini di New York, ma poco dopo le proteste divennero una rivolta razziale. In effetti, la classe operaia bianca riteneva che il tutto fosse stato creato dall'Unione (e da Lincoln) a sostegno di una guerra che mirava a emancipare gli schiavi, mentre, allo stesso tempo, gli schiavi liberati e le persone di colore in generale non potevano essere arruolati perché la maggior parte non aveva la cittadinanza legale. A causa di questo, i bianchi in rivolta iniziarono ad attaccare le persone di colore durante la sommossa, tanto che arrivarono a bruciare completamente il Colored Orphan Asylum, un istituto che ospitava diverse centinaia di bambini neri. Questo è il contesto in cui si svolge la principale simulazione Animus di Last Descendants, e devo dire che la ricerca delle informazioni storiche sia prima che dopo aver letto, giocato o guardato un capitolo di Assassin's Creed è una delle migliori esperienze che la saga mi abbia mai dato. E' qualcosa che va oltre le meccaniche di gioco e le teorie complottiste, e che molti altri giochi non riescono a trasmettere. La simulazione dei Disordini: Adelina Patti e Tommy Greyling Dopo il necessario contesto storico, possiamo finalmente tornare alla trama del romanzo. Visto che la storia è vista attraverso gli occhi di sei persone diverse con alcuni degli eventi che compaiono più volte perché agiscono come punti di giunzione, cercherò di essere breve, pur cercando di mantenere un sufficiente livello di dettaglio. La simulazione inizia per tutti la sera prima dell'inizio effettivo dei Disordini. Ogni personaggio sta vivendo la sua vita tranquillamente senza sapere cosa sta per accadere ... a parte Cudgel (ne parleremo più avanti in questo articolo).
Fortunatamente per lei, viene salvata da Tommy Greyling, che viene descritto come un poliziotto di New York molto forte fisicamente che, dopo il ritorno dalla guerra, si era trasferito a vivere con il fratello maggiore più ricco e sua moglie. La notte prima degli scontri ha appena finito il suo turno e sta tornando a casa, notando diversi teppisti e membri di gang di strada in giro per la città, anche al di fuori dei loro territori. E' qui che vede la carrozza di Adelina mentre viene attaccata, il che lo spinge ad andare in suo soccorso. Una volta sbarazzatosi degli aggressori, fa la conoscenza di Adelina e i due mostrano di avere personalità molto diverse: lei è abituata a stare nel 'alta società anche se ha i piedi per terra ed ha molta fiducia in se stessa, mentre lui è piuttosto timido con le donne, con un forte senso di giustizia ed è sempre appartenuto alla parte "bassa" della società. Tutto sommato, i loro mondi sono completamente diversi, ma lui si offre di accompagnarla a casa, al Fifth Avenue Hotel, e passano gran parte della notte a scambiarsi opinioni sui mondi a cui appartengono, avvicinandosi l'uno all'altra. Per ora, la loro storia può essere la meno interessante per gli appassionati di AC, anche se è costruita lentamente senza strafare, ed entrambi i personaggi hanno la possibilità di mostrare la loro personalità in tutto il libro. Abraham ed Eliza, gli intermediari per i principali temi della storia e per il loro sviluppo Al contrario, Abraham ed Eliza, gli antenati di David e Grace, hanno una parte più consistente nello sviluppo della storia. Infatti, la loro storia ruota attorno a temi come la schiavitù, il pregiudizio e indirettamente la politica, insieme a diversi incontri con Assassini e Templari.
Maestro Cormac,
Iè stato portato all'attenzione dell'Ordine che un Assassino si è infiltrato nella Città di New York. Il suo nome è Varius, e sappiamo che la sua missione lo porta all'Astor House questa notte. Non sappiamo ciò che cerca in quel luogo, ma deve essere qualcosa di enorme valore per la Confraternita se arrivano al punto di rischiare una tale incursione in questi tempi pericolosi. È necessario trovare l'Assassino e fermarlo. Non esitate a ucciderlo. Mi fido della vostra particolare discrezione in materia. Portate tutto quello che ha con sé a casa mia sulla 36ma Strada domani sera. Vi raggiungerò lì non appena possibile, ma devo prima farmi vedere in pubblico per rispettare l'obbligo nei confronti del sindaco e degli assessori.. Nulla deve poter rovinare i nostri piani. Domani la città brucerà, spazzando via Opdyke e il Governatore Seymour. La città e lo Stato apparterranno quindi alla Tammany e all'Ordine, e con New York come nostro fulcro, sposteremo l'ago della bilancia di questa guerra e ci riprenderemo la nazione. Avete il vostro bersaglio. Dategli la caccia - Il Gran Maestro Shock! Questo è il momento nel libro in cui l'atmosfera di Assassin's Creed entra completamente in gioco. In queste ultime righe, infatti, si comincia a notare che Eliza possiede naturalmente l'Occhio dell'Aquila, senza aver ricevuto addestramento in passato ("Una capacità peculiare che a volte aveva"). E' grazie a questo che Eliza è in grado di leggere la lettera che Tweed ha scritto per Cudgel Cormac e, anche se capisce poco di quel messaggio, il lettore (e soprattutto i fan sfegatati) ha molto su cui riflettere. In effetti, la prima cosa che viene fuori della lettera è che William Tweed è il Gran Maestro Templare di New York (un altro Gran Maestro dedito alla corruzione). Questo la dice lungo su molte cose perché spiega il motivo per cui lui sa cosa sta per accadere a partire dal giorno successivo e perché è così sicuro che lui, la Tammany e i democratici saliranno al potere dopo i Disordini. Inoltre, vedendo che per mezzo dei Disordini Tweed si sbarazzerebbe di George Opdyke, il sindaco repubblicano di New York, e di Horatio Seymour,
E' così che la storia di Abraham ed Eliza si collega alla più tradizionale parte della narrazione relativa ad Assassini vs Templari, ma non è finita qui. Dopo aver letto la lettera, infatti, Eliza ha la sensazione che una sventura imminente incomba sulla città a causa di ciò a cui Tweed è interessato, e così si preoccupa ancora di più per suo padre e per i rischi che potrebbe affrontare. Per questo motivo decide di violare gli ordini di Abraham e cerca di andare verso l'Hole-in-the-Wall per fermarlo ... ma purtroppo non fa in tempo. Anche se è rallentato dalla sua età, Abraham arriva sino all'Hole-in-the-Wall e quando entra nel pub viene adocchiato da Gallus Mag, un altro personaggio storico, una nota buttafuori del saloon, una donna molto scortese, forte e temuta che si presume tenesse una collezione di orecchie umane che aveva strappato via a morsi ai clienti indisciplinati (è anche comparsa diverse volte come personaggio del folklore di New York, anche nel libro di Herbert Asbury "The Gangs of New York"). Nel romanzo viene ritratta esattamente così (ha anche un barattolo di orecchie umane sott'aceto...) ed è anche un amica di Cudgel Cormac, il barista del saloon. Cudgel, Varius e la caccia al Frutto dell'Eden
Quando Abraham gli dice della sua missione, di Tweed, e della lettera, finalmente il libro descrive Cudgel come il nipote di Shay Patrick Cormac, che ha seguito il suo stesso percorso e attraverso gli ordini di Tweed è "chiamato a percorrere quella strada e onorare quell'eredità". Il libro menziona anche che è stato addestrato sia da suo nonno che dal padre nel free running e nella furtività, competenze che "i Cormac usano da tempo" contro gli Assassini. Prima di dedicarsi alla sua missione, Cudgel si equipaggia come un vero e proprio Cormac: corazza di pelle, lungo cappotto di cuoio, diversi coltelli, tirapugni, una pistola, un cannocchiale Herschel (una versione molto primitiva degli occhiali termici con un telescopio) e .... un fucile ad aria compressa. O, per meglio dire, il fucile ad aria compressa di Shay, che ha ereditato (onestamente, come fan, devo dire che non mi dispiace proprio questo tipo di fanservice ...). L'ultima cosa che fa prima di lasciare l'Hole-in-a-Wall è organizzare un sicuro ritorno verso la casa di Tweed per Abraham facendolo accompagnare da un membro della gang chiamato Skinny Joe, perché pur essendo uno degli uomini di Tweed, era pur sempre un uomo nero in una città dove la gente avrebbe iniziato una rivolta razziale in poche ore. Quando Cudgel arriva vicino all'Astor House, individua quasi subito l'Assassino, vestito con gli abiti dei Bowery Boys, una delle bande di strada alleate con i Repubblicani. Vede Varius scalare l'hotel fino al tetto e poi scendere verso una specifica finestra (dove si trovava l'Aztec Club). Poi cerca di avvicinarsi all'albergo dai tetti vicini, punta il fucile verso la finestra e spara quando vede il cappotto di Varius svolazzare fra le ombre e ... era una trappola. In qualche modo Varius si era reso conto che Cudgel era nei paraggi (ne parleremo nella seconda parte di questo articolo) e così ha usato un'esca per attirare la sua attenzione. Dopo essere caduto in trappola, Cudgel capisce di essere in svantaggio, e così decide di correre verso l'albergo, scalarlo e lanciare una granata fumogena mentre entra per disorientare l'Assassino ... ma Varius ha di nuovo il sopravvento, perché fugge imboccando una porta e poi un'altra ancora.
Essendo il tetto molto alto, Varius non aveva la possibilità di saltare su altri edifici, così Cudgel si ferma e ne risulta un momento molto epico. Cudgel cerca di schernire Varius dicendo che non può competere con lui e che suo nonno ha braccato gli Assassini come lui e Varius, dopo aver tirato un coltello da lancio verso di lui e averlo mancato, risponde dicendo che Shay era un Assassino una volta e che poi tradì la Confraternita, definendolo un codardo e un traditore. Cudgel ancora una volta risponde dicendo che Shay non ha mai tradito la verità (l'Ordine dei Templari) e che gli ha insegnato a dare la caccia e ad uccidere gli Assassini come Varius. Poi prepara il suo fucile, chiude gli occhi, trattiene il respiro per evitare di essere distratto dall'Assassino, e subito dopo sente il fruscio delle vesti di Varius. Spara, apre gli occhi quando sente un flebile lamento e poi cerca di raggiungerlo mentre scavalca il parapetto del tetto e .... E questo è tutto per questo articolo. Lo so, è un cliffhanger, e nemmeno uno molto ben descritto (nel libro è ritratto molto meglio, ovviamente), ma siamo quasi al centro degli eventi mostrati nel romanzo. E i Disordini non sono ancora iniziati. Seguiteci, quindi, per la prossima parte di questo articolo, in cui andremo a scoprire cosa è successo a Varius, e qual è il risultato della ricerca del Frutto dell'Eden (tenete a mente che il Tridente dell'Eden per ora non è ancora stato nominato)! Restate con noi, perché Last Descendants ha ancora molto da offrire, da una leggera storia d'amore nel passato a momenti più d'azione nel presente con un nuovo edificio Abstergo e personaggi nuovi e già noti provenienti sia da Initiates che dal Manuale Abstergo!
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