Titan Comics – Riepilogo della storia - Assassin's Creed Reflections
Serenika, 8 Dicembre 2017
Tradotto da: Stefania


Assassin's Creed Reflections è una serie di storie singole con protagonisti alcuni personaggi amati dai fan: Ezio, Altair, Edward e Connor.







PRESENTE

Otso Berg entra nel suo ufficio privato di Abstergo Montreal. Parte della sua attività come Croce consiste nel carpire gli insegnamenti degli Assassini ed acquisire le loro abilità e conoscenze. Per fare ciò, cerca di migliorare la sua comprensione della Confraternita osservando alcuni dei loro membri più famosi. Comincia aprendo il file di Ezio Auditore da Firenze.



PASSATO

Amboise, Francia, 1519. Un Leonardo da Vinci malato è steso a letto. Un servo cerca di farlo mangiare, ma si rifiuta e chiede che il cibo venga dato ad una povera anima per le strade. Quando il servo se ne va e chiude la porta, Ezio esce dal suo nascondiglio. I due si abbracciano e discutono della salute di Leonardo. Leo gli chiede di parlare come solo i vecchi amici sanno fare e che Ezio gli racconti un segreto.
Ezio comincia a raccontare la storia di come ha incontrato la leggendaria 'Monna Lisa' - Lisa Gherardini nel 1504. Ferito in una battaglia fuori Firenze, si sveglia e si ritrova legato in un fienile - dove Lisa l'ha curato e ha guarito le sue ferite. Gli dice che è legato come si fa con gli animali intrappolati per evitare che si feriscano ed Ezio pensa di essere diventato la sua volpe. Col tempo i due si erano avvicinati ma essendo la donna già sposata, non avevano potuto davvero esprimere i sentimenti che provavano l'uno per l'altra. Alla fine se ne era andato per combattere ancora una volta per la Confraternita.
Un anno dopo, Ezio scopre che Cesare Borgia ha ordinato a dei sicari di porre fine alla vita di Leonardo. Dopo averli intercettati, Ezio riesce ad eliminarli ed poi trova Leo nel suo laboratorio. Qui assiste alla creazione del leggendario quadro della Monna Lisa, con Lisa Gherardini seduta immobile in posa. La donna guarda Ezio e sorride. Leo le chiede di mantenere quella posa e inizia a dipingere furiosamente.
Con la storia di Ezio arrivata alla fine, l'anziano Leonardo Da Vinci si addormenta nel suo letto. Dandogli un bacio sulla fronte, Ezio se ne va. Poco dopo, un servitore entra nella stanza e scopre che il grande Da Vinci è morto.

PRESENTE

Otso continua la sua ricerca sulla Confraternita. Questa volta esamina Altaïr Ibn-La'Ahad e la sua famiglia - sua moglie Maria e figlio Darim. Ritiene che l'amore sia una debolezza, in quanto la famiglia ti rende un bersaglio più facile da colpire - ma la forza della famiglia sta per sorprenderlo.



PASSATO

Provincia di Xia, Cina, 1227. Altaïr, Maria e Darim osservano un campo nemico. Incontrano un assassino locale, Qulan Gal, che spiega che il campo appartiene a Genghis Khan. Poiché non ci sono cani da guardia, ritiene che sia possibile un approccio più discreto. Lui e Altaïr si dirigono verso il campo, mentre Maria e Darim coprono loro le spalle con un arco e una balestra. I due alla fine raggiungono la tenda del Khan, dove lo trovano mentre sta riponendo una Spada dell'Eden in un forziere. Una guardia li vede e lancia l'allarme e i due sono costretti a scappare, ma Altaïr viene ferito durante la fuga.
Decidono di nascondersi in una tenda, ma trovano un Assassino che era stato catturato, Nergui, e lo liberano. I tre riescono a seminare le guardie e tornare da Darim e Maria. Con il Khan così vicino, discutono di come possono assassinarlo con una squadra così piccola. Lanciano frecce esplosive sul campo spaventando i cavalli e la fauna selvatica che si lanciano in una fuga disordinata. Il campo è allo sbaraglio e il Khan sceglie di fuggire a cavallo con poche guardie.
Qulan e Darim li inseguono a cavallo ed uccidono le guardie una ad una fino a quando il Khan viene finalmente fatto cadere da cavallo con una freccia. Imprecando che i suoi discendenti renderanno immortale la sua eredità, il grande Gengis Khan muore trafitto da un dardo scagliato da Darim. Con altre guardie alla calcagna, scelgono di abbandonare la ricerca della Spada dell'Eden e fuggire. Una volta riunitisi con Altaïr, Maria e Nergui, la missione può dirsi completata.


PRESENTE

Otso Berg è ancora nel suo studio. Questa volta indaga sulla vita di Edward Kenway che si è unito alla Confraternita più per convenienza che per fede cieca. Essendo un convertito che ha attivamente scelto di cambiare la propria vita, è uno dei nemici più pericolosi.



PASSATO

Mar dei Caraibi, 1722. Con Adéwalé al timone della Jackdaw, Edward chiede di buttare l'ancora. Anche se sembra che si trovino in mezzo al nulla, Edward spiega che questa è la posizione perfetta per nascondere ricchezze e che, a causa dell'acqua bassa, probabilmente contiene numerosi tesori di navi affondate. Quindi chiede che venga preparata la campana subacquea e si immerge.
Poco più tardi, Edward con un carico d'oro viene fatto risalire. Ma presto scopre che il suo equipaggio è stato catturato da un pirata noto come Ned Low. Edward è costretto a negoziare per salvare i suoi uomini, accettando di scendere nuovamente sott'acqua per recuperare un altro carico per Ned. Adéwalé riesce a passare di nascosto una scatoletta contenete esca, acciarino e pietra focacia a Edward prima che ritorni sott'acqua.
Alla fine Ned pretende che la campana venga riportata su, ma quando guarda sotto vede diverse piccole bombe pronte ad esplodere. La campana salta in aria scaraventando via Ned e la maggior parte del suo equipaggio e riempendo il ponte di monete d'oro. Edward intanto si arrampica sul fianco della nave e si fa strada sotto il ponte per liberare il suo equipaggio. Afferrando tutte le armi a loro disposizione, l'equipaggio della Jackdaw si scaglia contro Ned.
Temendo la sconfitta, Ned e il suo equipaggio si rifugiano sulla loro nave usando delle corde. Ma Edward ha un ultimo asso nella manica. Ha accuratamente posizionato alcuni barili esplosivi intorno alla nave e prendendo la mira con un fucile li fa esplodere - distruggendo la nave di Ned e tutto il suo equipaggio. Adéwalé è impressionato, ma si chiede come pagheranno le riparazioni della Jackdaw. Edward fa notare che come sempre la risposta è proprio sotto il loro naso e cominciano a recuperare le monete d'oro incastrate tra le assi della nave.


PRESENTE

Otso Berg è ancora una volta nel suo studio. Si domanda se l'amore e la famiglia siano una debolezza e se possano davvero renderti un bersaglio più facile. Riconosce che in alcune circostanze può in realtà dare forza e decide di aprire il fascicolo su Ratonhnhaké: ton - l'assassino conosciuto come Connor.



PASSATO

A nord dello stato di New York, 1796. In una foresta, Connor insegue la figlioletta Io: Nhiòte, chiedendole di rallentare. La avverte che sono lontani dal villaggio di sua madre e che dovrebbero stare attenti all'ambiente che li circonda. Io: Nhiòte si rende conto che si sono avventurati così lontano in modo che lei possa imparare a seguire le tracce e cacciare, principalmente perché nella sua tribù alle ragazze è proibito farlo. Connor afferma che è compito suo in quanto padre insegnarle ciò che ritiene necessario. Io: Nhiòte chiede perché sia stata scelta lei e non suo fratello maggiore e Connor afferma che è perché ha un talento speciale.
Si recano ad un fiume vicino e a quel punto Connor le chiede cosa vede. Trova rapidamente le tracce di un cervo e riesce a capire che si è fermato ad abbeverarsi al fiume. Connor le chiede come faccia a saperlo e lei risponde che la foresta stessa le ha raccontato la storia. Connor ribadisce che ha un dono naturale. Seguono le tracce ed Io: Nhiòte corre avanti. Segue il cervo, ma scivola nel fango e cade giù da un dirupo perdendo conoscenza.
Si riprende e trova suo padre che la guarda mentre è appoggiata ad un albero. Il piede è malandanto a causa della caduta e Connor decide di andare a prendere dell'acqua fresca dal torrente per ridurre il gonfiore. Promettendo di ritornare presto, corre via lasciando Io: Nhiòte ad intrecciare fili d'erba per passare il tempo. Nota però impronte fresche di lupo vicino all'albero e chiama suo padre per avvertirlo ma è troppo lontano. Nel cielo un'aquila guarda verso di lei, ascoltando le sue grida. Vola verso Connor e a sua volta grida un avvertimento proprio mentre il lupo fa un balzo verso di lui. Lottano brevemente, prima che Connor sia costretto ad uccidere il lupo con la lama celata. Scopre che all'animale era stato sparato con un moschetto e doveva provare un dolore tremendo. È grato di aver almeno liberato il lupo dal suo tormento.
Tornando da Io: Nhiòte è stupito nello scoprire che sapeva già del lupo e indica e ringrazia l'aquila. Connor si rende conto che non solo ha un talento per la caccia, ma è ovvio che c'è molto di più in lei. Promette che le insegnerà ancora molte cose.



EPILOGO

Chiaramente colpito dalla storia di Connor, Otso Berg prende il suo cellulare. La schermata di blocco mostra il volto di sua figlia, Elina. Pur combattendo sempre per il futuro, ammette che talvolta dimentica per il futuro di chi sta combattendo. Chiama sua figlia e si allontana tranquillamente dall'ufficio.





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