Un nuovo inizio
Markuz, 22 Gennaio 2014
"My love" Mia amata. Con le prime parole nella vita di un saggio inizia anche questo nuovo articolo su Access The Animus.
Con questo pezzo riapro anche io la stagione di caccia ai significati della trama di Assassin's Creed andando ad attaccare parte del ben di dio presente nell'ultimo capitolo, Black Flag. Il titolo, a mio avviso, è un'opera eccellente su più di un fronte, dal gameplay alla grafica, dalle side quest agli oggetti collezionabili, ed anche in termini di trama, sia per quanto riguarda il personaggio principale che per la trama di sfondo e del presente. Quest'ultima, in particolare, non ha realizzato progressi di tipo sostanziale come per quanto avvenuto in AC3, ma sicuramente, in coppia con quella del passato, ha gettato le basi per alcuni degli sviluppi futuri della saga. Non vanno dimenticati, inoltre tutti i file che hanno generato tutta una serie di informazioni importantissime che cercheremo di analizzare mano a mano che andremo avanti con la stesura degli articoli all'interno del team. Un nuovo inizio, dunque, dopo la fine dell'era di Desmond. E' proprio sulle basi per gli sviluppi futuri che verte la serie di articoli da parte mia di cui fa parte quello che state leggendo. Tra i nuovi elementi relativi alla trama che Assassin's Creed 4 ha introdotto, quello che si è rivelato più importante è, a mio avviso, tornando alla citazione iniziale, quello dei Saggi. Si tratta di un elemento completamente nuovo per la saga, con tutti i problemi che tale novità poteva comportare in un universo espanso come quello di AC: l'assenza (quasi totale) di riferimenti precedenti, la necessità di un inserimento solido all'interno dei canoni della saga e l'utilità all'interno della saga stessa. Per quanto mi riguarda i Saggi hanno risposto bene a queste problematiche dando ulteriore profondità alla trama millenaria della saga. Ma chi sono questi Saggi e perché sono così importanti? La risposta non si trova solo in un unico luogo o momento temporale di AC4, come da tradizione, da qui la motivazione di più di un articolo dedicato all'argomento, ai Saggi che conosciamo ed alle ripercussioni delle loro azioni.
Perchè, dunque, Assassini e Templari sono così interessati a questo Saggio ed ai Saggi in generale? Per avere una risposta più completa possibile è necessario fermarsi con la trama principale di AC4 e dedicarsi all'elemento della trama che meglio racconta chi siano i Saggi, ovvero i messaggi in bottiglia, vero fulcro di questo articolo. In breve, i messaggi in bottiglia che si trovano nell'Open World di AC4 sono lettere (questa la definizione sul database Abstergo) scritte da un uomo, Thom Kavanagh, che rivelerà essere stato un Saggio esattamente come Roberts, anche se i loro caratteri sono completamente diversi. Thom racconta in questi venti messaggi in bottiglia la sua vita dalla nascita a Boston fino ai suoi ultimi giorni a Long Bay, in Giamaica. Vediamo, dunque, questi messaggi, cercando di arrivare ai punti necessari alla migliore comprensione possibile di cosa sia e cosa pensi un Saggio (attenzione, dato che pare che anche quest'anno ci siano diverse discrepanze tra inglese e italiano più o meno gravi, anche in questo caso come per La Fine di un'Era è stata effettuata una traduzione diretta dall'inglese piuttosto che riportare la versione italiana). Un ultimo accenno, buona parte delle immagini usate nell’articolo provengono dalla Wikia internazionale su AC e da quella italiana, che ringrazio. 1 . DEL MIO NOME E ORIGINE Per tutti coloro che possono leggere questa missiva , per prima cosa sappiate che io sono Thom Kavanagh , nato nel 1652, cittadino prima di Boston, ora del mondo, che vive nell'anno 1706;- ho scelto di vivere nell'isolamento molto tempo fa nel luogo dei miei antenati alla ricerca della pace e della stabilità dello Spirito. La mia storia è singolare, anche se non ho la pretesa che sia stata grande o nobile. Eppure c'è una tale quantità di stranezza nel mio sangue che è necessario parlarne, con l'auspicio che una migliore comprensione possa venire dalla mia situazione;- e con la speranza, se ci fossero altri nel mondo che soffrono il mio stesso turbamento d'animo, come ho fatto io sin dalla nascita, che questi possano trovare in me un'anima affine;- e una voce amica per guidarli verso le coste più tranquille dell'integrità mentale ... In parole povere, sono una creatura nata con due anime, di cui una è la mia, appena creata e nuova sul palcoscenico del mondo;- mentre l'altra è un essere antico e sapiente, un'anima antica quanto l'Universo stesso potrebbe essere. Due anime, dunque, in un unico corpo, in competizione per la supremazia. Per tutto il tempo in cui ho avuto la facoltà di pensare, ho sentito queste due forze agitarsi dentro di me. Come questa misteriosa incorporazione possa essere avvenuta sarà oggetto delle prossime lettere. Thom in questa lettera si presenta educatamente a noi, dandoci interessanti dati preliminari su di lui e sulla sua condizione. Scrive nel 1706, ma è nato nel 1652, a Boston, come citato in precedenza. La motivazione per cui scrive queste lettere è che ha vissuto una vita molto particolare e, raccontandola vuole essere di aiuto (migliore comprensione) ad altre persone, soprattutto ad eventuali altri uomini che possano trovarsi nella sua condizione, in modo che tale condizione non li porti alla pazzia. La condizione a cui fa riferimento Thom è quello che inizialmente appare come uno sdoppiamento di personalità (in realtà scrive nel 1706 per cui mentre lo fa è già cosciente della vera natura delle sue due anime). La prima anima gli appartiene, è la sua coscienza, quella di bambino appena nato (nell'originale non c'è alcuna menzione al fatto che tale coscienza sia "entrata" nel corpo al momento della nascita, come indicato nella versione italiana), mentre l'altra appartiene ad un essere misterioso, saggio - un gioco di parole con una verità di fondo - ed antico quanto l'Universo conosciuto. Già la menzione di questa anima antica comincia a far intuire lo zampino dei CVP, ma è ancora troppo presto sia per noi fan che per i lettori delle lettere in-game come Edward. Una cosa da tenere bene in considerazione, col senno di poi, è il fatto che le due anime di Thom siano in competizione per la supremazia sul suo corpo e sulle sue azioni. Una situazione similare al dubbio che ci eravamo posti tutti quando era stata paventata in Revelations la possibilità di trasferimento del costrutto del Soggetto 16 in maniera cosciente nel corpo di Desmond (AC4 ci ha dato conferma in una direzione leggermente diversa, ma questa è un'altra storia..):
Clay: Desmond, pensaci... E se.. venissi con te? Desmond: Con me? Dove? Clay: Potrebbe funzionare. Solo per un po'. Fino a quando non trovo una via di uscita. Un altro corpo forse. O... non so. E' che... non ho più voglia di stare qui. Desmond: Io non... non credo che succederà. Mi dispiace. Clay: No... Immagino di aver avuto la mia occasione. E l'ho sprecata. Interessanti, infine, sono i riferimenti al "luogo dei miei antenati", che vedremo spiegato nelle lettere finali, ed all'integrità mentale. In quest'ultimo caso Thom, spiegando la convivenza in lui di due anime in continua competizione, ha l'intenzione di salvare eventuali altre persone che si possano trovare nella sua condizione, ma sull'orlo della pazzia o del cedimento mentale alla "seconda anima". Qualcuno ha detto John dell'IT? Purtroppo in italiano quest'ultima parte è venuta un po' a mancare. Mentre per il resto della lettera la versione italiana contiene una parafrasi del testo inglese tale da mantenerne il senso, l'ultima frase "augurandomi che la mia voce possa calmare la sua ansia" non rende il fatto che Thom auspichi che queste lettere possano aiutare altre persone nelle sue condizioni a non impazzire. Vedremo lungo le lettere e nelle considerazioni finali come questa differenza, in apparenza solo di "tonalità", renda un po' meno in italiano il messaggio che Thom vuole convogliare con queste lettere. 2 . PRIMI PARERI SULLA MIA CONDIZIONE Fin dalla nascita sono apparso ai miei genitori ed ai loro conoscenti come un ragazzo dalle strane abitudini ed impulsi. I miei occhi, essendo di colore e dimensioni diversi tra di loro, hanno sempre attirato commenti e domande strane, essendo così facili da vedere. Anche il mio comportamento, però, era evidentemente strano;- avevo un modo misterioso di gesticolare; segni e simboli che ai miei genitori sembravano presagire un significato che non potevano decifrare . E' stato anche detto che non ho mai pianto o protestato; - strano per un bambino, ma probabilmente confortante per la mia cara madre. Ho ottenuto il dono della parola nel mio dodicesimo mese di vita, le mie prime parole sono state "Amore mio" e "Mia amata" . I miei genitori presero questo come un buon segno di forte intelligenza , ma non sarebbero stati così tanto soddisfatti di ciò che tali parole implicavano;- e avevano ragione ad essere ansiosi, perché in quel momento, in cui avrei dovuto chiamare questi gentili pastori "Madre" "e "Padre" , all'età di due anni , avevo già preso a chiamarli Elizabeth e Thomas; - una strana sorta di fissazione per un bambino , non c'è bisogno di dirlo. Ma questo era il mio impulso , e fino a quando sono passato attraverso l'adolescenza, è stata una pratica a cui mi sono attenuto...
Tutti gli elementi sopracitati, che ad una prima lettura sembrano solo basi su cui partire per definire quanto possa essere particolare Thom, in realtà sono tutti elementi derivanti dalla seconda anima presente al suo interno, come vedremo più avanti. Un ulteriore elemento per definire una certa influenza di questa seconda anima sull'esistenza di Thom è il comportamento da adulto anche quando questo si trova nei primi anni della sua vita (l'assenza di pianti e lamentele ed il chiamare i genitori per nome). Questo dimostra come Thom abbia in sé un qualcosa di "adulto" già dalla nascita, con ogni probabilità legato alla sua seconda "anima". Qui vorrei aprire una parentesi sulla traduzione di due elementi della lettera. La versione italiana della frase dei segni e dei simboli recita "segni e simboli che tracciavo e sul cui significato interrogavo i miei stupefatti genitori", stravolgendo il senso dell'originale in due modi. Innanzitutto la versione italiana non dà l'idea del fatto che i gesti ed i segni di Thom, col senno di poi (come vedremo a fine articolo), avevano un significato che giustamente i suoi genitori non erano in grado di decifrare. Questo in teoria nel lettore avrebbe dovuto generare un interesse per proseguire a leggere le lettere al fine di cercare di comprendere quei significati nascosti. In seconda istanza, la seconda parte della lettera descrive fatti relativi al primo anno di vita di Thom e, trattandosi queste lettere di una sorta di autobiografia cronologica della sua vita, ha veramente poco senso che nel suo primo anno di vita Thom interrogasse i suoi genitori sui segni che faceva. Il secondo errore (che mi ricorda quelli fatti sul Codice di Altair) riguarda l'interpretazione da parte dei genitori di Thom delle parole "Amore mio" e "Mia amata". La versione italiana riporta "I miei genitori interpretarono il fatto come un segno della mia intelligenza, ma la scelta di tali parole li lasciava sconcertati, giacché non ne capivano il senso". Nella versione originale non solo non si indica da nessuna parte lo sconcerto da parte dei genitori, ma soprattutto si allude al fatto che "My love" e "Beloved" avessero un significato - il riferimento, come vedremo, a Giunone - che i genitori sicuramente non avrebbero apprezzato. Anche qui, dunque, ci troviamo di fronte ad un riferimento che avrebbe dovuto generare interesse nel lettore, e che troverà riscontro in molte altre parti di AC4, e che è stato quasi del tutto perso nella versione italiana. 3 . DEL LUOGO DOVE NACQUI Della città che ho chiamato casa per circa due decenni , non ho altro che ricordi a cui sono affezionato. Boston era un luogo dotato di grande bellezza e pace. Mio padre era un calzolaio e mia madre si occupava di una casa modesta mentre mi cresceva come meglio poteva;- e, insieme , vivevamo lungo le rive meridionali vicino ai moli che vedevano le navi di alto bordo mentre andavano e venivano, trasportando avanti e indietro qualsiasi tipo di merce da e verso questa giovane colonia. Ricordo di essere stato sempre affascinato da quelle navi e dalla promessa di avventura che fornivano;- e non fu per ripetute distrazioni o fantasticherie che trascorsi molte mattine seduto al porto per vederle entrare mentre arrivavano da luoghi lontani , o vederle sparire mentre sprofondavano nell'orizzonte tanto silenziose quanto un sogno. Mi chiesi allora cosa ci fosse oltre quella sottile linea azzurra, e mentre me lo chiedevo, tracciai la rotta del mio desiderio: volevo viaggiare, scoprire. Fu così che già dai primi tempi sapevo che non avrei vissuto la mia vita a Boston , ma avrei spaziato in lungo ed in largo alla ricerca dell'origine degli strani segreti presenti dentro di me. Di questo verrà scritto altro più avanti. Ma si sappia che sono stato felice per un certo periodo, e che ho amato molto i miei genitori.
4 . LA MIA PRIMA VISIONE Ricordo con grande chiarezza il giorno della mia prima visione. Fino a quel momento, avevo solo PERCEPITO di avere una mente bicamerale;- ma in questo giorno mi fu offerta un’occhiata veloce, come se stessi guardando da una finestra, a quella seconda anima sepolta;- alla seconda vita dentro di me. Avevo quattro anni, ed era una fresca giornata d’autunno. Ero uscito con i miei genitori a fare un escursione, passeggiando per il luogo chiamato Beacon Hill. Avendo concluso il nostro pic-nic, ci stavamo dirigendo verso la cima per osservare la città sottostante. Fu allora che un grande gelo scese su di me. Il mondo sembrò oscurarsi e luccicare allo stesso tempo. Caddi indietro , atterrando ,mi sembrò, tra due braccia accoglienti. Una voce mi disse: «Va' mio amato. Vai a riposarti." Per quanto questo fosse inquietante, un profondo amore mi pervase. La voce continuò;- "Il tuo sacrificio non sarà stato vano. E sebbene tu debba abbandonare questa vita, io ti vedrò rinnovato. Rinato per rimanere al mio fianco per sempre..” Mai prima di questo momento, e raramente da allora, sentii un tale senso di adorazione. Il cielo poi si schiarì ed il mondo si illuminò e mi svegliai supino, con i miei genitori che si stagliavano su di me, mentre mi chiamavano.. I messaggi da questo punto in poi cominciano a farsi veramente interessanti. Come tutti ormai avranno intuito dopo anni in questa saga, non esistono “visioni” in Assassin’s Creed. Ci sono i ricordi salvati nei Sigilli della Memoria,
Per Thom, inoltre, questa è stata la prima prova tangibile (anche se il termine non rende bene l’idea) della sua mente “bicamerale” – intesa come divisa in due ambienti / entità. Forse è stata questa la molla che lo ha spinto a partire. Il ricordo che vediamo è molto importante sia per come nasce, sia per gli argomenti trattati. Thom racconta del fatto che tutto ciò che lo circondava sembrò diventare scuro e luccicante insieme, e questo potrebbe confermare l'idea che le sue visioni siano una sorta di ricordi naturali.
La prova schiacciante che si tratti di un ricordo “naturale” va ricercata nel fatto che Thom all’inizio della lettera racconta che il sostenere questa visione è stato come affacciarsi ad una finestra e guardare alla seconda vita che la sua anima conteneva. Thom, dunque, stava “visionando” ricordi relativi ad un’altra vita esattamente come fa Desmond in AC2, senza però l'ausilio dell'Animus, ovviamente. La vita di chi? Era un suo antenato? La risposta ancora non è chiara a leggere i messaggi fino a questo punto (chi ha terminato il gioco o ha letto i messaggi successivi ovviamente la conoscerà), però i fatti che avvengono nel ricordo possono dare una grossa mano nel capirlo. Ecco perché secondo me le lettere dedicate alle visioni sono le più importanti tra i messaggi scritti da Thom. Il ricordo inizia con Thom, o meglio il protagonista del ricordo, che si ritrova tra due braccia accoglienti ed una voce che gli dice di andare a riposarsi. La voce che parla è presumibilmente femminile (fino a questo punto si possono fare solo supposizioni) ed in questo, per una volta, i giocatori italiani sono stati avvantaggiati rispetto a quelli di lingua inglese, perché la voce pronuncia “mio amato”, che nella versione inglese è solo “beloved”, che vale sia al maschile che al femminile. Dunque sappiamo che Thom sta rivivendo i ricordi di un essere di sesso maschile, mentre la voce parla di riposo, in questo caso quello eterno dato che viene menzionato il fatto che il protagonista del ricordo deve “abbandonare questa vita”. La voce, però, cerca di confortare il protagonista del ricordo, affermando che il suo sacrificio non sarà vano, perché – in qualche modo – farà si che lui rinasca e rimanga al fianco di lei per sempre. Da questo ricordo è già possibile intuire i protagonisti, anche se non è chiarissimo. La chiave sta nell'amore che li coinvolge, nell'elemento del sacrificio e nella citazione del primo file "un'anima antica quanto l'Universo stesso potrebbe essere" riferita alla seconda anima di Thom. Dunque, anima antica quanto l'Universo con buone probabilità significa CVP, ed è un CVP innamorato ("un profondo amore mi pervase") di sesso maschile e la voce che gli parla lo definisce “mio amato” a sua volta. In base a quello che sappiamo dei CVP, gli unici personaggi che possono combaciare con questa descrizione possono essere Giunone e Aita.
Le motivazioni per la deduzione dei due protagonisti del dialogo vanno ricercate nel dialogo relativo al quinto metodo di AC3: E' stato Aita che ha fatto da volontario per vedere se si potesse fare. Aita, mio marito, il mio amore. Alla fine lo ha cambiato ... lo ha rovinato ... Fu fatto prigioniero delle macchine. Gli elementi sono tutti presenti: i CVP, gli "innamorati", e Aita che si fa volontario / si sacrifica. Anche la definizione "my love", "mio amore" che Giunone dà nel dialogo corrisponde alle prime parole pronunciate da Thom e probabilmente non è un caso, come vedremo. E' interessante, inoltre, vedere quanto Aita sia dedito a Giunone. Quest'ultima, dunque, lancia l'idea della rinascita di Aita già in questo file, anche se questa idea verrà ripresa ed estesa nei file successivi. Ma com’è possibile che Thom possa visualizzare i ricordi di Aita? Si tratta di un suo discendente tramite linea di sangue dall’era dei CVP? Oppure il tutto ha a che fare con il riferimento di Giunone alla “rinascita” di Aita? Anche questo verrà trattato più avanti. 5 . L'AGGRAVARSI DELLA MIA SITUAZIONE E' con profonda tristezza che vorrei ora raccontare la genesi del mio sentimento di grande isolamento riguardo ai miei genitori, anche ad una così giovane età, e la mia forte sensazione che fossi troppo diverso da loro;- il che significa che , anche se mi avevano fatto nascere e crescere, non mi sembrava di far parte né della loro origine, né della loro natura. E la visione descritta in precedenza aveva rafforzato questa sensazione;- mi sembrava di non appartenere del tutto a questo mondo. Infatti c'erano giorni in cui non mi sentivo neanche lontanamente umano, ma piuttosto un altro tipo di creatura completamente diverso. Tra il mio quarto anno ed il mio quattordicesimo, fui sottoposto a una tale profusione di visioni e idee e sogni che sembrerei pazzo nel descriverli, comunque in quanto ad aspetto esteriore ero normale come qualsiasi altro giovane , e inoltre, non fui mai particolarmente turbato da quello che attraversava la mia mente;- visioni di grandi città fatte di vetro, ritratti di uomini e donne bellissimi che indossavano grandi vesti fluenti; macchine che generavano la luce tanto facilmente quanto le nubi temporalesche; veicoli che volavano nei cieli come uccelli .. Come ho detto, idee e visioni troppo fantasiose per essere apprezzate da qualsiasi persona sana di mente, ma fin troppo reali nella mia testa per essere ignorate.. La spiegazione della prima giovinezza di Thom precedente alla sua partenza da Boston continua con il racconto del suo sentimento di isolamento rispetto ai genitori. Già tra i quattro ed i quattordici anni Thom si sente “diverso” dai genitori e a chi lo circonda sia in termini di origine che in termini di natura, dove in inglese “natura” è tradotto come “kind”, ovvero genere. Thom dunque non solo si sente diverso dai genitori in quanto tale, ma anche diverso in termini di specie, tanto da arrivare a dire che c’erano giorni in cui non si sentiva di appartenere né al genere umano, né a questo mondo. Questo si collega alla (finora) teorizzata presenza dell’”anima” /ricordi di Aita in Thom. Quest’ultimo, infatti, racconta di essere stato sottoposto a moltissime visioni tra i suoi quattro e quattordici anni, visioni che non avevano a che fare con il suo tempo. Ciò significa che Thom già da giovane continuava a vedere dei ricordi ambientati nell’epoca dei CVP (con gli occhi di Aita). Una sorta di effetto osmosi che a differenza di quanto visto finora nella saga di AC, era presente in Thom fino alla nascita (e non in conseguenza di una sovraesposizione all’Animus di un soggetto in età adulta con facoltà cognitive sviluppate) e con una altissima frequenza di comparsa dei ricordi “dell’antenato”. In questo consisteva dunque la duplice anima del nostro protagonista dei messaggi in bottiglia ed in questo è probabilmente da ricercare anche il sentimento di isolamento e di differenza che Thom prova nei confronti dei sui genitori e del genere umano, il tutto nonostante esteriormente il nostro abbia fattezze umane.
Anche qui c'è un piccolo grande errore. La frase in inglese è "Machines that generated Lightening as easily as Thunderclouds", ma in italiano è stato tradotto con "Macchine che generavano fulmini proprio come durante le tempeste". La differenza sta nel fatto che fulmine si traduce con "lightning" mentre "lightEning" si traduce con illuminare, rischiarare. Una piccola differenza, dunque, che però può portare a teorie diverse come vedremo.
L’altro punto interessante sono i “veicoli volanti” nell’epoca dei CVP. Cosa ha visto Thom? Delle sorta di automobili volanti o dei più comuni – per noi – aeroplani? Al momento non ci sono risposte a riguardo, se non il fatto che tra le immagini della Mela mostrate ad Ezio in AC2 è presente anche un aereo stilizzato. Coincidenza? Forse, anche se il tutto si collegherebbe alla famosa frase di Vidic riguardante le invenzioni in AC1: “A essere onesti non le inventiamo. Le troviamo (…) Sono dei doni, signor Miles, di Coloro che Vennero Prima.” In questo senso l’aereo moderno sarebbe un’invenzione basata su informazioni ricavate dalla tecnologia dei CVP e questo combacerebbe con il racconto di Thom. 6 .IL MIO APPRENDISTATO Quando avevo quattordici anni , mio Padre , sentendo che avrei dovuto trovare una qualche abilità o attività adatta alle mie conoscenze , mi fece diventare apprendista presso un maestro carpentiere - falegname chiamato Jonathan Davenport di Boston . Mastro Davenport aveva allora molti schiavi ed altri due ragazzi bianchi al suo servizio;- uno muratore di mestiere e l'altro un carpentiere, entrambi non terribilmente intelligenti. Ma vedendo in me una certa scintilla di intelligenza e arguzia, mastro Davenport fu fin troppo felice di mettermi a fare il carpentiere;- ed io fui contento di accettare, dato che questo mestiere mi faceva guadagnare circa 2 sterline l'anno ed una grande soddisfazione nello spirito Il lavoro di un carpentiere richiede una mano buona e ferma , ed un ottimo gusto in fatto di decorazione;- entrambe qualità che mastro Davenport mi diceva di avere in grande misura. E così è stato con grande onore che , ben prima dei canonici sette anni, mi congedai dal mio maestro dopo solo cinque, e mi misi da solo alla ricerca del mio successo a diciannove anni di età, oramai uomo e mastro artigiano di diritto. Il mio Maestro non fu triste nel vedermi andare , ma mi augurò ogni fortuna, perché sapeva in cuor suo che io ero il più grande talento che avesse avuto come apprendista; - "Perché c'è una sorta di genio naturale in te, ragazzo. - Una saggezza straordinaria per la tua età." E così preparai un bagaglio con tutti i miei beni terreni, dissi addio a mia madre e mio padre con molto sentimento, e ottenni un passaggio su un brigantino mercantile diretto in Giamaica nelle Indie Occidentali , dove la necessità di carpentiere era molto alta.. Thom ci racconta il suo ultimo periodo a Boston, dai 14 ai 19/20 anni. Essendo l’età in cui un giovane diventa uomo, il padre lo introduce al lavoro facendogli fare da apprendista dal carpentiere – falegname Jonathan Davenport. Cognome curioso, non c’è che dire, essendo lo stesso del mentore
Thom cresce apprendendo l’attività ed è qui che si rivela l'elemento più importante della lettera: il suo maestro gli riconosce di avere un talento innato, tale da poter concludere l'apprendistato due anni prima del previsto. Non solo, mastro Davenport afferma di vedere una saggezza che va oltre quella comune per l'età di Thom, come se ci fosse una sorta di genio naturale dentro di lui. Il riferimento è di nuovo alla seconda anima presente in Thom, che pare essere "un genio naturale". Del resto questa seconda anima ha natura CVP... Thom, dunque, ormai mastro artigiano, decide di voler partire come anticipato nelle lettere precedenti, e si dirige in Giamaica, dopo aver salutato con affetto i suoi genitori. 7 . DELL'ABBANDONO DI CASA Mi addolora pensare adesso ai sentimenti che provai per la mia partenza da Boston , e per la separazione dai miei cari genitori , che mi hanno cresciuto così bene , perché col senno di poi penso che forse avrei dovuto essere malinconico , o ansioso per lo meno. Eppure, partire da casa ad un’età così piena di vita rientra tra le più grandi gioie della mia vita;- mai prima né dopo ho sentito così tanto l’abbraccio della libertà. Eppure, non tutto quello che riguardò la mia partenza fu piacevole , perché fu intorno a questo periodo che le voci ritornarono da me con forza;- più o meno alla stregua di un uomo che mi sussurra all’orecchio, queste voci non apparivano minacciose , né mi impedivano di intrattenere relazioni da adulto con il prossimo. Ma, a differenza delle mie visioni, che mi arrivavano mentre dormivo o durante il dormiveglia, queste voci mi arrivavano in momenti poco opportuni per i miei scopi di allora. Si intromettevano di giorno e di notte , senza preavviso. E sebbene non fossero costanti , erano certamente frequenti;- e cosa più strana tra tutte, avevano le qualità dei ricordi. Ci sono stati anche dei momenti in cui mi pareva di sentire la mia voce tra di loro. Possibile che io sentissi conversazioni da una vita precedente? Ricordi di persone che conoscevo, ricordi di relazioni di un lontano passato? Nella prossima lettera riferirò quelli che forse erano i frammenti della conversazione che più mi confondevano. Thom riprende dove ha terminato l’ultima lettera, ovvero dall’addio ai genitori, specificando che al momento della partenza non era malinconico, bensì felice perché quello è stato il momento in cui si è sentito più libero in tutta la sua vita (questo la dice lunga anche sulla parte della vita di Thom che ancora dobbiamo leggere). Questo periodo di altissima gioia per Thom, però, non è tutto rose e fiori. Il nostro, infatti, torna a sentire le voci / sussurri che sentiva già da bambino. Anche in questo caso conferma in un primo momento che l’intrusione di dette voci non gli cambiava tanto la vita e che riusciva tranquillamente ad intrattenere relazioni sociali con chi gli stava intorno (frase peraltro completamente assente dalla versione italiana). Ciononostante, sottolinea lo stesso come queste voci , non costanti ma frequenti, comparissero in momenti poco opportuni per lui, a differenza delle visioni che aveva principalmente mentre dormiva. Una cosa molto interessante è il fatto che Thom abbia la sensazione che questi sussurri abbiano le qualità dei ricordi, tanto da sentire la propria voce tra di loro. Il riferimento alle voci percepite come ricordo, inoltre, strizza l’occhio all’ipotizzata condizione di “effetto osmosi continuo, naturale e dalla nascita”. Vorrei inoltre far notare quanto sembri strano che Thom stia reggendo bene senza segni di pazzia, tenendo conto di quanto sappiamo relativamente all’effetto osmosi ed a quello che può causare in seguito ad una continua esposizione ai ricordi degli antenati. Le ultime considerazioni sono un’ulteriore parziale conferma del fatto che Thom stia vedendo e sentendo voci e ricordi di natura CVP, dato che parla di ricordi e relazioni appartenenti ad un passato lontano. La conferma diretta, però, si ha solo nel file successivo. 8 . QUELLO CHE DICEVANO LE VOCI Qui di seguito riferisco di un ricordo di quel tipo, ripetuto fino alla nausea per tutto il corso della mia vita: IO , UN UOMO , E DUE DONNE ;- Una donna; - "Dato che le caratteristiche biologiche sono tramandate da una generazione all'altra , perché non dovremmo progettare gli Umani affinché possano tramandare anche le informazioni apprese ai loro discendenti? Si allinea molto bene ai nostri obiettivi". E qui un’altra donna interrompe:- "Mai! Già li abbiamo resi robusti e forti! Perché dovremmo donare loro nuovi vantaggi nei nostri confronti? Stiamo morendo, la guerra incombe su di noi;- dobbiamo scoprire un mezzo per la nostra salvezza , non la loro!" E qui l'Uomo era in disaccordo; - "Il nostro tempo è terminato. Gli Strumenti della nostra Volontà presto saranno i nostri padroni , e noi svaniremo. Forse non in dieci o venti anni, ma certamente questo secolo è il nostro ultimo. Perché quindi non dotare gli Umani di facoltà aggiuntive per la saggezza e per lo sviluppo. Perché non lasciare che passino quanto accumulato nella loro esperienza, da una generazione all'altra? Andando per gradi sempre maggiori, gli umani saranno saggi come lo siamo noi .." E qui mi sembra di parlare;- "Si può fare. Tramite semplice manipolazione del codice presente nel loro sangue, potremmo migliorare la loro specie" Ed ecco che la seconda donna urla "Assolutamente no!";- E poi il ricordo è terminato. Il file è denso di informazioni. La prima e più chiara è che qui si conferma che i “ricordi naturali” di Thom fanno riferimento all’epoca dei CVP. Successivamente abbiamo la quasi certezza che la seconda donna sia Giunone dal suo comportamento di avversione nei confronti degli uomini. Ciò fa si che con ogni probabilità la prima donna sia Minerva e l’uomo sia Giove / Tinia, rimanendo saldo anche il fatto che i ricordi probabilmente appartengono ad Aita, data la sua vicinanza a Giunone e le sensazioni nei confronti della sua amata riferite nella lettera 4. A questo punto, avendo fissato chi sono i protagonisti in gioco, possiamo analizzare il ricordo.
Anche in questa visione come nel finale di AC3 Giunone si dimostra fortemente contraria, indicando un’informazione importante: gli umani sono già stati resi robusti e forti, questo indica che ci troviamo in un momento successivo alla loro creazione, ma c’è di più. Giunone è conscia del fatto che i CVP stiano per estinguersi e pronuncia una frase che in inglese può essere letta in due modi: “We are dyeing, the War is tilting against us;- we should discover a means to our own Salvation, not theirs!”. Il riferimento alla guerra può essere appunto duplice: Giunone può affermare che la guerra stia incombendo sui CVP (ma ancora non sia avvenuta) oppure, come indicato nella versione italiana, che la guerra stia “pendendo” contro i CVP e che quindi ci troviamo già in una fase inoltrata della guerra, in cui i CVP stanno per essere sconfitti (ma prima della catastrofe dato che ancora si parla di guerra). Giove risponde a Giunone che ormai il loro tempo è terminato, che presto gli umani prenderanno il sopravvento e saranno loro a comandare, mentre i CVP svaniranno / si estingueranno nel giro di un secolo. Vorrei aprire qui l'ennesima parentesi sulla traduzione: nella versione inglese Tinia parla di Strumenti della loro (dei CVP) Volontà, un ovvio riferimento agli umani "schiavi", come indicato in quella italiana. Quello che non è così ovvio è che la traduzione sintetica e non letterale "schiavi" ha fatto si che si perdesse un chiaro riferimento ai post-it nel presente, che prendono il nome di "Manifesto degli Strumenti della Prima Volontà" (Volontà Primaria in italiano). Tale riferimento dà continuità tra Tinia e chi ha scritto i post-it, non tanto in termini diretti perchè con ogni probabilità sono stati scritti da John, ma in termini di pensiero e di considerazione da parte dei CVP (in questo caso Tinia ed Aita nei panni di John) degli umani, che in origine per i CVP sono stati proprio strumenti creati a causa della loro volontà, la volontà della Prima Civiltà e dunque Prima Volontà. Tornando al discorso di Giove, il fatto che i CVP si sarebbero estinti nel giro di un secolo è soggetto a interpretazione perché quale che sia la collocazione di questa conversazione, ci troviamo nei pressi della guerra e della catastrofe, intorno al 75.000 a.C. dunque, e Tinia afferma che i CVP potranno vivere solo per un secolo. Come si concilia questo con la ricostruzione ed il lavoro post catastrofe volto all’evitare che questa si ripresentasse di cui Minerva e Tinia parlano in AC2 ed ACR? I file del multiplayer di ACR, inoltre, affermano che i CVP hanno “influenzato” molti aspetti della società umana, tanto da lasciar presumere che i pantheon delle divinità di molte civiltà (greca, romana, etrusca, indiana e mesoamericana) contenessero dei forti rimandi ai CVP stessi. Bisogna interpretare che tutte le interazioni successive alla catastrofe siano avvenute tramite messaggi nello stile di quanto fatto per Desmond o semplicemente Tinia si riferiva all’estinzione della razza in termini generali senza tener conto dei pochi sopravvissuti che hanno resistito e continuato ad influenzare il mondo?
Tinia continua schierandosi dalla parte di Minerva, affermando che con il passaggio delle informazioni conosciute ai discendenti avrebbe reso gli umani gradualmente sempre più simili ai CVP. La lettera si conclude con un parlato in prima persona, dunque di Aita, che afferma,con quella che sembra cognizione di causa, che l'idea di Minerva si può realizzare, basta modificare il codice presente nel sangue degli uomini, e quindi il DNA, frase alla quale Giunone si oppone categoricamente. L'elemento più importante del commento di Aita è il suo approccio / comportamento in questo dialogo. Il marito di Giunone, infatti, non sembra così allineato alla posizione della moglie, ed infatti questa si oppone al suo pensiero. A mio avviso, però, Aita non sembra neanche completamente schierato con Minerva, il suo sembra più un parere tecnico-scientifico relativo alla fattibilità del progetto in questione. Questo tipo di interpretazione lascia anche intuire che Aita rivesta un ruolo di scienziato nella società dei CVP, o comunque di essere dotato di grande conoscenza tra i suoi pari. 9 . UN CURIOSO EPISODIO IN MARE Durante il mio viaggio verso le Indie Occidentali, un episodio curioso ha suscitato in me una rivelazione. E' stato un atto di violenza sfrenata che ho visto, un atto che si è rivelato fatale solo al suo istigatore: un pirata che aveva ricevuto il perdono di nome Savory che era venuto a bordo per ripagare i suoi debiti con il lavoro come un onesto cristiano , ma che è morto come un diavolo, ubriaco, dopo aver confuso le ragionevoli parole dei suoi compagni per insulti. E' stato colpito da un colpo di pistola auto-inflitto , ricevuto mentre stava cercando di caricare la sua arma in preparazione al il primo dei sei duelli che aveva organizzato come sfide contro il nostro gruppo. Tutti noi eravamo tristi per la sua sfortuna , ma a nessuno dispiaceva che la nostra ciurma fosse diventata più tranquilla in sua assenza. E tuttavia, nel vedere il poveretto ferirsi così, e vedendo il sangue che scorreva liberamente dal suo corpo, una nozione balzò in me come un'idea a lungo sopita, già presente dentro di me ma ancora in attesa di una possibilità di riapparire. Lì arrivò la frase che avevo sentito prima, scattando nella mia mente: "Il Codice nel loro sangue";- improvvisamente aveva senso per me! Il codice della vita, come un progetto di una costruzione navale in miniatura, e ciononostante responsabile per la costruzione di ogni uomo e donna sulla Terra. Com'era possibile che una tale idea avesse così perfettamente senso per me? Com'era possibile che io capissi una cosa che non aveva precedenti nelle filosofie più moderne ? Il Codice della Vita. Nel nostro sangue . Immagina! Queste idee vorticarono dentro di me per molte settimane dopo quel viaggio , girando in un tale turbinio di pensieri da non consentirmi di esporli... Anche in questo caso come accade per altri file, il racconto di episodi più o meno normali della vita di Thom è propedeutico in un modo nell’altro alla descrizione di elementi riferiti alla sua natura di Saggio. In questo caso l’episodio del pirata perdonato Savory è utile per far intuire a lui il riferimento di Aita della lettera precedente “Tramite semplice manipolazione del codice presente nel loro sangue” e a noi per capire che Thom, anche alla fine del diciassettesimo secolo, ha compreso l’esistenza ed il significato del DNA. Questo significa, che da questo file si può intendere che Thom non solo possedeva i ricordi di un CVP (Aita nel suo caso), ma in teoria in maniera forse molto limitata anche la sua capacità di comprensione. Thom infatti parla sia di un’idea a lungo sopita in lui (una delle conoscenze facenti parte del set di ricordi di Aita), sia del fatto che riesce a comprenderla completamente anche se una tale idea non fa parte neanche delle filosofie più moderne e recenti (frase che peraltro dimostra che Thom conosceva tali filosofie, non come affermato nella versione italiana con "Non avevo alcun tipo di conoscenza in materia di filosofia naturale!"). Anche il termine filosofia probabilmente non è utilizzato a caso al posto di scienza o medicina. Thom infatti fa riferimento al “codice della vita”, il codice responsabile della costruzione e costituzione di ogni uomo e donna sul pianeta. Il suo approccio dunque è scientifico in termini di comprensione del funzionamento (derivante dalle conoscenze di Aita) e filosofico in termini di ricerca dello stesso significato nel mondo che lo circonda (derivante dalle proprie conoscenze). Thom dunque rivela indirettamente che in un Saggio non solo sono presenti i ricordi di Aita, ma anche le idee / il suo modo di pensare, in maniera tale da consentirgli di comprendere nozioni altrimenti a lui sconosciute. In termini di effetto osmosi su Thom e sugli altri saggi probabilmente questo ha fatto da aggravante... 10 . TROVARE UN LAVORO FISSO Quando ho raggiunto la Giamaica ho allontanato tutti i pensieri oziosi e tutte le fantasie dalla mia mente e mi sono messo a cercare un lavoro. Una lettera di raccomandazione dal mio mentore , il signor Davenport, affrettò il mio successo e nel giro di due settimane fui in grado di ottenere un colloquio con un agente che lavorava per lo stimabile signor Peter Beckford , molto conosciuto in tutte le Indie Occidentali come uomo d'onore e dotato di buona intelligenza; - come, devo dire, era anche il suo agente , dato che mi ha assunto sul momento, e nel giro di due giorni fui messo a lavorare negli alloggiamenti degli schiavi;- dotandoli di porte più resistenti e di tetti più stretti. Per quanto riguarda la mia sistemazione, sono più che felice di dire che andava bene . Avevo tre finestre, due delle quali davano sui campi di canna da zucchero. Quando venivano aperte, una leggera brezza riempiva la mia stanza, creando un tutt'uno con il profumo naturale del mare vicino, ed il suono lontano del calmo spumeggiare dell'Oceano. Spesso entravano anche i canti spirituali degli schiavi di colore al lavoro, e questi mi davano una profonda calma. Era piacevole, solo che questa tranquillità non riusciva a mascherare il terrore che sentivo al pensiero di prendere la febbre gialla, o un'altra delle innumerevoli malattie che colpivano spesso chi era appena arrivato da queste parti. Per quanto mi riguarda ho visto ben più di diciassette uomini e donne morire di malattia entro sei mesi dal mio arrivo. Sembrava , quindi , che per ogni successo che ottenessi, altri due o tre potenziali pericoli fossero in agguato . Ed in base a quanto comprovato nel tempo, ciò si è dimostrato purtroppo vero ..
Thom dunque finisce a lavorare in una delle piantagioni di Beckford, spaventato inizialmente dalle malattie, anche se come vedremo le sue preoccupazioni saranno ben altre.. (Pensavate che questa volta fosse andato tutto liscio con la traduzione eh? In realtà la frase " Spesso entravano anche i canti spirituali degli schiavi di colore al lavoro sono entrati , e questi mi davano una profonda calma" è stata completamente tagliata o tralasciata.) Per il momento ci fermiamo qui con l'analisi delle lettere ma gli argomenti da trattare per comprendere la psicologia e l'essenza di un saggio sono ancora tanti ed ovviamente quelli più scottanti si trovano nell'ultimo file. Restate con noi, dunque, per la seconda parte di questo articolo. Potrebbe arrivare prima di quanto pensiate.
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