Assassin's Creed Dynasty: Volume 3 – Recensione e Riassunto
Scritto da Sorrosyss, 2 Aprile 2022
Traduzione dal materiale originale in francese: Azuu
Tradotto dell'articolo: Stefania


Nota: recensione senza spoiler, ma il riassunto ne contiene



Assassin's Creed Dynasty è un manhua scritto da Xu Xianzhe attualmente disponibile per il mercato cinese ed attualmente tradotto anche in francese da Mana Books e in inglese da Tokyopop.

Sempre ambientato in Cina nell'anno 755 d.C., il terzo volume continua la storia di un membro degli Occulti noto come Li E. In questo numero proseguono le ostilità tra le forze ribelli del generale An Lushan e l'esercito imperiale dell'imperatore Xuanzong.
Le forze ribelli si sono mosse rapidamente attraverso la Cina e l'autore fa un buon lavoro nel mostrare come si è svolta la battaglia nella realtà.

La brutalità della guerra è messa adeguatamente in evidenza dai disegni, anche stavolta ad opera di Zhang Xiao.
Utilizzando la tradizionale estetica manhua fatta di pesanti ombreggiature, ci sono come al solito diversi splendidi pannelli a pagina intera. Si può dire che i giochi originali di Assassin's Creed sono stati utilizzati come forte fonte di ispirazione per la rappresentazione dell'eroe poiché ne viene dipinta un'immagine nostalgica mentre cammina con il cappuccio sollevato. I personaggi stessi sono generalmente ben disegnati e facilmente distinguibili cosa che mette in evidenza la qualità generale del disegno.

L'ambientazione orientale continua a distinguersi in quanto raramente l'abbiamo esplorata nell'IP di Assassin's Creed e soprattutto perchè possiede una ricca storia di drammi e mitologia che aspetta solo di essere utilizzata. Dynasty continua ad essere una forte voce nell'universo transmediale poiché intreccia sapientemente la tradizione dell'assassino su uno sfondo di eventi culturali e intrighi politici. Purtroppo mancano, di nuovo, completamente contenuti ambientati nel Presente che sarebbero utili nel darci una prospettiva più completa ma, come abbiamo visto in altri casi, potrebbero essere introdotti più avanti. Certamente, però, se siete interessati ad un'ambientazione diversa e nuova, questo manhua è sicuramente consigliato.

Assassin's Creed Dynasty Volume 3 è disponibile ora in cinese e francese presso i migliori rivenditori. Un versione in inglese dovrebbe uscire a giugno 2022.


Riassunto della storia (ATTENZIONE: SPOILERS)

Vicino a Chenliu, provincia di Henan, Cina, 755 d.C. (dinastia Tang)
Il generale An Lushan continua la sua avanzata su Chang'an, avvicinandosi a Chenliu. All'interno della sua tenda, riceve alcuni combattenti nemici che sono stati catturati. Parla apertamente del suo primogenito, Qingzong. Durante tutta la vita di suo figlio, il generale rivela di essere stato per lo più assente mentre combatteva guerre in tutto il paese ed è quindi rattristato nel sentire che suo figlio è stato giustiziato a Chang'an. Sottolineando come ora venga additato come un traditore, afferma che comincerà a comportarsi come tale e giustizia, quindi, i prigionieri uno per uno.


Changshan, provincia di Hebei, Cina, 755 d.C. (dinastia Tang)
Li E e Yan Jiming si allenano in cortile e quest'ultimo cerca di imparare tutto ciò che può dalle abilità di spadaccino del Li E. I due vengono interrotti da Ho Hong'er, la moglie di Jiming. Anche lei desidera allenarsi e impressiona Li E con la sua abilità con la spada. La donna dice loro che il governatore Yan Gaoqing ha riunito i suoi consiglieri e che dovrebbero andare tutti a trovarlo nell'ufficio del governatore. Yan Gaoqing racconta a tutti i presenti come i ribelli abbiano lentamente conquistato la maggior parte dei territori dell'Hebei, con città saccheggiate e innocenti massacrati.
L'esercito imperiale si è ora ritirato al passo Tong, con l'intenzione di fermarsi lì e suggerisce che tutte le forze disponibili dovrebbero essere impiegate per aiutare l'esercito' dell'Imperatore.


Passo Tong, provincia dello Shaanxi, Cina, 755 d.C. (dinastia Tang)
Le forze imperiali e quelle dei ribelli combattono ferocemente con questi ultimi che respingono le forze imperiali quasi fino a Chang'an. Il generale Gao Xianzhi dell'esercito imperiale è quindi costretto a prendere una decisione difficile, insieme a Feng Changqing, il suo governatore militare. Se i ribelli si avvicinassero troppo, l'avamposto e il passo stesso senza dubbio cadrebbero e si decide di conseguenza di abbattere tutte le raffiche di frecce a loro disposizione, sacrificando anche i propri guerrieri che ancora combattono nel valico sottostante. Su loro ordine, le frecce piovono su centinaia di uomini, uccidendoli quasi tutti all'istante. Le forze ribelli si fermano, il loro leader si toglie la maschera, rivelando di essere Sun Xiaozhe.

Il generale è raggiunto dall'eunuco Bian Lingcheng, che si congratula con lui per aver fermato l'attacco dei ribelli ma che ora si aspetta che l'esercito imperiale li scacci dal passo. Il generale rifiuta, sottolineando quanti uomini abbiano già perso nella battaglia. Lingcheng afferma di dover allora privare il generale dei suoi titoli, su richiesta del cancelliere Yang Guozhong. Il generale rifiuta nuovamente di far avanzare le proprie truppe,
insistendo sul fatto che l'eunuco può andarsene se lo desidera.

Viene consegnato un pacco da Chang'an in cui il generale trova una lettera di Li E in cui afferma di essere stato un soldato sotto il suo comando nella battaglia di Talas e che ora chiede al suo ex leader di avere speranza. Suggerisce che se lui (insieme alle forze di Yan Gaoqing e Yan Jiming) riuscisse a eliminare i due principali generali ribelli di stanza al passo di Tumen, le forze di An Lushan potrebbero finire circondate e sgretolarsi senza una guida. Li E afferma di potersi infiltrare nelle forze ribelli al passo di Tumen offrendo un carico di vino nella speranza di farli ubriacare per giorni. Pertanto, propone un contrattacco attraverso il vicino passo di Tumen per cercare di cogliere di sorpresa i generali nemici. Gao Xianzhi non vede altra opzione che seguire questo piano ed ordina ad un leader e a diversi uomini di dirigersi verso il valico come indicato.


Passo di Tumen, provincia dello Shaanxi, Cina, 755 d.C. (dinastia Tang)
Il piccolo gruppo di uomini si avvicina ai bastioni del passo di Tumen, guidato da Yan Gaoqing e Yan Jiming. Salutano i generali ribelli Li Qincou e Gao Miao, professando la loro ammirazione per come hanno mantenuto il valico al sicuro, offrendo del vino come ringraziamento. Sebbene sospettosi, i generali invitano il Governatore e Jiming all'interno, accettandone il dono, anche se chiedono che il resto dei loro uomini aspetti fuori. Una volta dentro, uno dei contenitori si apre rivelando Li E nascosto all'interno. Si fa strada silenziosamente eliminando le guardie di nascosto.
Alla fine vede i suoi due alleati combattere contro i generali ribelli e utilizza una balestra per fornire fuoco di copertura.
Con i generali morti, il passo viene preso dall'esercito imperiale, che si trovava in agguato. Alla fine arrivano i rinforzi ribelli, ma vengono abbattuti dagli arcieri attorno alle colline.

Dopo la battaglia, Li E ispeziona alcuni degli emblemi indossati dai generali ribelli. È scioccato nel notare che sembrano appartenere ad una dinastia precedente, quella dell'imperatrice Wu Zetian, e rappresentano delle tartarughe invece che dei pesci come emblemi creati dalla corte imperiale per i vari ranghi della società - e per i generali di An Lushan prima che iniziassero la ribellione. Gli arriva una lettera dal generale Gao Xianzhi, che si congratula con lui per il successo del suo piano per aver conquistato il passo di Tumen. La conquista aveva ispirato le aree vicine ad unirsi all'esercito imperiale e chiede a Li E di recarsi a Taiyuan, nuova base imperiale. Li E saluta Yan Jiming e si dirige a Taiyuan a cavallo.


Corrispondenza, 755 d.C.
Un'altra lettera è indirizzata a Li Bai da Abe No Nakamaro. Contiene un breve riassunto degli eventi che si sono svolti nei pressi di Chang'an. Abe menziona anche l'esistenza di una società segreta che lavorava all'interno della corte imperiale, chiamata le “tartarughe d'oro", iniziata durante il regno dell'imperatrice Wu Zetian, i cui funzionari governativi di grado più alto si riconoscevano grazie all'emblema della tartaruga d'oro. Durante la rivoluzione Shenlog del 705, l'imperatrice Wu Zetian fu rovesciata e la dinastia Tang fu restaurata, portando all'uccisione di molte tartarughe dorate ma alcuni membri della società segreta erano sopravvissuti e continuavano ad usare come simbolo le tartarughe dorate per riconoscersi tra di loro.

Abe sospetta che sia il cancelliere Yang Guozhong che An Lushan siano membri di questo gruppo segreto e che il cancelliere avesse effettivamente complottato e intenzionalmente spinto An Lushan a innescare la ribellione per rafforzare il proprio potere all'interno della corte e della società segreta delle Tartarughe d'Oro. Sapendo che la lettera non può raggiungere il suo amico, sceglie ancora una volta, per il momento, di tenerla.








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