E i batteri insegnarono il significato della vita
Scritto da ATA Team, 06 Aprile 2014


Il viaggio attraverso la genetica continua con Clinton B. Rosenburg che ci conduce verso i primi passi e le prime scoperte sul DNA. Nonostante abbia abbandonato la Fondazione e perso la sua influenza all’interno della Abstergo (tuttavia non tanto quanto vediamo nelle lettere segrete che abbiamo trovato nell’immagine di anteprima per questo set di ricordi), dimostra ancora di essere un esperto nel campo. Come abbiamo scritto nel nostro ultimo articolo, la struttura a doppia elica del DNA fu teorizzata da Watson e Crick ed, all’epoca, se ne conosceva solo la struttura e non il suo processo di costruzione all'interno delle cellule degli organismi viventi.

La memory ci mostra, come sempre senza dirlo esplicitamente, i primi successi nell'identificare i meccanismi alla base del funzionamento del DNA. Proviamo ora a spiegarli in parole povere.

Clinton parla della scoperta di “enzimi trovati in batteri isolati dalle sorgenti termali di Yellowstone”. Ma che cosa sono e perché sono così importanti?

Le sorgenti termali di Yellowstone

Nel 1966, lo scienziato americano Thomas D. Brock, durante uno dei suoi studi sulle sorgenti termali di Yellowstone, trovò un nuovo tipo di batteri termofili (ovvero dei microrganismi che vivono ad altissime temperature). L’importanza di questa scoperta non è legata al ritrovamento in sé, ma alla comprensione di come questi batteri potessero sopravvivere in condizioni tanto inospitali. La loro abilità risiede nel fatto che hanno enzimi che lavorano a temperature altissime (ogni enzima necessita della propria temperatura ottimale per catalizzare le reazioni) e, tra questi enzimi, gli scienziati isolarono una nuova DNA polimerasi. Dobbiamo sottolineare, però, che questa Polimerasi non fu la prima ad essere descritta (la prima fu scoperta nel 1955 da Arthur Kornberg e fu isolata nell’Escherichia Coli, un comune batterio).

L'elica del DNA divisa nei suoi due filamenti
Clinton parla di questa nuova versione dell’enzima alla fine della lettera e, per chi non lo sapesse, la DNA polimerasi è L’ENZIMA che catalizza la replicazione del DNA. In parole povere, quando il DNA si duplica, la doppia elica si apre e i filamenti si separano. Abbiamo così il Filamento A e il Filamento B, filamenti singoli senza quelli complementari che sono necessari per la creazione di una doppia elica. La DNA Polimerasi crea i filamenti mancanti al fine di ottenere, alla fine del processo, due eliche, l’una indipendente dall’altra.

Thermus Aquaticus, il batterio
che diede il via al progresso scientifico
Si può quindi comprendere come la scoperta della DNA polimerasi sia stata un passo tanto importante. Rivela davvero il mistero della vita perché spiega come una creatura vivente inizi a diventare un individuo. L’importanza della polimerasi di Yellowstone (chiamata Taq Polimerasi) risiede nel fatto che, come abbiamo detto, arriva da microrganismi viventi che resistono ad alte temperature e quindi i loro enzimi sono in grado di lavorare perfettamente anche in tali condizioni ambientali. Questo ha permesso e permette tuttora agli scienziati di usarla in reazioni in cui gli altri enzimi si denaturano (ovvero diventano inattivi) come, per esempio, la PCR (Polymerase Chain Reaction ovvero la Reazione a Catena della Polimerasi - un metodo usato per amplificare una piccolo frammento di DNA).

Chi era , dunque, lo scienziato (o gli scienziati) che ha scoperto questa polimerasi? Se il Dott. Brock è il “padre” dei batteri al cui interno l’enzima viene espresso, il “padre” della scoperta dell’enzima rimane un mistero perché moltissimi scienziati ne hanno reclamato la paternità. Quello che possiamo comprendere da questa memory, tuttavia, è che Rosenburg sta parlando delle “persone dell’Università di Cincinnati” e questo ci fornisce un’indizio sull’interpretazione usata nella trama di AC: all’Università di Cincinnati, infatti, all’epoca, il Professor John Trela stava lavorando all’isolamento degli enzimi termofili partendo dai batteri di Yellowstone. In effetti riuscì ad isolare la Polimerasi ed è proprio l’enzima usato tutt’oggi nella PCR.

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La memory pubblicata il 7 aprile non aggiunge molti dettagli, ma ci sono alcuni indizi che vorremmo spiegare.

La prima cosa che ha subito catturato la nostra attenzione è il nuovo logo Abstergo. Già nel 1976 troviamo il logo che ci siamo abituati a vedere nei giochi, molto diverso da quello della lettera del 6 aprile (che secondo noi aveva la forma di un microscopio).

Proseguendo nella lettura della lettera, veniamo a sapere che il Dr. Clinton B. Rosenburg si è nuovamente trasferito da Boise a Rochester. Dalla nostra ricerca è emerso che non è accaduto nulla di particolare in questa zona in quegli anni: c’è solo una cosa che potrebbe essere collegata a questa trama ed è il fatto che nel 1976 (e negli anni precedenti) un team di scienziati dell’Università di Rochester stava lavorando alla condensazione del DNA in cromatina. E’ possibile quindi che l’ubicazione delle memory di questo set non sia casuale. Forse Clinton stava visitando i laboratori più importanti in cui il DNA veniva studiato.

Infine, Clinton parla della mappatura del genoma umano. Sappiamo che oggi il genoma umano è stato completamente mappato ma come è iniziato il processo?
Le nuove scoperte sul DNA di quegli anni e le infinite possibilità che aprirono, spinsero gli scienziati a considerare non solo i batteri e il loro materiale genetico. La conquista di queste nuove risorse permisero di studiare qualcosa che fino ad allora rappresentava un enigma irrisolto: il genoma umano.
Ufficialmente il progetto iniziò nel 1990 negli Stati Uniti, quando l'Istituti Nazionale di Sanità (NIH) e il Dipartimento dell’Energia avviarono il “Progetto Genoma Umano”. All’epoca David Galas era il Direttore dell’Ufficio di Scienze del Dipartimento dell’Energia americano e James Watson (lo stesso Watson che nel 1953 determinò la struttura del DNA) dirigeva il Programma Genoma del NIH. Nel 1993, Watson fu licenziato a causa di una questione legata alla brevettazione dei geni e fu sostituito da Francis Collins. Negli anni seguenti il progetto raggiunse traguardi incredibili e il più importante di questi fu conseguito il 14 aprile 2003 quando riuscirono a realizzare lo scopo finale del progetto: completarono la mappatura dei geni umani.
Questo successo dà la possibilità di migliorare molti campi e non solo quello medico: può essere usato per i biocarburanti e l’energia, l’antropologia, l’evoluzione, l’agricoltura e così via. Quello che può essere interessante per la trama di AC è che la conoscenza del genoma umano poteva permettere agli scienziati di creare prodotti basati sul DNA perfettamente assemblati su una particolare sequenza di DNA dei geni. Un esempio che conosciamo bene è l’Animus stesso. Per “esplorare” i geni che nascondono i ricordi degli antenati e trovare più facilmente qualcosa di così specifico, Abstergo doveva probabilmente possedere la mappa del genoma umano.
Inoltre, conoscere le sequenze di DNA che codificano le caratteristiche di tutti gli esseri umani potrebbe avere rappresentato per Abstergo un nuovo ed aggiuntivo metodo di controllo sul genere umano (insieme al capitalismo, l’intrattenimento e la farmaceutica). Infine i metodi scientifici per mappare le sequenze di DNA potrebbero aver dato agli scienziati Abstergo la possibilità di lavorare con il genoma della Prima Civilizzazione al fine di poter dare al genere umano le caratteristiche che avrebbe dovuto avere sin dal momento della sua creazione (in linea con questa citazione del multiplayer di ACR: “Inoltre, analisi preliminari suggeriscono che avremo gli strumenti adatti a localizzare individui con potenziale, ma è molto meno certa la capacità dell’EYE di raccogliere dati grezzi o risvegliare negli umani ciò che avrebbe dovuto essere nostro sin dal momento della nostra creazione.”)

Alla fine della lettera, Clinton parla della riuscita del suo esperimento per trovare una prova del DNA a tripla elica. La cosa interessante è che nel 1976, nel Dipartimento di Scienze Biologiche della Purdue University, un team di scienziati riuscì davvero a creare un modello di polinucleotidi a tre filamenti stabile.

Questo è tutto, speriamo che questa breve spiegazione possa esservi utile a comprendere le memory di questi giorni!
Rimanete sincronizzati!





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