Geist-Fick: Mindfuck protestanti
ATA Team, 31 Luglio 2013




Negli ultimi giorni questa particolare immagine è stata rilasciata da Ubisoft. L'immagine ci mostra Edward in pieno dibattito con Charles Vane ed a quanto pare il motivo del discorso è ormai il più che famoso cubo. Oltre ai vari oggetti di arredamento, sul tavolo sono presenti diverse carte nautiche, due sui caraibi e una che dovrebbe riguardare in dettaglio l'isola di New Providence, sui cui sorge Nassau, con segnati alcuni punti di interesse non specificati (potenzialmente tesori) ed infine, sotto una bacchetta di grafite, una lettera. La lettera in questione oltre al cubo è ciò che ha destato il maggior interesse nella community italiana.

Sul cubo c'è poco da aggiungere oltre alle teorie che già abbiamo mostrato. La nostra continua ricerca, però, ha prodotto un immagine del cubo a risoluzioni estremamente alte che mostrano un particolare piuttosto inequivocabile e che, per certi versi, potrebbe ridurre notevolmente le teorie mistiche intorno ad esso, come anche l'idea che possa essere un Frutto dell'Eden.

Il cubo in versione ultra HD

Nell'immagine ad alta definizione qui sopra è possibile visionare la geometria del cubo. Questa resa è abbastanza diversa da quella vista nel cinematica trailer, ma dato che l'immagine è in-game riteniamo di doverci riferire ad essa per tutte le osservazioni del caso.
Il cubo mostra una sezione traversa passante per 3 spigoli/facce del cubo . Ciò che ne risulta sembra essere una porzione tetraedrica predisposta per staccarsi dal resto del corpo, quasi come fosse un coperchio di uno scrigno. Su questa logica le possibilità che il cubo sia un mero contenitore aumentano, come aumentano considerevolmente le possibilità che l'oggetto al suo interno sia una goccia di sangue. Per dare un'idea migliore della nostra teoria abbiamo realizzato una rappresentazione 3D, che potete vedere qui sotto:
Rappresentazione 3D del cubo

Fino a nuovi dettagli, comunque ci sarà poco da aggiungere e non è neanche da escludersi che la parte tetraedro sia parte integrante del cubo e abbia una funzione diversa.

Passiamo dunque alla lettera.

Vista frontale rielaborata dal nostro Simonsens

La lettera, qui sopra da noi rielaborata, si presenta in tedesco e subito dopo il simbolo di una croce forse templare sono trascritti i versi 1-3 del tredicesimo capitolo della Prima lettera ai Corinzi.

"Wenn ich mit Menschen-und mit Engelzungen redete, und hätte der Liebe nicht, so wäre ich ein tönend Erz oder eine klingende Schelle.

Und wenn ich weissagen könnte und wüßte alle Geheimnisse und alle Erkenntnis und hätte allen Glauben, also daß ich Berge versetzte, und hätte der Liebe nicht, so wäre ich nichts.

Und wenn ich alle meine Habe den Armen gäbe und ließe meinen Leib brennen, und hätte der Liebe nicht, so wäre mir's nichts nütze."


Traduzione:

"Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo.

Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla.

Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente."



Perché, dunque, proprio la Prima lettera ai Corinzi e perché proprio questi versi?
Quando uscì in rete la prima immagine a bassa risoluzione abbiamo notato la lettera e malgrado la traduzione, prima di postulare teorie tentammo di chiedere ragguagli a McDevitt via Twitter il 23 Luglio.
Purtroppo al momento siamo ancora senza risposta (forse perché una domanda tra le decine o centinaia che riceve, forse perché è qualcosa a cui non può rispondere). In compenso, però, abbiamo iniziato ad effettuare ricerche ed a studiare i versetti. Partiamo, dunque, con alcune supposizioni ed interessanti analogie.


Il contesto morale

In primo luogo possiamo affermare che la lettera porta con se un concetto morale piuttosto forte che potrebbe simbolicamente seguire il percorso di vita di Edward Kenway. I creatori di AC4 hanno ampiamente ripetuto i valori che contraddistinguono Edward e di come questi valori di lealtà, fedeltà e amore siano in conflitto con il desiderio di fama e ricchezza che Ed ha fin dalla sua giovane età. La lettera, insomma, simboleggia la morale di come una vita ricca e potente non abbia significato se non vi è la predominanza dell'amore. E proprio sull'amore spesso gli sviluppatori di AC4 (primo fra tutti Darby McDevitt) si sono espressi sottolineando che malgrado la sua natura egoista, Edward è fortemente innamorato della moglie.


Venere è la signora in verde sulla destra
La mitologia di Assassin's Creed

Tolta questa parentesi, vediamo di leggere la lettera in chiave AC.
Simbologicamente la lettera richiama con una certa insistenza sia personaggi che contesti già visti nel mondo di Assassin's Creed. Questa stessa simbologia trova radici anche nelle origini stessa della lettera completa.
La creazione della "Prima lettera ai Corinzi", uno dei testi che compone il Nuovo Testamento, viene infatti attribuita alla persona di Paolo di Tarso, meglio noto come San Paolo. San Paolo, come indica anche la Seconda lettera ai Corinzi, aveva una visione dell'uomo piuttosto realistica. L'essere umano, come anche lui stesso da apostolo, è suo malgrado una creatura debole ed imperfetta e l'amore, a discapito di qualsiasi forma di sapienza o superiorità, è l'unico valore ed espressione massima di un buon cristiano. Paolo di Tarso, buon Fariseo che credeva fermamente "nell'immortalità dell'anima" e "negli angeli", scrisse questa Lettera per gli abitanti di Corinto, la cui dea protettrice era Afrodite, dea dell'Amore.
Afrodite risulta essere attualmente l'unica CVP ad apparire insieme alla triade capitolina nel fumetto Assassin's Creed: The Fall ed a non essersi ancora mostrata nella trama dei videogiochi, a dispetto di come in tanti di noi ci saremmo aspettati.
Afrodite / Venere è molto attesa nei videogiochi dai fan duri e puri perché non è comparsa solo in The Fall, ma anche in Project Legacy e forse c'è stato un riferimento a lei anche nel finale di Revelations.
In Project Legacy Afrodite compare nel capitolo dedicato a Kyros di Zarax, ambientato nel VI secolo a.C. La "dea" appare in primo luogo a Kyros in versione ologramma, mentre si reca verso l'interno dei un tempio a lei dedicato. Successivamente Kyros sviene e la dea gli appare una seconda volta in una sorta di ricordo genetico indotto. In tale ricordo Afrodite appare a Kyros in un giardino, con fattezze tangibili, mentre gli passa di fianco, raccoglie tre mele da un albero e si reca nello stesso tempio che Kyros stava visitando da sveglio. All'interno del tempio, sotto una statua dedicata ad Afrodite, la donna /dea posa le tre mele e subito dopo Kyros si risveglia dal ricordo. Kyros dunque si rialza e si reca dove Afrodite, nel ricordo, aveva messo le tre mele mature e vi trova un'unica mela d'oro, una Mela dell'Eden. Capite perchè i fan di Project Legacy hanno amato così tanto questo "giochino" di facebook?
Il simbolo di Venere
Il riferimento a Venere in Revelations si ha negli ultimi fotogrammi del finale, come si può vedere dall'immagine qui a lato. Questa immagine, che si vede sulla porta del Grande Tempio di Turin, ricorda i simboli presente in questa immagine. Tolti i riferimenti all'Ankh, l'immagine presente sulla porta del Grande Tempio è molto simile al simbolo del femminile, che a sua volta è quasi uguale a quello di Venere. Un altro indizio a sostenere questa attesa ancora non soddisfatta.

Non mancano nel passo della lettera nell'immagine di Edward e Charles Vane, comunque, riferimenti più diretti ai CVP in generale. La rappresentazione dei CVP come angeli è, infatti, già stata mostrata precedentemente, come tante altre rappresentazioni divine, in Assassin's Creed.
William Miles in ACIII fa, per esempio, un paragone dei CVP con i Nephilim, creature a metà tra Dio e Uomo ma anche indicate come angeli caduti, giacché il nome deriva dalla radice semitica Nafal ovvero cadere. (Come accennato nell'articolo dei sei metodi di salvezza).
Il paragone tra i CVP e gli angeli più eclatante, però, si trova in un ricordo del capitolo dedicato ad Elizabeth Jane Weston (1581 - 1612) del capitolo “La Scienza Divina” dell'onnipresente Project Legacy.

Open your wings, Evil Angel!

Il testo “incriminato” è il seguente:

Papà deve andarsene adesso, per guadagnare denaro. Io so cosa sia il denaro, ne abbiamo bisogno per mangiare e acquistare cose. Non voglio che vada.
Dò a Papà un grande abbraccio, ed anche allo zio John. Li saluto fino a quando non riesco più a vedere la loro carrozza. Fino a quando staranno via questa volta?
Chiedo a Mamma del lavoro di papà. Lei dice che fa conferenze con lo zio John, dando consigli alle persone che ne hanno bisogno.
John Francis dice che Papà comunica con gli angeli. Rido, ma la mamma non lo fa. "Me lo ha detto!" dice lui, incrociando le braccia magre sul petto.
Dopo una lunga pausa, mamma sospira. "John Francis ha ragione. Tuo padre parla con gli angeli. Ottiene ..." Si gratta la testa, "informazioni da loro."
Chiedo a Mamma cosa sia un angelo. Dice che è un essere dell’aldilà, una entità alata che vive con Dio, in Paradiso. Non capisco cosa voglia dire.
John Francis dice che solo Papà può chiamare angeli. Mamma annuisce, dicendo che ha un dono raro. "Lui usa una sfera di cristallo!" dichiara John Francis.


Il passo è estremamente interessante sia per i personaggi coinvolti che per i contenuti. La protagonista che parla in prima persona è Elizabeth Jane Weston, poetessa anglo-ceca sorella di John Francis Weston e figlia di Jane Cooper, menzionata come Mamma. Del padre di Elizabeth non si sa quasi nulla, mentre, al contrario, si hanno diverse informazioni riguardo al suo patrigno, Edward Kelley, qui menzionato come Papà. Kelley era un alchimista, medium e glotteta inglese la cui notorietà e variopinta biografia hanno contribuito a crearne la fama di ciarlatano, come afferma Wikipedia. Kelley spesso collaborava con John Dee (lo zio John nel passo di PL), anche lui famosissimo occultista e studioso di filosofia ermetica. Kelley storicamente raccontava di avere questa presunta abilità di evocare e parlare con spiriti ed angeli tramite una sfera di cristallo e sosteneva che questi per parlare si servissero di una lingua speciale, angelica o “enochiana”, che loro stessi avevano insegnato a lui e a Dee. In chiave AC questo si traspone in un dialogo di Kelley con i CVP/Angeli, consentito da un dono raro, che potrebbe essere la stessa sfera di cristallo oppure anche il DNA CVP/Occhio dell’Aquila che gli consentirebbe di attivare la sfera nella maniera corretta esattamente come fa Connor in AC3 per parlare con Giunone.

Ad avallare il fatto che il brano della prima lettera ai Corinzi si avvicini molto ai temi trattati nella saga di AC, possiamo far notare che due dei tre versetti richiamano in qualche modo alcuni concetti e situazioni mostrateci, specialmente in AC3.

"Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo"

Il primo versetto tratta del fatto che, anche avendo la capacità di parlare la lingua degli angeli, ma non avendo l'amore, caratteristica dell'uomo, saremmo come oggetti inanimati definiti solo da un suono vuoto e senza significato come per esempio un cembalo, che è uno strumento a percussione.
La rappresentazione del CVP come angelo, come abbiamo detto, non è nuova in AC. Nel terzo capitolo, per esempio esiste anche una piccola parte in cui William descrive la difficoltà nel parlare con i CVP (da qui il riferimento alle lingue degli uomini e degli angeli). Nello specifico, Desmond, in un impeto di rabbia, si lamenta dell'ambiguità e cripticità dei discorsi di Giunone, implorandola di parlare con chiarezza. William in quel momento lo interrompe spiegando l'impossibilità dei CVP al comunicare in una forma inferiore alle loro capacità. William paragona l'incomunicabilità tra CVP e uomo a quella tra uomo adulto e un bambino di due anni o a quella tra uomo e cavalletta, affermando che quando si parla di inconoscibilità della volontà degli dei c'è più verità di quanto non si creda (per ulteriori informazioni in merito rimandiamo di nuovo all’articolo sui sei metodi di salvezza).

"Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla."

Questo versetto potrebbe rappresentare il connubio delle capacità dei CVP a discapito degli umani.

Il dono della profezia potrebbe essere un riferimento piuttosto forte alla capacità di previsone (i cosiddetti “calcoli”) dei CVP. Questa capacità, tra l’altro non è per niente mistica, dato che questi precursori dell'umanità ottengono i risultati di queste previsioni utilizzando una logica costituita da ipotesi e dal concetto di causa/effetto, ai limiti di un complessissimo calcolo matematico.

Una delle varie previsioni dei CVP
La conoscenza di tutti i misteri potrebbe ricondursi alla più nota capacità dei CVP, ovvero il sesto senso o la conoscenza, secondo Giunone. Abbiamo potuto ammirare questo senso in forma limitata col nome di Occhio dell'Aquila, nei discendenti ibridi dei CVP come Desmond ed il resto della sua stirpe, ed in forma più avanzata col nome di Senso dell’Aquila (è il caso di Ezio in Revelations). Si tratta di una capacità in grado, a quanto pare, di dare una comprensione esponenziale di ciò che l'individuo percepisce riguardo a ciò che lo circonda, malgrado si sia notato come, almeno nei limiti di Desmond e compagni, questa abilità sembri vincolata dai sentimenti dell'utilizzatore.

Il possedere la fede in modo da spostare i monti, potrebbe invece ricondursi ad una capacità latente dell'individuo di poter in qualche modo dare forma fisica alla propria volontà, corrispondente al terzo metodo di salvezza utilizzato dai CVP. Nell'articolo sui sei metodi viene analizzato l'esempio fatto da Giunone, che menziona la capacità, in vari individui insieme, di abbattere un muro o generare un albero solo volendolo fermamente.


Origini storiche nella saga

Il passo, come abbiamo detto, è preso dalla versione tedesca della prima lettera ai Corinzi. La traduzione della Bibbia in tedesco principale e che per prima annoverava anche il Nuovo Testamento (e quindi la Lettera ai Corinzi) è quella di Martin Lutero, completata nel 1534. La traduzione di Lutero è partita, come ispirazione, dalla seconda versione del Nuovo Testamento, pubblicata da Erasmo da Rotterdam nel 1519. Indovinate? Entrambi sono citati in Assassin's Creed.

Ritratto di Erasmo, Holbein il Giovane
Erasmo da Rotterdam (Rotterdam, 1466 – Basilea, 12 luglio 1536) è stato un teologo, umanista, filosofo olandese e anche Leader del ramo Nord-Europeo degli Assassini, la cui "giurisdizione" comprendeva all'incirca i territori della Germania, della Francia e dell'odierno Benelux.
Erasmo firmò sempre i suoi scritti con lo pseudonimo di Desiderius Erasmus (Desiderio Erasmo) e così era conosciuto nella Confraternita. La sua opera più conosciuta è l'Elogio della follia, ed è considerato il maggiore esponente del movimento dell'Umanesimo cristiano.
Dopo la morte dei genitori a causa della Peste nel 1483, i tutori di Erasmo e Pieter (suo fratello) li mandarono a studiare in una scuola a Hertogenbosch (in italiano Boscoducale, sempre nei Paesi Bassi), da dove tornarono nella loro città dopo due anni. Pieter si fece frate nel convento di Sion, vicino Delft, e poco dopo, nel 1487, Erasmo entrò nel convento agostiniano di Steyn, nei pressi di Gouda.

Durante il suo "soggiorno" nel convento agostiniano Erasmo rimase impressionato dalla sua Biblioteca e si appassionò alla letteratura, soprattutto quella classica, e in poco tempo dimostrò di aver acquisito la conoscenza di tutti i maggiori autori classici latini, di S. Agostino, di S. Gerolamo e anche di alcuni umanisti italiani.
Il suo rapporto con la Chiesa non fu però uno dei migliori. Se nel convento accresceva la sua istruzione e il suo amore per la letteratura classica, in modo inversamente proporzionale progrediva la sua affezione per la vita monastica.
Attorno al 1493 tentò di andare via dal convento per mettersi al servizio del vescovo di Cambrai, ma risultò essere una situazione molto scomoda per lo stesso Desiderius. Fu così che nel 1495, con il consenso del vescovo e con un modesto sussidio, si recò a studiare presso l'Università di Parigi, che era allora la sede principale per l'insegnamento della Scolastica (intesa come corrente filosofica).
Erasmo rimase a Parigi fino al 1499. Si stabilì dapprima nel Collège de Montaigu (palazzo dell'Università di Parigi indirizzato verso le Belle arti), ma presto si convinse a trasferirsi in una pensione per studenti, arrotondando il magro stipendio del vescovo con lezioni private di latino.

Nell'estate del 1499 lasciò Parigi per l'Inghilterra. Qui venne in contatto con molti esponenti dell'Aristocrazia Inglese, forse Templari, come si vede dai contratti di Project Legacy. Tali contratti, infatti, mostravano la presenza di un complotto templare per spodestare l'allora regnante Enrico VII. Un ruolo importante all'interno di questo complotto era svolto da Margherita di York , ma come si vede in Project Legacy, i cospiratori templari erano presenti in molti piccoli baronati inglesi. PL mostra addirittura che quattro membri anziani della Camera Stellata, un tribunale supremo politico costituito da Enrico VII che aveva il compito di reprimere ogni tentativo di opposizione, si erano incontrati con degli ambasciatori romani che portavano loro delle lettere con il sigillo dei Borgia.

A Londra Erasmo conobbe anche il Filosofo John Colet, che ascoltò con grande interesse le lezioni di Erasmo sulle lettere di San Paolo, come, guarda caso, quelle ai Corinzi. Si è sostenuto che Colet abbia esercitato un notevole influsso, decisivo su Erasmo, spingendolo a quell'interesse filologico per la Bibbia che è centrale nella sua attività di studioso. In questo senso, in AC, Colet potrebbe essere anche visto come colui che iniziò Erasmo alla Confraternita degli Assassini, o, al contrario, come un agente che cercò di avvicinarlo alla religione, che ai tempi era uno degli strumenti principali dei Templari per perseguire i propri obiettivi.
Dopo sei mesi però, Desiderius ritornò a Parigi, e il viaggio fu molto movimentato: i doganieri Inglesi gli sequestrarono a Dover tutto il suo denaro e in Francia due briganti tentarono di rapinarlo (anche questi eventi legati ai Templari?).

Erasmo aveva iniziato a studiare il greco solo dal 1500. La conoscenza del greco, infatti, gli era indispensabile per affrontare l'impegno maggiore, quello della Bibbia e della teologia (come suggeritogli da Colet). È durante il periodo del Novembre 1500 che accadono gli eventi raccontati nei Contratti di Project Legacy, dove gli Assassini Italiani si recano in Francia, mentre Luigi XII si appresta a d affrontare Ferdinando I per il possesso di Napoli. Luigi in sua assenza ha lasciato sul suolo francese i suoi ministri a governare, in realtà uomini al soldo di Rodrigo Borgia. Questi ministri avevano preso di mira Erasmo da Rotterdam, che era nascosto nelle chiesa di Parigi.

Il rapimento di Erasmo (PL)
Erasmo però viene rapito da un emissario dei Borgia e portato in una villa fuori Parigi. Dopo aver eliminato ogni guardia in maniera silenziosa gli Assassini giungono nella cella dove è stato rinchiuso ed Erasmo confida loro che insieme a lui c’erano altri prigionieri, tra i quali un altro membro della Confraternita.

Ricevute le cattive notizie gli Assassini italiani si adoperano per recuperare il loro confratello e, una volta a Parigi, tramite le voci del popolo, riescono a trovare qualche informazione utile riguardo una cospirazione in atto, e vengono indirizzati verso l’arcivescovo George D’Amboise (apparso in ACB).
Trovato D’Amboise ed interrogato, questi rivela la posizione di tre ministri che ritiene facciano parte della cospirazione. Dopo aver sistemato i ministri, gli Assassini da tutti e tre ricevono solo parti di informazioni valide, che messe insieme danno un quadro chiaro della situazione.
Dopo aver fatto irruzione in un maniero fuori Parigi, dove tengono prigioniero il loro confratello, riescono a raggiungerlo ma lo trovano con le gambe spezzate e moribondo. Le sue ultime parole infatti sono di non fidarsi della famiglia Orsini.

Tornando ad Erasmo, il nuovo secolo si era aperto per lui con nuovi viaggi da Parigi a Orléans, poi a Lovanio nel 1502, ancora a Parigi nel 1505. Dopo una breve permanenza in Inghilterra nel Queen's College di Cambridge, dal 1506 al 1509 Erasmo visse in Italia. Dopo un primo periodo trascorso a Torino si trasferì a Bologna e da qui a Venezia. Visitò anche Padova, Siena, Napoli, Cuma e, nel 1509, Roma, dove conobbe i cardinali Domenico Grimani e Giovanni de' Medici, gli umanisti Raffaele Riario ed Egidio di Viterbo (suo futuro, accanito avversario, oratore particolarmente apprezzato da Papa Alessandro VI, Rodrigo Borgia e quindi forse emissario templare?) e assistette, il venerdì santo, a una predica tenuta di fronte a Giulio II nel quale l'oratore di Viterbo paragonava il papa a Giove che impone la sua autorità ai potenti del mondo.
La notizia della morte del re inglese Enrico VII nell'aprile del 1509 e della prossima salita al trono di Enrico VIII, comunicatagli dall'amico William Blount con un invio di denaro e il miraggio dei grandi successi che lo avrebbero atteso in Inghilterra, lo spinse a lasciare Roma.
Dopo un viaggio di due mesi Erasmo raggiunse l'Inghilterra e andò nuovamente al Queen's College e vi stette dal 1510 al 1514 e durante il suo soggiorno, riprese a scrivere il suo Moriae Encomium o Elogio della Follia che portò a termine in una settimana.
Erasmo aveva ottenuto nel 1511 una pensione e i benefici della parrocchia di Aldington, nel Kent, e ottenne anche dal vescovo e rettore dell'Università di Cambridge, il permesso d'insegnare greco e teologia nell'Università. Qui intraprese uno studio approfondito delle lettere di san Gerolamo e del Nuovo Testamento.
È in questo periodo, infatti, all'incirca nell'Agosto del 1512, che Erasmo da Rotterdam manda una lettera alla reggente dell'Ordine degli Assassini di allora, Claudia Auditore da Firenze, informandola della situazione del Paese, e lo stesso Ezio ne viene a conoscenza, come raccontato in un passo del Romanzo di Revelations:

"(Ezio) Era inquieto anche per altre cose. Il capo del settore nordeuropeo della Confraternita, Desiderio Erasmo, aveva scritto a Claudia dal Queen’s College di Cambridge, dove l’errante studioso viveva e insegnava in quel periodo. Aveva scritto che a Wittenberg era stato nominato da poco un nuovo dottore in teologia di nome Lutero, il cui pensiero religioso era da sorvegliare, dato che pareva portare a qualcosa di realmente rivoluzionario, qualcosa che avrebbe potuto minacciare nuovamente il fragile assetto dell’Europa.
Parlò a Sofia delle sue preoccupazioni.
«Erasmo che fa?» [Sofia conosce Erasmo da prima?]
«Osserva. Aspetta.»
«Recluteresti nuovi uomini per l’Ordine, se nel Nord avvenisse una separazione dalla chiesa romana?»
Ezio allargò le mani. «Mi consiglierà Desiderio.» Scosse il capo. «Nuovi dissensi e divisioni nascono ovunque, sempre.»
«Non è questa una caratteristica della vita?»
Lui sorrise. «Forse. E forse non è più la mia battaglia.»"


Durante il proprio soggiorno inglese Erasmo iniziò lo studio sistematico dei manoscritti del Nuovo Testamento [anche quelli scoperti di recente o che, in quel periodo, giungevano dalla Grecia dopo la fine dell'Impero bizantino (Bibbia Poliglotta Complutense)] al fine di prepararne una nuova edizione e una traduzione latina.
L’edizione del Nuovo Testamento sarebbe stata poi pubblicata nel 1516. Essa avrebbe fatto da base per la maggior parte degli studi scientifici sulla Bibbia nel periodo della Riforma, e sarebbe stata utilizzata dallo stesso Lutero per la sua traduzione tedesca della Bibbia.

La Riforma di Martin Lutero (che tradizione vuole prenda avvio il 31 ottobre 1517 con l’affissione sulla porta della chiesa di Wittemberg di 95 tesi in latino riguardanti il valore e l'efficacia delle indulgenze) mise a dura prova il carattere di Erasmo.
Erasmo condivideva, in effetti, molti aspetti delle critiche di Lutero alla Chiesa cattolica, ad esempio nei confronti delle indulgenze e dei formalismi esteriori del clero, come pure sulla necessità di un ritorno allo spirito originario del cristianesimo (Cristianesimo povero). Sarà invece il tema del Libero Arbitrio a tenere divisi i due personaggi (Lutero ne negava l'esistenza e parlava di "servo arbitrio"). Erasmo aveva il massimo rispetto per Martin Lutero e, a sua volta, il riformatore manifestò sempre ammirazione per la superiore cultura di Erasmo. Lutero sperava di potere collaborare con Erasmo in un’opera che gli sembrava la continuazione della propria. Erasmo, invece, declinò l’invito ad impegnarsi e a Lutero tale scelta parve un mero rifiuto ad assumersi le proprie responsabilità motivato da mancanza di fermezza o, peggio, da codardia.

Fu allora che Erasmo prese posizione contro Lutero. Soprattutto sul tema cruciale del libero arbitrio che affrontò nel 1524 con il suo scritto "De libero arbitrio diatribe sive collatio" (Sul libero arbitrio: discorsi o comparazioni) . Erasmo definisce il libero arbitrio come "potere della volontà umana in virtù del quale l’uomo può sia applicarsi a tutto ciò che lo conduce all’eterna salvezza, sia, al contrario, allontanarsene."
Come indicato su wikipedia, Erasmo era convinto che chi affermava che la libera volontà dell'uomo potesse esprimersi solo nel decidere di peccare errava. Allo stesso modo errava anche chi credeva che il libero arbitrio fosse una vuota astrazione. Questo tipo di pensiero giustifica ancora maggiormente la sua collocazione nella Confraternita degli Assassini.

Mentre la Riforma trionfava, iniziarono, però, anche quei disordini sociali che Erasmo temeva e che Lutero riteneva inevitabili: la guerra dei contadini, l’iconoclastia ed il radicalismo che sfociò nei movimenti anabattisti in Germania e Olanda. Erasmo fu accusato di essere stato il fomentatore di tali discordie.
Proprio in questo tema di scontri e di lotte interne nel paese si inserisce la seconda ed ultima fonte relativa ad Erasmo da Rotterdam proveniente dal Romanzi di ACR, dove Ezio non riceve più ormai da tempo, notizie da parte sua:

"(Ezio) Si allenava ancora, malgrado la tosse lancinante non l’avesse mai del tutto abbandonato. Aveva da tempo reso le sue armi da Assassino ad Ariosto. Non riceveva notizie che avrebbero potuto farlo stare in ansia, né da Roma né da Costantinopoli e neppure da Erasmo da Rotterdam, anche se si era avuta la prevista separazione nella Chiesa, con il giovane Lutero al centro della riforma nel Nord. Ancora una volta nuove guerre minacciavano il mondo. Ezio poteva solo guardare e aspettare. Le vecchie abitudini erano dure a morire, pensò. Ed era diventato tanto campagnolo da sentire nell’aria il profumo di un temporale."

Ed era diventato tanto campagnolo da sentire nell’aria il profumo di un temporale...

Erasmo infine morì la notte fra l’11 e il 12 luglio 1536 a Basilea e nel 19 gennaio 1543 i suoi libri si dice che siano stati bruciati a Milano insieme a quelli di Lutero. Fu sepolto nella cattedrale ormai dedicata al culto riformato, sebbene egli fosse sempre rimasto cattolico.

Teniamo comunque a sottolineare che le nostre teorie e ricostruzioni storiche restano ovviamente ferme nel campo delle supposizioni. La lettura dei versetti ci ha fatto pensare subito ai CVP, ed avendo percepito un richiamo così forte ci è sembrato giusto analizzarli nel dettaglio.
La stessa cosa vale per i cenni storici. Alla luce di ciò che abbiamo scoperto, la scelta di inserire il testo in tedesco sembra essere un voluto collegamento agli eventi e persone vincolate alla traduzione, ed alla saga in più ampio spettro. Quel foglio, in realtà, potrebbe anche essere uno di tanti oggetti collezionabili che potrebbero incidere nella storyline principale o in quelle secondarie, ed avere un preciso scopo.
Rimane comunque anche la possibilità che sia solo un oggetto usato per arricchire il contesto ambientale e scenico, anche se ormai abbiamo imparato che Ubisoft è piuttosto specifica quando si tratta di dettagli del genere, e difficilmente lascia certe informazioni al caso...






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