Shay Patrick Cormac: Una nuova Mitologia per Assassin’s Creed?
Hephaestus, 1 Ottobre 2014


Le immagini e i video di Assassin’s Creed Rogue rilasciati finora e anche in questi ultimi giorni hanno creato in molti un Hype veramente spropositato, al punto che alcuni per Novembre aspettano Rogue più di Unity.

Quello che in molti consideravano il “contentino” di Ubisoft per PS3 e X360 si è ormai rivelato per quello che è, un capitolo vero e proprio della Saga che va a colmare il lasso temporale che separa ACIII e ACIVBF, il vero episodio che va a terminare gli eventi della “Kenway Family Saga”. Inoltre forse è la storia a livello di tematiche più oscura della storia del Brand di AC.

Rogue, essendo il nesso per antonomasia tra ACIV e ACIII, ci porterà a rivedere volti vecchi e nuovi dai precedenti AC, come un giovane Achilles Davenport nella sua tenuta originale (quella donata poi a Connor) e Adéwalé (probabilmente ucciso da Shay nel 1758), ma guardando con attenzione le immagini finora rilasciate sembra che Shay con la sua storia voglia aggiungere qualcosa di completamente nuovo in AC… Una nuova “Mitologia”.


Shay Patrick Cormac: Dimmi come ti vesti, e ti dirò… che misteri potrai portare in AC.
Shay, dalle informazioni rilasciate da Ubisoft, è nato a New York da genitori irlandesi, e la sua lingua parlata, infatti, non è irlandese al 100% ma è un linguaggio misto con l’Inglese e l’Americano, perfettamente in linea con il luogo e l’ambiente di nascita del personaggio.

Il secondo nome “Patrick” e il cognome “Cormac” sono, infatti, un nome ed un cognome molto tipici in Irlanda. Lo stesso cognome, Cormac, è lo stesso di una vecchia conoscenza di AC. Anne Bonny.

Il vero nome di Anne Bonny è infatti Anne Cormac, ma questo non significa necessariamente
Jean Du Casse: “Zio” di Julien
che la Bonny e Shay abbiano una parentela diretta, dato che il cognome è molto usuale in Irlanda. Anne inoltre secondo le fonti storiche sembra non essere mai stata a New York, quindi è ancora più improbabile.

C’è da notare però che con ACIVBF, grazie alla penna di Darby McDevitt, abbiamo visto l’inserimento di un nuovo tipo di personaggi di fantasia nell’universo di Assassin’s Creed. I personaggi fittizi PARENTI di personaggi storici.

Due esempi importanti in merito sono Duncan Walpole, Assassino di fantasia ma riconosciuto in AC come cugino di secondo grado del primo Conte di Orford, Sir Robert Walpole (1676 – 1745), il "Primo" Primo Ministro Inglese; oppure il Templare Julien Du Casse, anch’egli di fantasia ma che in AC è riconosciuto come il nipote di Jean-Baptiste Du Casse (1646 – 1715), bucaniere e ammiraglio Francese [NdHephaestus: Notare che “Zio e nipote” moriranno entrambi nello stesso anno].

Tirando le somme, sebbene il cognome Cormac sia molto usuale, parlando di cognomi irlandesi, ci potrebbe essere una possibilità che Shay abbia una lontana parentela con Anne Bonny, ma non diretta.

Parlando di Character Design - una cosa che Ubisoft ha sempre fatto molto bene in quasi tutti i suoi personaggi, non solo di AC – Shay porta con sé il suo “patrimonio genetico” Irlandese, inserendolo anche nel contesto della sua vita Templare. La sua veste, infatti, reca alcuni simboli derivanti dal folklore irlandese e celtico.

Concept di Shay ad altissima
risoluzione. Cliccate per ingrandire
Sulle spalline in cuoio di Shay si possono notare sia a destra che a sinistra due simboli celtici, e in una spallina, quella destra, vi sono simboli celtici insieme a simboli Templari.

A sinistra sulla veste di Shay è possibile notare un particolare “Nodo Celtico” o “Celtic Knot”.

I Nodi Celtici erano glifi lineari senza un inizio e una fine. I nodi potevano avere sia disegni semplici che molto complessi (come nel caso di quello nella tenuta di Shay).

L’utilizzo di una sola linea per l’intero nodo ricorda le credenze celtiche sull’interconnessione tra vita ed eternità.

I nodi vennero creati appunto dai Celti nelle prime chiese Celtiche presenti principalmente in Irlanda. Quando il Cristianesimo arrivò in Irlanda, attorno al 450 D.C., i nodi, indissolubilmente legati al paganesimo celtico, non riuscirono a essere “estirpati” dalle credenze popolari, al punto che i primi cristiani in Irlanda inserirono nella loro religione Nodi Celtici. I nodi a questo punto cominciarono a diffondersi nelle terre vicine,
Dettaglio del Nodo Celtico
nella tenuta di Shay
come le Highlands scozzesi e l’Europa del Nord e vennero accettati in certi paesi.

C’è da dire comunque che all’inizio i Nodi vennero creati probabilmente per scopi puramente decorativi ed estetici, ma poi vennero inglobati prima nel Paganesimo Celtico e successivamente nel Cristianesimo in Irlanda.

Il Nodo di Shay, più precisamente, ricorda vagamente una freccia molto stilizzata e sembra vi sia anche un glifo a forma di occhio come se fosse trafitto da questa freccia.

L’altro simbolo che si vede sulla spallina sinistra di Shay è collegato alla sua vita da Templare, ma non nasconde dei legami con le sue origini celtiche. E’ visibile qui.

Il Simbolo infatti è una croce Templare che contiene in ognuna delle quattro parti che la compongono una Triquetra.

A lato, uno sketch in alta qualità del simbolo nella veste di Shay realizzato dal nostro Simonsens.

Il simbolo inoltre nella forma in sé ricorda moltissimo la Croce Celtica, con le parti interne della croce arrotondate.

Ci sono molte varianti di questo tipo di croce con quattro Triquetre all’interno, come questa e questa, ma quella di Shay è chiaramente unica.

Triquetra
La Triquetra (o Triskele o Triskelion in greco), oltre ad essere uno degli antichi nomi della Sicilia nella cultura greco-mediterranea, era un simbolo molto importante nella simbologia celtica; infatti, nella religione Celtica rappresentava la trinità femminile della battaglia Mórrígan-Macha-Boadb. Successivamente con l’avvento del Cristianesimo in Irlanda rappresentò la Trinità stessa.

Il Legame Shay – Irlanda – Triquetra – Morrigan – Shay è molto interessante, e fa notare quanto sia intricato il character design di un qualunque personaggio di un AC, e quanto si possa ricercare sulla natura di un personaggio soltanto studiando i simboli che porta con sé.

Ultimo simbolo che riporta alle origini celtiche di Shay ma stavolta non presente nella veste è l’elsa della Spada. La Spada in sé ricorda molto una classica spada medioevale Templare, ma l’elsa ricorda la Croce celtica semplice, o Croce Celtica Antica.



L’elsa della Spada lunga
di Shay in dettaglio
Croce celtica antica


Il Viaggio di Shay
Come detto a inizio articolo sembra che Shay possa andare a introdurre una nuova Mitologia in Assassin’s Creed, e per discuterne di ciò dobbiamo risalire al “Trailer di Gameplay della River Valley” rilasciato da Ubisoft il 13 Agosto 2014.

In questo video vediamo per la prima volta il setting della River Valley, una ambientazione fluviale nella Grande Valle degli Appalachi che riesce a unire senza caricamenti il gameplay di terra classico degli AC e il gameplay navale introdotto con ACIII e perfezionato con ACIV.

La River Valley
In questo video osserviamo Shay scendere dalla sua nave, la Morrigan, e distruggere i piani di una cellula di uomini affiliati agli Assassini. Questi gruppi vengono chiamati dagli sviluppatori “Gang” o “Bande”, e potrebbe lasciar ipotizzare che solo i capi di queste bande sono veramente Assassini (o uomini addestrati direttamente da loro), mentre gli altri sono mercenari con un affiliazione alla Confraternita, ma non Assassini in tutto e per tutto.

Durante lo svolgimento dei suoi obiettivi, tra i quali far saltare delle riserve di gas velenoso [NdHephaestus: A cosa sarebbe servito del Gas Velenoso agli Assassini?], uccidere il capo della gang (che viene chiamato “Assassino” da Martin Capel, Game Director di Rogue, ma sebbene utilizzi una lama celata, il gioco non si riferisce a lui come un Assassino - questo avvalora l’idea che sia un uomo addestrato dagli Assassini, ma non un vero membro della Confraternita. In pratica un mercenario), e tagliare e bruciare il vessillo dell’avamposto (Una bandiera arancione con l’emblema degli Assassini e una fiamma al suo interno), vediamo un simbolo molto interessante e completamente fuori luogo, rispetto alle azioni che Shay sta svolgendo, apparire sulla minimappa.

Il Simbolo appare a 5:39 del Trailer.



È chiaramente una RUNA, una lettera dell’alfabeto utilizzato dai Vichinghi e dalle popolazioni germaniche e scandinave. Più precisamente è la Runa che corrisponde (lo si nota anche visivamente) al carattere “R” dell’alfabeto latino. La Runa Raido.

Raido
Raido nell’interpretazione simbolico-religiosa delle rune era associata al tema del carro solare, e collegato a innumerevoli tradizioni dedicate al sole, del quale ne rappresentava la corsa.

La runa Raido però non rappresentava solo il carro del sole ma anche il tema della ricerca iniziatica o del Viaggio [NdHephaestus: tenete a mente il concetto di “viaggio”]. Raido era inoltre associata a un rituale la cui etimologia significava “Ordine”. Questo rituale aveva un significato di “mettere in ordine” o “rimettere in ordine”, per riuscire a trovare una fonte e un obiettivo nella vita.

Il concetto di Ordine e del “mettere (o rimettere) ordine per trovare un obiettivo nella vita” sono significati molto azzeccati per la vita di Shay e per il suo passaggio dagli Assassini ai Templari, dove appunto lui capisce che gli Assassini non stanno facendo qualcosa di buono per il mondo e trova nell’Ordine Templare il suo giusto obiettivo di vita.

La Runa nel gioco è molto probabilmente un collezionabile, qualcosa di legato forse a una sub-quest (probabilmente non molto dissimile dalle missioni delle pietre maya in ACIV), ma una cosa molto interessante che sembra trasparire da questi pochi simboli e qualche artwork qua e là è che in Rogue ci sarà qualcosa di collegato ai Viaggi nelle Americhe nei periodi ANTECEDENTI alla scoperta da parte di Cristoforo Colombo. Principalmente andremo ad analizzare due di questi viaggi, uno dei quali (il secondo che andremo ad analizzare) è strettamente collegato alla Runa qui sopra.

Henry Sinclair e la Scoperta dell'America da parte dei Templari nel 1398
C’è una famosa leggenda al giorno d’oggi che vuole che tra le tante scoperte ed invenzioni che i veri Cavalieri Templari abbiano fatto nella loro vita ci sia pure la scoperta del Continente Americano ben 94 anni prima di Cristoforo Colombo.

Concept Art di Jacques de
Molay da AC Memories
Tutto parte dal sacrificio al rogo dell’ultimo Gran Maestro ufficiale dei Templari, Jacques de Molay, il 18 Marzo 1314. Secondo il File numero 6 del multiplayer di ACR (File.0.06\Hst_VoxInExcelso) De Molay, dopo le numerose sconfitte da parte degli Assassini in quel periodo, che gli hanno aizzato il Re Filippo IV il Bello contro, capì che i nobili ideali dei Templari non potevano sopravvivere se l’ordine stesso fosse rimasto alla luce del sole, e quindi decise di compiere il sacrificio estremo non solo per permettere agli altri Templari di salvarsi e continuare il loro operato, ma anche per depistare gli Assassini facendogli credere di aver veramente sconfitto i Templari una volta per tutte.

Poco prima della sua morte però, De Molay scelse nove uomini fedeli, armati della conoscenza degli Antichi (dall’inglese: “armed with the knowledge of the Ancients”), e li mandò a continuare segretamente l’operato Templare in giro per il mondo.

Il termine “armed with the knowledge of the Ancients” lascia intendere che questi uomini scelti avevano già delle “conoscenze degli Antichi” (ovviamente la Prima Civilizzazione) prima che venissero scelti da De Molay (forse erano stati a contatto con uno o più FdE e hanno appreso qualcosa da esso/i).

Ricordiamo inoltre che tramite una delle Serie Mnemoniche di PL sappiamo che De Molay per un po’ di tempo possedette la Sindone, e in quegli anni ci sono forse anche sospetti movimenti di una Spada.

Tra i tanti posti in cui le leggende dicono che i Templari si siano recati dopo lo smantellamento ufficiale dell’Ordine c’è la Scozia. Si dice che la loro storia sia codificata tra le mura della Cappella di Rosslyn, costruita da William Sinclair, il Conte di Caithness (1410 – 1484).

Sebbene si dica che i Sinclair, e soprattutto William, siano sempre stati contro i Templari, le teorie alle loro spalle (e la trama di AC come vedremo) affermano il contrario.

La Cappella di Rosslyn (famosissima anche per essere stata inserita negli ultimi decenni nel Codice Da Vinci di Dan Brown, dove è il luogo dell’”enigma finale”) venne costruita nel 1446 da William Sinclair e terminata nel 1450 a Roslin, vicino Edimburgo.

Nell’edificio si possono notare molti simboli che possono ricondurre ai Cavalieri Templari e anche al Viaggio in America del figlio di William, Henry Sinclair.

Vi è ad esempio un simbolo nell’edificio che ricorda moltissimo la figura dei “due cavalieri sullo stesso cavallo”, ossia il “Sigillum Militum Xpisti” dei Templari. Questo simbolo rimarcava la doppia “anima” del Templare, ossia quella di Cavaliere e di Monaco.

Vi è anche un mistero legato al “soffitto indecifrabile” della Cappella, costituito da una serie di Cubi con glifi all’interno, che secondo alcuni studiosi è un codice basato sulla musica.

Il simbolo che invece collega la famiglia Sinclair ai viaggi nelle Americhe è l’Archivolto presente in questi archi a sesto acuto, dove sono presenti quelle che sembrano piante di Mais.

Che cosa ha di strano il Mais in tutto questo? Il fatto che sia stato importato dalle Americhe grazie alla scoperta da parte di Colombo, e che prima del 1492 nessuno abbia conosciuto ufficialmente quella pianta, ed anche che la Cappella di Rosslyn sia stata completata nel 1450, parecchi anni prima della scoperta di Colombo.

Archivolto che collega la famiglia Sinclair ai viaggi nelle Americhe


Questo ha portato molti a pensare che Henry Sinclair sia ufficialmente stato nelle Americhe ben 94 anni prima di Cristoforo Colombo. Al giorno d’oggi, tutto questo, sembra ritenuto falso.

Nella trama di AC però, tutto questo sembra proprio successo veramente e Sir Henry Sinclair (probabilmente Templare), insieme a Sir James Gunn, altro Templare, parteciparono ad una spedizione in Nord America nel 1398. La Spedizione si dice arrivò in Nuova Scozia e in Massachusetts. Tutto questo lo troviamo in una delle due missioni esclusive nella Collector Edition di Rogue.

Una di queste missioni (un set di missioni più che altro) è, infatti, chiamata “The Armor of Sir Gunn's Quest” (La ricerca dell’armatura di Sir Gunn).

La descrizione inoltre dice:
“Explore North America to find the remains of Scottish explorer and Templar Sir James Gunn and solve the mystery of the man who may have been the first discoverer of the New World.”

Tradotto: “Esplora il Nord America per trovare I resti dell’esploratore scozzese e Templare Sir James Gunn e risolvi il mistero dell’uomo che potrebbe essere stato il primo scopritore del Nuovo Mondo”.

Di seguito un artwork dell’armatura di Sir Gunn dall’immagine promozionale della Collector's Edition di Rogue.



Riguardo Sir James Gunn c’è un dettaglio molto interessante sulla sua vita.

Nel Massachusetts a Westford, esiste una scultura di roccia chiamata “Il Cavaliere di Westford” che si pensa raffiguri un cavaliere in armatura.

Il cavaliere di Westford
L’attuale interpretazione del reperto da quelli che credono che la roccia del Cavaliere di Westford raffiguri proprio un essere umano è che quella roccia servì per commemorare un membro caduto del gruppo di Henry Sinclair, il conte scozzese che nel 1398 viaggiò fino alla Nuova Scozia e al New England. Si dice che il cavaliere raffigurato sia appunto Sir James Gunn, membro del Clan Gunn e Cavaliere Templare (sia sospettato nel mondo reale che confermato come tale nel plot di AC). L’ipotesi che sia proprio Gunn è inoltre avvalorata dalla somiglianza tra l’emblema dello scudo e lo stemma araldico del Clan Gunn.

Il tutto va a convergere con il fatto che Shay Cormac dovrà andare a trovare i resti di Sir James Gunn in queste missioni, quindi presuppone che l’esploratore scozzese sia morto in Nord America durante il viaggio.

Dall’artwork promozionale dell’armatura si arriva a vedere che la parte alta dell’Armatura possiede dal lato destro uno spallaccio in ferro, mentre dall’altra parte una cappa rossa gira prima intorno al collo, esattamente come si vede nell’immagine del cavaliere di Westford, dove si notano una cappa che gira intorno al collo e pende a sinistra e uno spallaccio a destra.

Tornando sull’argomento, questo era uno dei due viaggi nelle Americhe prima di Colombo che sembrano avere a che fare con Rogue.

Andando ancora più a ritroso dei tempi dei Sir Henry Sinclair e James Gunn, però, c’è stato un altro viaggio nel continente americano, molto prima delle vicende di Sinclair e dei Templari, e molto più strettamente collegato alla Runa Raido vista prima.


Il Viaggio verso la Terra del Vino (o “del Pascolo” secondo altre interpretazioni)
Il Viaggio di cui andremo a parlare, facilmente intuibile, fa parte della leggenda scandinava secondo cui i Vichinghi arrivarono in America poco prima dell’anno Mille, giungendo in quella terra fertile (probabilmente l’odierna Terranova, in Canada) che loro chiamarono “Vinland”, ossia (come dice il titolo del paragrafo) “Terra del Vino” o “Terra del Pascolo”.

“Leiv Eiriksson scopre l’America”
di Christian Krohg (1893)
Il nome Vinland (o dal norvegese “Winland”) sembra che si riferisca alla vite selvatica che vi cresceva in grande quantità, cosa che, secondo le saghe, notò per primo uno dei guerrieri al seguito dell'esploratore Leif Erikson, accreditato come lo scopritore ufficiale di Vinland.

I Vichinghi fondarono in queste terre alcuni piccoli villaggi, che tuttavia decaddero molto rapidamente, probabilmente a causa delle ostilità dei nativi americani e della distanza dalla madrepatria. I vichinghi, comunque, riuscirono a intrattenere anche dei rapporti pacifici con i nativi del posto e sembra che sia avvenuto qualche piccolo commercio e addirittura qualche unione mista con loro.

La questione se i Vichinghi siano giunti o no nell’America settentrionale molto prima di Cristoforo Colombo (forse intorno all'anno 1000) è stata a lungo dibattuta dagli storici. Intorno al 980 i Vichinghi islandesi scoprirono la Groenlandia e, trovandola disabitata, s’insediarono sulla costa sud-occidentale. Le prime ipotesi di un successivo sbarco e addirittura di tentativi d’insediamento dei Vichinghi in zone come Labrador e Terranova trovavano giustificazione soprattutto in alcuni passi della Saga di Erik il Rosso in cui veniva menzionato il viaggio di Leif Erikson (figlio di Erik) in una regione oltre oceano detta Vinland, abitata da un popolo (gli Skrælingar) che sembrava corrispondere con le prime descrizioni dei nativi americani a opera dei successivi esploratori europei.

Nel 1961 infine la scoperta di tombe vichinghe dell'XI secolo a L'Anse aux Meadows, ha fornito la prova della certezza di questa ipotesi. Oggi si considera certo che i vichinghi giunsero, oltre che in Groenlandia, anche a Terranova.

La Saga Vichinga che andremo ad analizzare è la “Grœnlendinga saga” o Saga dei Groenlandesi, che viene ritenuta più attendibile e più storicamente accurata della Saga di Erik il Rosso (gli eventi spesso e volentieri sono gli stessi ma narrati con più accuratezza).

La Grœnlendinga saga è una saga nordica islandese, e insieme alla Saga di Erik il Rosso è una delle due principali fonti letterarie che narrano la Colonizzazione vichinga dell'America. Narra la colonizzazione della Groenlandia che fu scoperta da Erik il Rosso e dai suoi seguaci. Descrive poi alcune spedizioni verso occidente condotte da altri esploratori tra i quali i figli di Erik. Gli eventi narrati risalirebbero a un periodo tra il 970 e il 1030. Nonostante alcune parti della saga narrino avvenimenti poco credibili si ritiene comunque che la saga contenga un minimo di verità storica.

In questa storia Erik il Rosso (in vichingo: Eiríkr rauði) emigra dalla Norvegia in Islanda con Thorvald Asvaldsson, suo padre, a causa di alcuni omicidi. In Islanda, Erik trova moglie, Þjóðhildr (leggasi: Thjodhild). Qui si trova ancora coinvolto in una rissa e viene proclamato fuorilegge da un'assemblea locale. Riesce a scappare in Occidente e cerca una terra scoperta da un uomo chiamato Gunnbjörn che era andato alla deriva.

Erik salpa dalla vicina Snæfellsjökull e raggiunge la costa di una terra ghiacciata. Viaggia verso sud lungo la costa alla ricerca di una zona abitabile. Dopo due anni di esplorazione di questa terra, ritorna in Islanda e racconta delle sue scoperte. Chiama la terra che ha esplorato Grœnland (Groenlandia), che significa “Terra verde”, in modo da invogliare la gente a insediarsi lì.

Dopo aver trascorso l'inverno in Islanda, Erik salpa di nuovo con l'intenzione di colonizzare la Groenlandia. Parte con 30 navi ma solo 14 giungeranno a destinazione. Erik fonderà una colonia a Brattahlíð (leggasi: Brattahlid) nel sud ovest della Groenlandia, e lì diventerà un leader rispettato.

Con Thjodhild avrà tre figli, Thorvald, Leif, Thorstein e una figlia Freydis.


Il viaggio di Bjarni Herjólfsson. Prime notizie da Vinland
Tra i viaggi narrati nella Saga dei Groenlandesi, importanti per il punto che dobbiamo raggiungere con la Saga di AC, c’è quello di Bjarni Herjólfsson, un esploratore che ha probabilmente visto per primo le coste di Vinland, ma senza sbarcarci.

Mappa delle esplorazioni vichinghe
documentate nelle Saghe Nordiche
Bjarni Herjólfsson, secondo la Saga, aveva l'abitudine di trascorrere l'inverno un anno in Norvegia e un anno in Islanda con suo padre. Durante uno dei suoi sbarchi in Islanda scopre che suo padre è emigrato in Groenlandia insieme a Erik il Rosso. Decide di raggiungerlo, anche se sa che sarà un viaggio molto pericoloso per lui e il suo equipaggio, che non sono mai stati nel mare groenlandese.

Il viaggio si pensa sia avvenuto nell'estate del 985 o 986. Tre giorni dopo la partenza, Bjarni affronterà improvvisi venti da nord, nebbia e tempo avverso, e verrà mandato fuori rotta. Dopo alcuni giorni di navigazione nel maltempo, il sole torna a splendere e Bjarni raggiunge una terra piena di foreste e collinosa. Comprendendo che non si trattava della Groenlandia decide di non scendere a terra e salpa di nuovo. Dopo due giorni di navigazione l'equipaggio avvista una costa piatta, che anche in questo caso non poteva essere la Groenlandia, che sapeva avere imponenti ghiacciai. Dopo tre giorni di vento da sud-ovest giungono in vista di un'isola con ghiacciai, ma fortemente inadatta all’insediamento umano. Dopo quattro giorni di vento forte avvistano finalmente la Groenlandia e Bjarni lì si insedia, abbandonando i commerci e le esplorazioni. Egli raccontò della sua scoperta sia in Norvegia sia in Groenlandia, dove Leif Erikson, figlio di Erik, si mostrò estremamente interessato e affascinato dall’avvistamento di queste nuove terre.

La descrizione del viaggio di Bjarni è presente soltanto nella Saga dei Groenlandesi e non è per niente menzionato nella Saga di Erik il Rosso.


La scoperta definitiva: Leif Erikson
Dieci anni dopo il viaggio di Bjarni, Leif Erikson (Leifr Eiríksson) prendendo molto sul serio i suoi racconti, compra la nave che lo stesso Bjarni aveva usato per il suo viaggio. Leif decide di salpare con un equipaggio di 35 persone e chiede a suo padre Erik il Rosso di condurre insieme a lui una spedizione a occidente. Erik è riluttante all’inizio ma alla fine accetta. Mentre cavalca verso la nave però, il suo cavallo inciampa e Erik cade a terra. Considerando questo un segno di cattivo auspicio, Erik dirà:

Statua di Leif Erikson a Reykjavík
"È prestabilito che io non debba scoprire altre terre rispetto a quella ove ora viviamo."

Leif e il suo equipaggio quindi partono verso ovest senza Erik. Salpati da Brattahlid, Leif e la sua ciurma scoprono le stesse terre che aveva già scoperto Bjarni 10 anni prima ma nell'ordine inverso.

Prima giungono in una terra ghiacciata. Sbarcano, ma la trovano di scarso interesse. Leif chiamerà la terra Helluland (Terra delle Pietre Piatte), che corrisponde all’incirca alla parte meridionale dell'Isola Baffin nel Nunavut in Canada.

In seguito, salpano di nuovo e giungono in una terra ricca di foreste e con bianchi lidi. Leif la chiama tale terra Markland (Terra dei Boschi), che corrisponde forse alla costa del Labrador, in Canada, dopodiché salperà di nuovo.

Dopo di ciò, Leif navigherà per altri due giorni con un vento proveniente da nord-est e giungerà in una nuova terra dall'aspetto invitante. Leif sbarca e decide insieme all’equipaggio di restare lì per l'inverno.

Riguardo questa nuova terra la Grœnlendinga saga dice:
« The nature of the country was, as they thought, so good that cattle would not require house feeding in winter, for there came no frost in winter, and little did the grass wither there. Day and night were more equal than in Greenland or Iceland. »

Traduzione: «Il clima di quella terra era, essi pensarono, così buono che il bestiame non avrebbe avuto bisogno di essere foraggiato in inverno, poiché non c'era ghiaccio in inverno, e l'erba quasi non appassiva. Il giorno e la notte duravano circa come in Groenlandia e Islanda».

Il luogo di cui si parla è quasi certamente l'insediamento vichingo di L'Anse aux Meadows (“La baia delle meduse” in francese), a Terranova, il primo tentativo ufficiale di colonizzazione europea del Nord America di cui si abbia notizia.

Ricostruzione delle abitazioni vichinghe di L’Anse aux Meadows
A L'Anse aux Meadows sono state condotte ricerche archeologiche durate molti anni che hanno portato alla luce abitazioni, oggetti e utensili compatibili con la civiltà vichinga. L'insediamento risale a oltre 4 secoli prima dei viaggi di Cristoforo Colombo (anno 1000 circa, in linea con la Saga dei Groenlandesi).

Il villaggio vichingo di L'Anse aux Meadows consisteva di almeno otto edifici, tra cui una fucina e una segheria, che doveva rifornire un cantiere navale. La costruzione più grande misurava 28,8 metri per 15,6 e consisteva di numerose stanze.

Quando Leif e il suo equipaggio esplorarono L'Anse aux Meadows, trovarono dell'uva, e Leif si pensa chiamò la terra Vinland. Dopo la primavera Leif e il suo equipaggio lasciarono Vinland e tornano in Groenlandia con una nave carica di legno e grappoli d'uva, che in Groenlandia, dato l’ambiente, scarseggiavano.

Tutti questi eventi relativi a Leif Erikson nel plot di Assassin’s Creed li abbiamo in una delle memory CTag di ACInitiates. Infatti nella sequenza “Famous Explorers” abbiamo una memory chiamata “Daring Viking Explorer” centrata nell’Islanda del 970 (anno e luogo di nascita di Leif Erikson) che si sbloccava rispondendo per l’appunto alla domanda “Dove nacque Leif Erikson?”

Il viaggio di Leif secondo AC:Initiates
La descrizione dice:
"The Norse explorer is widely recognized to be the first European to reach the shores of North America, in what is known as Newfoundland today. Although it is not clear whether he was part of the initial voyage to North America, he was certainly a member of the Viking expedition that reached L’Anse aux Meadows. According to Viking myths and sagas, Leif Ericson established a colony at Vinland"

Traduzione: “L’esploratore nordico [Leif] è largamente riconosciuto per essere il primo europeo a raggiungere le coste del Nord America, in quel territorio oggi noto come Terranova. Sebbene non sia chiaro se lui fu parte del viaggio inziale per il Nord America, lui fu certamente un membro della spedizione vichinga che raggiunse L’Anse aux Meadoux. Secondo miti e saghe vichinghe, Leif Erikson stabilì una colonia a Vinland.

Tutto quello che è stato raccontato qui sopra appartiene ad eventi dei quali abbiamo già discusso in maniera esauriente prima, e la memory conferma che nella trama di AC questi eventi sono accaduti con certezza. Tirando le somme e tornando alla domanda principale, è possibile che quelle Rune, che hanno molto probabilmente il ruolo di item collezionabile in Rogue, siano parte di una sub-quest legata proprio a Leif Erikson o a Vinland?

Data la presenza di Rune vichinghe in un territorio molto vicino ai primi insediamenti vichinghi di Leif (La River Valley di Rogue), è effettivamente possibile.

Tornando però all’argomento dei simboli sulla veste di Shay citato all’inizio, e collegando il tutto alla simbologia vichinga che incontrerà nel corso della sua storia in ACRogue, Shay in alcune immagini porta con sé nella sua veste proprio un famoso simbolo della mitologia Norrena [NdHephaestus: Stranamente non in tutte, come se “acquisisse” questo simbolo con l’avanzare della storia].

In alcuni screenshot provenienti dai trailer, infatti, o solo su alcune immagini promozionali rilasciate, Shay porta sul cinturone un Medaglione in ferro con su inciso niente meno che Yggdrasill, l’albero cosmico della mitologia Norrena.

Il fatto che abbiamo già visto due simboli vichinghi collegati alla figura o al viaggio di Shay (la Runa Raido prima, e Yggdrasill ora) dovrebbe far ipotizzare che la mitologia vichinga avrà probabilmente un certo peso nella sua storia.

Raido e Yggdrasill inoltre sono collegati concettualmente nella simbologia Norrena. Infatti, il simbolo di Raido è associato ad altri oggetti della mitologia Norrena, quali Sleipnir, il leggendario cavallo di Odino dalle otto zampe (come allegoria al concetto di “carro divino” o “viaggio”), e guarda caso a Yggdrasill, proprio a rappresentare la simbologia della vita per i Vichinghi. Si potrebbe anche arrivare a ipotizzare che questi oggetti di derivazione Norrena possano fare parte di un’unica Sub-quest di Rogue… o forse potrebbero fare parte di qualcosa di molto più grande…



Qui sopra si può vedere l’immagine promozionale rilasciata da Ubisoft dove si è notato per la prima volta il medaglione con Yggdrasill. Come detto prima, questo interessantissimo simbolo non appare in tutte le immagini, e negli stessi trailer appare solo in alcune scene, mentre in altre Shay non ha nulla sul cinturone.

Di seguito il medaglione nel dettaglio.

Il Simbolo è inequivocabilmente Yggdrasill (si può fare un paragone con quest’altro medaglione).

A questo punto viene da porsi una domanda: perché Shay ha un medaglione con inciso Yggdrasill? Su questo non abbiamo fonti a sufficienza, e speculare ora è praticamente inutile e senza senso, ma cosa possiamo scoprire su Yggdrasill che ha a che fare con AC in generale?



Yggdrasill, l’Albero Cosmico nella Mitologia Norrena... ma in AC?

(NOR)

« Ask veitk standa,
heitir Yggdrasill
hár baðmr, ausinn
hvíta auri;
þaðan koma döggvar
þærs í dala falla;
stendr æ of grænn
Urðar brunni. »

(ITA)

« So che un frassino s'erge
Yggdrasill lo chiamano,
alto tronco lambito
d'acqua bianca di argilla.
Di là vengono le rugiade
che piovono nelle valli.
Sempre s'erge verde
su Urðarbrunnr. »

(Edda poetica - Völuspá - Profezia della Veggente)

Yggdrasill secondo un
manoscritto islandese
del XVII secolo
Secondo la Völuspá [NdHephaestus: il primo e più famoso poema dell'Edda poetica. Ne parleremo in seguito, c’è molto di cui discutere], Yggdrasill è un immenso frassino. Il suo nome significa probabilmente "cavallo di Yggr", dove "cavallo" è una metafora per "forca" o "patibolo" in lingua norrena, mentre Yggr è uno dei tanti nomi di Óðinn (Odino). Il riferimento è al mito secondo cui Óðinn (Odino), alla ricerca della sapienza superiore, rimase appeso per nove giorni e nove notti all'albero cosmico, sacrificando così "sé stesso a sé stesso".

Yggdrasill sorregge con i suoi rami i nove mondi della cosmogonia norrena, nati dal sacrificio di Ymir (“il primo degli esseri” o “l’uomo primordiale” secondo la mitologia). Questi mondi sono: Ásaheimr, Álfheimr, , Miðgarðr, Jötunheimr, Vanaheimr, Niflheimr, Múspellsheimr, Svartálfaheimr ed Hel. Questi nove mondi, nella cosmogonia norrena , costituiscono l'intero universo.

Yggdrasill affonda le sue radici sin nel regno infero, mentre i suoi rami si dice sostengano l'intera volta celeste.

Nel medaglione di Shay si notano principalmente tre grandi radici alla base (una a destra, una a sinistra, e una al centro). Non è un elemento per nulla casuale, infatti, nella mitologia norrena viene detto che Yggdrasill possiede tre radici con le quali si “ancora” a tre dei nove mondi. Ogni radice, a sua volta, culmina con una fonte.

La prima radice si dice si trovi in Niflheimr, da cui giungerebbe infine alla fonte di Hvergelmir (o “Fonte della Vita”), al di sotto del quale si trova il drago-serpente Níðhoggr (Nidhoggr), uno dei tanti animali che “popolano” Yggdrasill.

La seconda radice si spinge invece sino a Jotunheimr, la terra dei giganti (in questo caso si potrebbe fare un parallelo con i Nephilim, citati da William Miles in AC3), e arriva alla fonte di Mímisbrunnr (“Fonte di Mímir” o “Fonte della Sapienza”). In questa fonte si dice siano celate sapienza e conoscenza assoluta. A questa fonte si dice si recò Óðinn (Odino) per ottenere l’onniscienza, ma per arrivare a essa perse un occhio.

La terza radice, infine, va verso Ásaheimr, il regno degli Dei, e giunge alla fonte di Urðarbrunnr (“Fonte di Urðr” o “Fonte del Destino”). Davanti questa fonte, si dice vi sia una dimora nel quale vivono le Nornir (o Norne), tre donne che stabiliscono il destino degli uomini: esse si chiamano Urðr, Verðandi e Skulld (I cui nomi significano rispettivamente “Passato”, “Presente”, e “Futuro”) . Queste tre donne sono perfettamente paragonabili alle Parche della mitologia Romana o alle Moire della mitologia Greca.

Tornando al concetto di Yggdrasill in AC, c’è forse la possibilità che abbiamo già visto l’Albero Cosmico in passato?

Yggdrasill? Tecnicamente no… eppure…


Sebbene io personalmente ritenga che questo collegamento tra l’enorme albero visto durante la visione del Nexus nella sequenza 4 di ACIII e Yggdrasill sia causato da due fortuite coincidenze c’è da notare che per essere delle coincidenze, sembrano molto “mirate”…


Yggdrasill come allegoria dell’antica città CVP di Turin?
Questa mia particolare teoria vuole che l’intero complesso dell’Albero visto nella visione del Nexus in ACIII sia, attraverso la simbologia e i parallelismi con Yggdrasill, un’allegoria dell’antica città CVP che sorgeva vicino a dove oggi si trova la città di Turin.

Se, infatti, si sovrappongono la struttura di Yggdrasill (comprensiva di chioma, piano del suolo, e sotterranei delle radici), alla città CVP di Turin (comprensiva di edifici, "piano terra”, e fondamenta/sotterranei), si possono identificare alcune particolari quanto mirate coincidenze...

Nel "piano del suolo" di Yggdrasill, come già accennato prima, ci sono le tre Norne, tre divinità femminili che conoscono il destino sia degli dei che degli uomini.

Allo stesso modo nel "piano terra" di Turin, visibile nel filmato della Prima Catastrofe in ACR, c'è una statua raffigurante tre CVP femminili. Le tre CVP non sono altro che una rappresentazione triplice di una stessa CVP, Minerva, che aveva guarda caso l'obiettivo di studiare ed applicare le Calculations, che le permettevano di conoscere il destino sia dei CVP che degli uomini.

La “Triplice” Minerva come le tre Norne?


Andando avanti con le similitudini, bisogna ricordare che, come detto in precedenza, ogni radice di Yggdrasill culminava con un pozzo.

In una delle basi delle radici di Yggdrasill, nel Niflheimr, troviamo il pozzo di Hvergelmir (o “Fonte della Vita”), al di sotto del quale si trova il drago-serpente Níðhoggr.

Allo stesso modo, nelle fondamenta della città di Turin, vi è il Grande Tempio, e per accedervi (come visto in ACR) la struttura sfrutta un ascensore situato all'interno della statua della triplice Minerva che ha proprio la forma di un pozzo cilindrico.

Un’allegoria del Pozzo di Hvergelmir? Chissà allora se in questa versione c’è anche Níðhoggr…


Ultima coincidenza, ma non ultima in ordine d’importanza, è meglio descriverla parlando prima della controparte CVP e poi di quella Norrena.

L’enorme albero nella visione del Nexus si vede possedere delle enormi radici alla base che si allargano in estensione quasi quanto la chioma sovrastante, esattamente come tutte le iconografie di Yggdrasill, compreso quella nel medaglione di Shay, e c’è principalmente da notare che Giunone per mostrare il suo messaggio a un giovane Connor scende nelle profondità delle radici dell’albero. In quel momento la sua figura ricorda incredibilmente quel personaggio della mitologia norrena, che abita proprio nelle radici di Yggdrasill, il preannunciato Drago-serpente malefico Níðhöggr.
Giunone, esattamente come Nidhoggr, che viveva intrappolato sotto il pozzo di Hvergelmir, si trova intrappolata dentro il Grande Tempio, sotto una simile struttura a forma di pozzo che la collegava con la superficie.

Il fatto che Giunone, per consegnare il messaggio a Connor, lo porti nelle profondità delle radici, dove nel mito norreno si trova Nidhoggr, seguendo il paragone Turin-Yggdrasill, porta alla conclusione che lei stessa si trovasse esattamente all'interno del Grande Tempio, cosa che alla fine si è confermata essere vera.

C'è da dire inoltre che la figura del serpente (talvolta viene rappresentato anche sotto forma draconica) viene richiamata anche dall'Uroboro presente sia sul portale interno del Grande Tempio di Turin sia nell'amuleto tramandato da Connor a Desmond per sbloccarlo.

Níðhöggr (dal vichingo "colui che colpisce con odio") ha inoltre un altro particolarissimo riferimento che lo collega perfettamente a Giunone nell’ultimo canto della Völuspá, ambientato subito dopo il Ragnarök [NdHephaestus: Parleremo molto del Ragnarök nell’ultima parte dell’articolo].

(NOR)

« Þar kømr enn dimmi
dreki fliúgandi,
naðr fránn neðan
frá Niðafiöllum;
berr sér í fiöðrum
flýgr völl yfir
Níðhöggr nái;
nú mun hon sökkvask »

(ITA)

« E viene di tenebra,
il drago che vola,
la serpe scintillante
da sotto Niðafiöll.
Porta tra le sue ali,
sulla pianura vola,
Níðhöggr, i morti.
Ora lei si inabissa. »

Da questi versi della Völuspá, infatti, si è soliti interpretare che, quando il mondo, distrutto dopo il Ragnarök, rinascerà dalle sue ceneri, su di esso volerà come un'ombra Níðhöggr, qui definito come "serpe scintillante", portando tra le piume i cadaveri dei morti.

Il fatto che in seguito al Ragnarök Níðhöggr è ufficialmente libero di vagare per il mondo seguendo un suo piano è un evento pressoché identico al fatto che Giunone dopo il Flare Solare del 21/12/2012 è libera di vagare per il mondo per perseguire il suo piano.

Per essere delle coincidenze (e per certi versi sinceramente penso siano tali), sono molto ben accurate…

Passiamo adesso, come accennato velocemente molto prima, a qualche speculazione su alcune opere e argomenti della mitologia norrena, che sembrano avere molto a che fare con AC. I due più importanti che andremo ad analizzare, sono la Völuspá e il concetto di Ragnarök, che come vedremo hanno moltissime similitudini con il plot di AC per quanto riguarda i CVP.


Speculazioni Vichinghe, parte 1: Völuspá
La Völuspá (tradotto “La profezia della veggente”) è il primo e più famoso poema dell'Edda poetica.

La Veggente
L’opera racconta la storia della creazione del mondo e la sua futura fine narrata da una veggente che parla a Odino. È una delle più importanti fonti primarie per lo studio della mitologia norrena.

L’opera inizia con un discorso a Odino. La veggente inizia a narrare la storia della creazione del mondo. Spiega di come Odino,”il padre di tutti”, abbia ottenuto la sua onniscenza [NdHephaestus: come detto in precedenza Odino è una Divinità della Saggezza NON per imposizione, bensì acquisisce la Saggezza e l’onniscienza tramite il pozzo di Mimir, dove perderà un occhio], infatti la veggente lascia capire che conosce l'origine dell'onniscienza di Odino, e molti altri segreti degli dèi di Ásgarðr. La veggente poi comincia a parlare di avvenimenti passati e futuri, toccando la maggior parte dei miti norreni, come la morte di Baldr avvenuta per mano di Höðr, architettata con l'inganno da Loki.

La profezia inizia ufficialmente con la veggente che dice ai figli di Heimdallr (che sono esseri umani) di fare silenzio. La veggente chiede quindi a Odino se vuole che lei narri delle antiche tradizioni e leggende (In AC potremmo vedere l’espressione “i figli di Heimdallr” come sineddoche per identificare l’intero genere umano, così facendo la veggente narrerebbe la storia dei CVP ad un gruppo di uomini).

La veggente Inizia allora a narrare il Mito della Creazione; il mondo era vuoto finché i figli di Borr fecero emergere la terra dalle acque del mare. Gli Æsir allora misero ordine nel cosmo, trovando un posto per il sole, la luna e le stelle e dando così inizio al ciclo del giorno e della notte. Seguì quindi un'epoca meravigliosa, durante la quale gli Æsir (gli dei di Asgard) disponevano di oro in grande abbondanza, e costruivano con gioia i templi e ogni altra cosa. [NdHephaestus: Se paragonassimo gli Æsir ai CVP ciò di cui parla la veggente potrebbe essere paragonata ad un’epoca d’oro dei CVP sulla Terra prima della creazione dell’essere umano].

Ma poi dallo Jötunheimr arrivarono tre giovani e potenti gigantesse e l'età dell'oro ebbe così fine. Gli Æsir allora crearono i Nani, i più potenti dei quali sono Mótsognir e Durinn.

A questo punto nel poema, iniziano sei stanze che contengono semplicemente un elenco di nomi di Nani. Questa parte, chiamata talvolta Dvergatal (catalogo dei nani), è generalmente considerata un'interpolazione e viene frequentemente tagliata dagli editori e dai traduttori. In quanto “inutile” per trovare collegamenti con AC, la salteremo.

Dopo lo Dvergatal però, il poema tramite le parole della veggente, racconta la creazione di Askr ed Embla, il primo uomo e la prima donna, (NdHephaestus: Qui il collegamento è lampante con la creazione di Adamo ed Eva e quindi degli esseri umani… notare anche come il loro nome inizi rispettivamente con A ed E, come Adamo ed Eva) e si descrive lo Yggdrasill, l'albero del mondo. La veggente ricorda allora gli eventi che condussero alla prima guerra di tutti i tempi [NdHephaestus: Dato che questa guerra avviene DOPO la creazione dell’essere umano, possiamo paragonare il tutto alla Guerra Umani-CVP?] e come si svolse la lotta tra gli Æsir e i Vanir.

La veggente rivela a Odino di conoscere alcuni dei suoi segreti, e sa che cosa egli abbia sacrificato per ricercare il sapere. Gli dice che sa di Mimir e dove sia finito il suo occhio, e come lui l'abbia ceduto in cambio dell'onniscienza. Continuamente gli chiede se voglia ascoltare oltre.

Fin qui la storia sembra veramente molto simile a quegli eventi nella trama di AC antecedenti e direttamente successivi alla Prima Ribellione, che porterà poi alla Guerra Umani-CVP. In questa storia, Askr ed Embla (Adamo ed Eva) furono entrambi creati artificialmente da Odino e dai suoi fratelli, Vé e Víli. Nel mito, il gruppo di dei prese due ceppi da una spiaggia e da essi crearono due figure umane, in cui Odino infuse il soffio vitale, Víli lo spirito e le emozioni e Vé i sensi e la parola.

Askr ed Embla come gli Adamo ed Eva di AC?


Speculazioni Vichinghe, parte 2: Ragnarök
Verso la fine della Völuspá, la veggente racconta della fine del mondo, del Ragnarök, e della sua seconda venuta in futuro [NdHephaestus: Direi un chiaro parallelismo con la Prima Catastrofe ai tempi dei CVP e la “Seconda Catastrofe”, poi sventata, del 21 Dicembre 2012].

Ragnarök?


La veggente avverte Odino in persona che da quel momento seguirà la narrazione di eventi terribili. Eventi come l'assassinio di Baldr, il migliore e il più giusto degli dèi. La ribellione di Loki, e molti altri.

Racconta infine di come tutti gli dei periranno quando il fuoco e la violenza delle acque travolgeranno il cielo e la terra mentre gli dei combattono la loro ultima battaglia contro i loro nemici (Guerra Umani-CVP ancora in corso).

Questa è la profezia della Veggente, questo è il Ragnarök, il destino degli dèi. L’opera continua descrivendo i richiami alla battaglia e le sofferenze personali di ogni dio. Narra la tragica fine di molti degli dèi e di come Odino stesso venga ucciso [NdHephaestus: Una diretta coincidenza con la tragica fine di molti membri della Prima Civilizzazione durante e dopo la Prima Catastrofe].

Esattamente come nel filmato della Prima catastrofe in ACR, il mondo non termina con il Ragnarök, infatti “Alla fine, dalle ceneri dei morti e dalla distruzione, risorgerà un mondo meraviglioso”, un mondo nuovo nel quale la terra darà messi in abbondanza senza nemmeno bisogno di essere seminata.

“Dalle ceneri dei morti e dalla distruzione, risorgerà un mondo meraviglioso…”


Dal Ragnarök infatti, secondo il poema, vi sono un uomo ed una donna, Lífþrasir e Lif, che riuscirono a sopravvivere alla Catastrofe trovando rifugio e salvezza dentro un albero chiamato Hoddmímis, e dopo che le fiamme finirono di abbattersi sul mondo, uscirono a ripopolarlo.

Secondo alcuni studiosi della mitologia Norrena, l’Albero Hoddmímis, altri non è che lo stesso Yggdrasill.

L’opera però termina con un avvertimento. Il Ragnarök, un giorno, ritornerà sulla Terra, riportando lo stesso fuoco e la stessa distruzione del primo.

La Seconda Catastrofe, o secondo Ragnarök, da una visione di Giunone


E sappiamo ormai tutti com’è andata a finire…

Tirando le somme, Shay avrà con buona probabilità a che fare con la Mitologia Norrena (non sappiamo però fino a che punto), e come analizzato in questo articolo molti eventi della mitologia norrena oltre ad essere collegati strettamente tra di loro hanno anche dei forti corrispettivi nella trama di AC.

Quello che accadrà veramente lo scopriremo solo “vivendo” i misteri che ACRogue avrà da offrirci, ma con queste idee e teorie potenzialmente valide, alcune delle quali vanno fin nel profondo del plot di AC, abbiamo già un modesto background di quello che potremmo aspettarci.








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