Scritto da: Markuz, 16 Maggio 2021 Tradotto da: Stefania Continuiamo la nostra analisi dedicata alla fine di Assassin's Creed Valhalla e al contesto che lo circonda con la nostra terza puntata, che sarà dedicata alle prime fasi della storia di Odino e Loki mostrata nell'arco di Asgard, sviluppando ciò che abbiamo visto nel nostro ultimo articolo. Più specificamente in questo articolo proveremo a vedere quali potrebbero essere state le reali azioni intraprese dall'Isu Odino per cercare di eludere il suo destino e, dall'altra parte, daremo un'occhiata a quali sono state le reali motivazioni che hanno spinto Loki a mettere in atto tutte le macchinazioni e gli intrighi che circondano il suo figlio segreto, Fenrir. Cercheremo anche, proprio come nel nostro ultimo articolo di questa serie, di perforare il velo mitologico dell'Arco di Asgard per comprendere meglio gli eventi reali, i personaggi e persino i luoghi coinvolti in questo specifico periodo dell’era Isu. Ancora una volta, abbiamo molto di cui discutere, quindi partiamo subito. È ora di scoprire i segreti della storia di Odino e Loki dall'Arco narrativo di Asgard in Assassin's Creed Valhalla. La storia di Odino nell'Arco di Asgard è molto interessante una volta che avete letto tra le righe e iniziate a interpretare ciò che gli eventi nel gioco stavano effettivamente cercando di rappresentare. In effetti, l'arco inizia in modo abbastanza forte quando Odino discute con le Norne dei vari eventi che hanno predetto. Come abbiamo accennato nel nostro ultimo articolo della serie, questi scorci del futuro possono essere facilmente interpretati come l'Isu Odino che legge i calcoli sul proprio futuro e sul futuro della Terra e della Prima Civilizzazione. Mentre ricontrollava i calcoli, Odino ne sperimenta uno nuovo, dedicato, all'interno del velo della mitologia norrena, ad un lupo chiamato Fenrir (che come forse saprete è un'allegoria del figlio dell'Isu Loki), che lancia ululati terribili davanti alle porte di Hel, essendo Hel sia il nome di un'altra figlia di Loki sia il regno che presidiava. Il calcolo menzionava anche Fenrir che rompeva le sue catene e correva via, un riferimento ad alcuni eventi a cui possiamo effettivamente assistere nell'arco di Asgard e che interpreteremo in seguito, e alla fine mostrava a Odino che Fenrir lo avrebbe ucciso proprio prima o durante la Catastrofe di Toba, ovvero il Ragnarok nella mitologia norrena. A causa dei calcoli che ha visto, Odino è stato perseguitato dall'idea di essere ucciso da quest'altro Isu chiamato, per mancanza di un nome più ufficiale, Fenrir. Inoltre, sembra che i calcoli non gli abbiano mostrato *come* sarebbe stato Fenrir esattamente, in quanto negli eventi successivi dell'arco non è stato in grado di riconoscere Fenrir a prima vista, ma abbiano menzionato una sorta di tratto che potrebbe ampiamente identificarlo, che nell'arco di Asgard è rappresentato dai lupi. La nostra ipotesi sarebbe che, poiché Fenrir, Jormungandr e Hel, i figli di Loki e Angrboda, erano considerati in modo sprezzante come mostri nella mitologia norrena, quindi nella storia della Prima Civilizzazione potrebbero essere stati Isu malformati o Isu di una razza diversa che avrebbe potuto essere considerata in modo altrettanto dispregiativo sia dagli Isu greco-romani che da quelli asgardiani. Ma come abbiamo detto, stiamo tirando ad indovinare, questo tratto insolito che Odino sarebbe in grado di provare ad identificare potrebbe essere qualsiasi cosa. La prima volta che Odino incontra Fenrir nell'arco di Asgard è nel Pozzo di Urdr, poiché questo era presumibilmente il luogo in cui Loki lo aveva fatto entrare di nascosto. In base a ciò che abbiamo menzionato nella nostra analisi precedente, questo potrebbe significare che è stato Loki stesso ad aver manomesso la stanza dei calcoli, al fine di nascondere suo figlio lì dentro. Odino ordina quindi di mettere in gabbia il cucciolo di lupo, il che attraverso il velo mitologico significa che ha imprigionato Fenrir, di nuovo, probabilmente in tenera età, per assicurarsi che non potesse essere ucciso come predetto dai calcoli stessi. Uscendo dalla stanza dei calcoli, Odino trova Loki che gli chiede insistentemente di quella stanza e di cosa avesse trovato all’interno, ovviamente preoccupato per suo figlio. Quando Odino gli dice che avevano sistemato il ragazzo, si preoccupa che Fenrir sia morto. Odino conferma di aver messo in gabbia il lupo (cioè il ragazzo imprigionato) e che non vuole lupi liberi ad Asgard, il che significa che ha ordinato che uno specifico sottoinsieme di Isu che possedeva quel tratto specifico, forse anche giovani o bambini, venisse imprigionato, per impedire che il suo destino si realizzasse. Presumibilmente qualche tempo dopo, il ragazzo, ancora imprigionato, è cresciuto (a meno che non sia solo parte del velo della mitologia), con Odino che è sempre più preoccupato. A quel punto apparentemente Odino ha parlato almeno a Tyr dei calcoli e della catastrofe di Toba, ma nella nostra idea non ha menzionato il suo destino di essere ucciso da Fenrir (come non ha fatto nell'arco di Asgard). Ecco perché Tyr forse gli dice di non preoccuparsi per il ragazzo, come si aspettava e sperava che non fosse un segno della catastrofe imminente. Alla fine, Fenrir, o per meglio dire l'Isu Fenrir, come preannunciato dai calcoli, ha potuto “spezzare le sue catene e scappare” Ne segue una sorta di combattimento tra i due Isu, con Odino che prevale, ma proprio mentre sta per infliggere il colpo mortale, Loki lo ferma. Nell'arco di Asgard, in quel preciso momento Odino guarda il cielo che si è appena oscurato e che, sempre nell'arco di Asgard, è considerato come un segno dell'arrivo del Ragnarok, quindi ai tempi degli Isu avrebbe potuto anche vedere il cielo oscurarsi, o una sorta di aurora boreale o qualche altro segno che lo portò a capire che la Catastrofe di Toba era vicina e non solo. In effetti, questo dimostra che Tyr ha torto e che il lupo, o più propriamente il ragazzo, è, in effetti, un segno del disastro imminente, il che significa anche che quello potrebbe essere stato il momento in cui Odino si è reso conto che proprio quel ragazzo era Fenrir. Per poter fermare Odino, Loki è costretto a rivelare che il ragazzo è suo figlio. Questo fa arrabbiare molto Odino e crediamo che il motivo sia che, nella storia degli Isu, non solo Loki glielo ha nascosto, ma anche perché è qui che Odino potrebbe aver scoperto l'unione di Loki e Aletheia, l'unione segreta di un membro degli Isu asgardiani e un membro di quelli greco-romani, durante un periodo bellico che coinvolse entrambe queste fazioni della Prima Civilizzazione. Nel "debriefing" di Eivor con Valka, afferma anche che Odino era infuriato perché Loki aveva disobbedito all’ordine di non avere lupi ad Asgard, il che, come accennato in precedenza, può essere interpretato come un ordine di Odino di non avere ad Asgard né figli né Isu con i tratti specifici che erano stati predetti appartenere a Fenrir. Il fatto che Odino si fosse anche reso conto che il ragazzo che i calcoli avevano indicato come causa della sua stessa morte era figlio di un membro della sua cerchia ristretta che aveva persino avuto una relazione clandestina, alle spalle della moglie, con nientemeno che un membro della fazione avversaria, potrebbe anche essere il motivo per cui disse a Loki che ci sarebbe stata sicuramente una resa dei conti, ma anche Loki era infuriato per quello che Odino aveva fatto a suo figlio. Mentre nell'arco di Asgard Havi chiede informazioni su una corda indistruttibile per legare il lupo Fenrir, è probabile che l’Isu Odino sia andato a chiedere un qualche tipo di tecnologia, forse anche una prigione dedicata e impenetrabile per tenere prigioniero il figlio di Loki, Fenrir, il più a lungo possibile, forse anche per centinaia o migliaia di anni, in modo da poter finalmente sfuggire al proprio destino, alla propria morte. Se fosse così, questa prigione, questa cella tecnologica Isu potrebbe essere ciò che Basim / Loki cercherà nei prossimi contenuti dedicati a Valhalla... ma stiamo divagando. Quindi, Odino raggiunge Ivaldi e gli fa costruire ciò di cui ha bisogno per imprigionare il figlio di Loki, e ciò richiede molto tempo a quanto pare…. Ma prima, un "cugino" di Ivaldi va da lui dicendo che un loro parente ha effettivamente testato il metodo di trasferimento della coscienza creato dagli Isu greco-romani. Ciò spinge Odino ancora di più a esaminare questo metodo sviluppato dalla sua fazione avversaria, soprattutto dopo averne sentito parlare anche dal Costruttore. Purtroppo, mentre il Ragnarok si avvicina e la protezione offerta dal Costruttore non funziona contro i loro nemici in guerra, figuriamoci contro un potenziale cataclisma, e tornando così al punto di partenza, l'unica opzione di Odino è quella di perseguire i metodi di salvezza basati sulla coscienza inventati dal gruppo della Prima Civilizzazione guidato da Giove e, più specificamente, il cosiddetto Settimo Metodo. Così decide di recarsi in quella zona del mondo, anche se ciò significa rischiare la vita poiché è il capo della fazione avversaria durante la guerra... Ma, come si suol dire, tempi disperati richiedono misure disperate. Nella mitologia norrena Loki è uno jotun che nella nostra allegoria significa che faceva parte del lato greco-romano della Prima Civilizzazione, anche se non è chiaro se questo fosse un segreto o meno per gli Isu asgardiani. Tuttavia, ora sappiamo che Loki ha permesso che le porte del territorio asgardiano degli Isu fossero aperte in modo che gli Isu greco-romani potessero attaccare la città e nel tumulto avrebbe potuto far entrare sia il Costruttore che suo figlio in territorio asgardiano Ciò è dimostrato sia dalla fine dell'arco narrativo che da una nota scritta in cui H - cioè Heimdall - scrive a Odino che i Jotnar erano stati aiutati da qualcuno nell'invasione del territorio asgardiano e nel varcare i confini. È molto interessante notare che le scene finali dell'arco mostrano in realtà che Loki aveva introdotto di nascosto il Costruttore nel territorio asgardiano perché aveva salvato Fenrir dall'area controllata dagli Isu greco-romani, la parola chiave qui “salvato”. Ciò significa che persino gli Isu greco-romani vennero a conoscenza di Fenrir e quindi del rapporto di Loki con Aletheia, e questo è confermato in un dialogo tra Havi e Loki nell'arco di Jotunheim. In questo dialogo Loki dice che Fenrir non è al sicuro nell'area controllata dagli Isu greco-romani perché sapevano chi era e conoscevano il suo destino, oltre al fatto che era un presagio per la Catastrofe di Toba, il che li ha portati a dare la caccia a Fenrir, spingendo Loki a nasconderlo ad Asgard per salvarlo. Quindi, ancora una volta, Loki sembra essere spinto da interessi personali, rispetto alle forze più grandi in gioco, ma tali interessi sono quelli di un padre. Infatti, mentre va contro gli ordini del suo capo e non sembra preoccuparsi della guerra che infuria su Asgard, tutto ciò che fa è orientato a salvare suo figlio. Ad esempio, Loki cerca sempre di spingere Odino ad accettare l'offerta del Costruttore e a usarlo, e a non essere così spaventato dai lupi o,in questa allegoria, dai bambini o dagli Isu che possiedono *quel* tratto specifico. A volte mostra persino quanto sia orgoglioso di suo figlio, quasi addirittura vantandosi. E forse ancora più importante, perché non è completamente visibile, ha anche scritto due documenti non firmati che ha lasciato nella stanza del Pozzo di Urdr/ dei calcoli, che mostrano davvero il suo amore per suo figlio, oltre a dimostrare che è stato davvero lui a manomettere la stanza stessa. Nel documento Loki menziona che il nome di Fenrir era stato maledetto dalle Norne, il che significa che appariva nei calcoli, anche prima che lui nascesse, e che il suo nome avvelenava le orecchie degli stolti, il che significa che sapeva che Odino stava cercando Fenrir a causa dei calcoli che aveva visto. Nel secondo documento Loki scrive che sta diventando più difficile nascondere Fenrir a Odino e che sta valutando la possibilità di spedire di nuovo Fenrir in un altro luogo. Un'opzione è trasferirlo in un'area controllata dalla sorella di Fenrir, Hel, Helheim nella mitologia norrena, mentre un'altra idea è di spostarlo a “Midgard”, quindi forse un'area con una maggiore densità di umani o forse un'area completamente diversa. Purtroppo, però, non poter dire apertamente ad Odino di aver avuto un figlio con il nemico ha costretto Loki a far entrare Fenrir illegalmente ad Asgard e a fare tutto in segreto, il che ha portato agli eventi che abbiamo mostrato nel nostro precedente articolo della serie. Così, Fenrir viene imprigionato per la seconda volta davanti agli occhi di Loki e questo è particolarmente doloroso per lui, poiché vede anche suo figlio aggredito e quasi ucciso da Odino, il Pazzo. Questo lo porta a giurare vendetta ed è qui che possiamo trovare un punto di contatto con i dialoghi nascosti nelle Anomalie dell’Animus. In effetti, ciò che potremmo aver visto in questa scena dell'arco potrebbe essere un indizio per il secondo Alla fine Loki, fedele alla sua sete di vendetta, uccide il figlio di Odino, Baldr, come abbiamo visto nel nostro primo articolo, ma forse succede più avanti, poiché l'ultima volta che vediamo Loki nell'arco di Asgard sta litigando con gli Isu asgardiani, prima che Odino si sposti nei territori degli Isu greco-romani per conoscere i loro metodi di trasferimento della coscienza al fine di salvare se stesso e gli altri Isu asgardiani dalla catastrofe imminente. E questo è stato tutto per la terza parte della nostra analisi, in cui abbiamo iniziato a dare un'occhiata a due dei personaggi più importanti che circondano la fine di Assassin's Creed Valhalla e il suo contesto! Unitevi a noi nel nostro prossimo articolo della serie, dove viaggeremo a Jotunheim e vedremo *cosa* ha fatto davvero Odino per salvare se stesso e il suo popolo, mentre troveremo anche diversi personaggi e riferimenti alla lore della Prima Civilizzazione dai primi giochi del franchise. Ci sono molte cose succose da non perdere! Vai al QUARTO CAPITOLO della serie, torna al SECONDO CAPITOLO o vai all'HUB.
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