Assassin's Creed Initiates: La Liberatrice - La storia di Aveline
Tradotto da: Stefania
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| 1 - New Orleans // Nuova Francia // 1757-05-01 – DECRETO DI SPARIZIONE
Qualche anno dopo il matrimonio tra sua padre e Madeleine de L'Isle, la madre di Aveline de Grandpré svanì misteriosamente. Madeleine, che già allora era responsabile dell’educazione di Aveline, continuò ad occuparsi di lei, trattandola come la figlia che non aveva mai avuto.
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| 2 - Bayou della Louisiana // Nuova Francia // 1759-11-12 – BENVENUTA NELLA CONFRATERNITA, SORELLA
Impressionato dalla sua dedizione alla causa della libertà e della giustizia, Agaté, un Assassino, prese Aveline sotto la propria ala protettrice. Dopo alcuni mesi di intenso allenamento, la iniziò alla Confraternita, diventando il suo mentore.
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| 3 - New Orleans // Nuova Francia // 1765-01-16 – NEW ORLEANS DI NOTTE
Spesso Aveline sognava la madre da tempo perduta. Una notte, dopo un incubo piuttosto inquietante, fu svegliata da Madeleine de L'Isle, la sua matrigna. Continuando a farsi domande sul destino di sua madre e troppo agitata per dormire, aspettò che Madeleine se ne andasse, indossò il vestito da Assassina e si recò alla piccionaia che veniva usata dagli Assassini per i loro messaggi.
Gérald Blanc, un amico di famiglia e informatore degli Assassini, aveva lasciato una lettera che rivelava che gli schiavi stavano sparendo da una piantagione vicina. Anche se il proprietario ne aveva denunciato la scomparsa, la rete di Gérald non aveva trovato alcuna traccia di loro. Aveline decise di indagare.
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| 4 - New Orleans // Nuova Francia // 1765-01-16 – UNA SCHIAVA NEI GUAI
Per scoprire qualcosa di più sulla sparizione degli schiavi nella vicina piantagione, Aveline si recò in uno speciale camerino che era stato preparato apposta per lei e si vestì da schiava. Qui ricevette ulteriori informazioni riguardo ad una consegna che doveva essere fatta presso la piantagione e così si nascose in un carro per entrare nella proprietà.
Una volta dentro alla piantagione, Aveline si mischiò agli altri schiavi per evitare di attirare l’attenzione delle guardie. Trovò uno schiavo che le disse che gli schiavi non stavano scappando, ma bensì venivano portati via: l’ultima era stata sua sorella, Thérèse.
Aveline usò l’Occhio dell’Aquila per tracciare i movimenti di Thérèse e trovò la giovane schiava, incinta, in un fienile lì vicino. Venne a sapere che il proprietario trattava bene gli schiavi, ma che suo figlio era responsabile del rapimento – e forse anche dell’uccisione – di molti schiavi.
Le due donne vennero scoperte ed attaccate, costringendo Aveline ad uccidere il figlio del proprietario e i suoi uomini. Aveline poi mise in salvo Thérèse.
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| 5 - New Orleans // Nuova Francia // 1765-01-16 – UN RIFUGIO SICURO
Non avendo altro posto in cui andare, Aveline portò Thérèse – una schiava incinta che aveva liberato – alla villa di famiglia, dove la sua matrigna Madeleine de L'Isle, col cuore in gola, la stava aspettando.
Aveline le mentì riguardo le esatte circostanze del suo incontro con Thérèse, ma chiese il suo aiuto per assicurare la libertà della schiava. Anche se Madeleine era infastidita dall’impulsività di Aveline nel portare una schiava a casa loro, accettò di aiutarla.
Mentre Madeline si occupava di curare Thérèse, ordinò ad Aveline di andare in città a prendere i suoi vestiti da viaggio. Quando tornò a casa, trovò i suoi genitori a pranzo. Dopo che suo padre Philippe si congedò, Madeleine assicurò ad Aveline che si era presa cura di Thérèse e che sarebbe stata al sicuro. Le offrì anche il suo aiuto, nel caso in futuro si fossero verificate altre situazioni simili.
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| 6 - New Orleans // Nuova Francia // 1765-01-29 – QUESTIONI DA RISOLVERE
Aveline si recò al magazzino di suo padre per incontrare Gérald Blanc. Qui origliò una conversazione tra lui e suo padre, Philippe, che era frustrato a causa della sparizione di alcune spedizioni. Gérald insistette per indagare sull’accaduto.
Aveline seguì di nascosto Gérald per la città, fino a che l’uomo incontrò un fornitore, Monsieur de Saint-Maxent. De Saint-Maxent era furioso che le sue spedizione erano state rubate e accusò il capitano della sua nave mercantile, insinuando che fosse corrotto e ricevesse delle mazzette.
Aveline prese l’iniziativa, localizzò la nave in questione e corruppe gli uomini che stavano facendo la guardia. Una volta a bordo, ammaliò il capitano Carlos Dominguez e scoprì che aveva dirottato la spedizione di de Saint-Maxent verso un altro compratore. Mentre Dominguez era distratto, Aveline rubò alcuni dei suoi documenti e scoprì che i beni si trovavano in due magazzini lì vicino.
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| 7 - New Orleans // Nuova Francia // 1765-01-29 – I PROBLEMI DI SUO PADRE
Aveline andò al porto alla ricerca dei due magazzini che contenevano i beni rubati al partner commerciale di suo padre, Monsieur de Saint-Maxent. Si fece largo tra le guardie e trovò le casse giuste usando l’Occhio dell’Aquila.
Aveline ritornò da Monsieur de Saint-Maxent per dargli la bella notizia del ritrovamento delle merci e l’uomo promise che suo padre avrebbe ricevuto un notevole sconto come ringraziamento.
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| 8 - New Orleans // Nuova Francia // 1765-02-04 – LA CHIAVE DEL PROBLEMA
Aveline torno al magazzino dei Grandpré giusto in tempo per vedere Gérald che dava la bella notizia del recupero delle spedizioni a suo padre Philippe. Dopo che de Grandpré se ne fu andato, i due Assassini discussero dei documenti che Aveline aveva rubato al capitano Dominguez. Contenevano il nome di Rafael Joaquín de Ferrer, un noto Templare.
Gérald non conosceva l’obiettivo di de Ferrer's in Louisiana, ma aveva ricevuto notizia che avrebbe partecipato ad una serata mondana presso la villa del Governatore. Aveline decise di infiltrarsi nella villa con discrezione. Gérald la informò che c’era una casa in vendita vicino alla villa che sarebbe stata il luogo perfetto per cambiarsi d’abito.
Aveline perlustrò la villa del governatore e seguì un maggiordomo ad un incontro con un uomo che avrebbe fornire le pietanze per l’evento. Gli rubò la chiave che le avrebbe permesso di accedere alla cucina vicina all’entrata sud della villa del Governatore.
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| 9 - New Orleans // Nuova Francia // 1765-02-04 – PER IL BENE DELLA COLONIA
Aveline entrò nella villa del governatore francese di New Orleans, Jean-Jacques Blaise d'Abbadie. Riuscì ad arrivare fino al suo ufficio dove spiò una conversazione tra il governatore francese e il templare spagnolo Rafael Joaquín de Ferrer. Pianificavano di mandare degli schiavi dalla Louisiana al cantiere dei Templari come forza lavoro. In cambio d’Abbadie sarebbe rimasto governatore della colonia.
De Ferrer se ne andò e Aveline uccise d'Abbadie. Mentre moriva, il Governatore confessò di non pentirsi del suo accordo con i Templari, in quanto non desiderava altro che mantenere la colonia sotto il controllo della Francia. Aveline gli chiese dei piani di Ferrer e d'Abbadie le disse che non ne sapeva nulla, solo che avrebbe dovuto fornire loro schiavi e vagabondi come forza lavoro.
Aveline scappò dalla villa.
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| 10 - New Orleans // Nuova Francia // 1765-02-05 - AL PUB
Aveline trovò un membro dell’equipaggio di Dominguez che la informò che avrebbe potuto trovare il capitano al pub. Attraversò la città e trovò Dominguez decisamente ubriaco. Aveline gli domandò del suo legame con de Ferrer e Dominguez ammise che aveva trasportato merci per e da New Orleans, ma che non sapeva altro.
Aveline tornò alla villa del padre. Philippe ringraziò Aveline per l’aiuto nel sistemare gli affari di famiglia e le diede una pagina del diario di sua madre Jeanne.
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| 11 - Bayou della Louisiana // Nuova Francia // 1765 – CHE I LOA TI GUIDINO
Aveline fu convocata dal suo mentore Agaté nel Bayou della Louisiana. L’improvvisa attività dei Templari lo preoccupava, quindi si era ritirato ancor di più all’interno della palude e sfidò Aveline ad usare le sue capacità per trovarlo. Si fece strada per il Bayou e scoprì gli indizi che il mentore le aveva lasciato e alla fine trovò il suo nuovo rifugio.
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| 12 – La Capanna di Agaté// Nuova Francia // 1765 – IL FALSO MACKANDAL
Aveline raggiunse il suo mentore Agaté nel suo nuovo rifugio. La informò che un uomo si stava spacciando per il suo defunto mentore François Mackandal e che l’impostore stava cominciando ad esercitare una pericolosa influenza sul Bayou. Agaté voleva che Aveline scoprisse la vera identità e le motivazioni del falso Mackandal.
Prima che Aveline lo lasciasse per rintracciare l’impostore, Agaté le consegnò la cerbottana che una volta era appartenuta al vero Mackandal, che era un esperto di veleni. Dopo aver fatto un po’ di pratica con la sua nuova arma, Aveline si sentì pronta per continuare la sua missione.
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| 13 – Il Rifugio dei Contrabbandieri // Nuova Francia // 1765 – L’INCONTRO CON I CONTRABBANDIERI
Agaté le rivelò che il falso Mackandal stava raccogliendo seguaci e che stavano tentando di mettere le mani sulle operazioni di contrabbando nel Bayou, ma i loro reali scopi erano ancora sconosciuti. Suggerì ad Aveline di contattare una contrabbandiera di nome Élise Lafleur, che conosceva bene il mondo della malavita della palude.
Aveline attraversò il Bayou e trovò il Rifugio dei Contrabbandieri. Arrivò giusto in tempo per vedere alcuni seguaci del falso Mackandal minacciare una sprezzante Élise Lafleur. Aveline uccise silenziosamente alcuni di loro prima di unirsi apertamente alla battaglia.
Élise e il suo compagno Roussillon pretesero di conoscere l’identità e gli intenti di Aveline. La ragazza disse loro che il suo obiettivo era solamente di mettere fine al falso Mackandal e si offrì di aiutare i contrabbandieri a riprendere il controllo del Bayou in cambio del loro aiuto nello scoprire dove si trovassero gli accampamenti nella palude.
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| 14 - Bayou della Louisiana // Nuova Francia // 1765 – UN FEDELE SEGUACE
Aveline incontrò Élise nella palude e insieme viaggiarono con la canoa verso uno degli accampamenti controllati dal falso Mackandal. Élise sottolineò come avesse cominciato ad avere problemi con gli uomini dell’impostore proprio da quando era arrivato il nuovo governatore spagnolo.
Quando scesero dalla canoa le due donne furono attaccate da un alligatore. Aveline riuscì ad uccidere l’animale e prese il suo uovo come premio.
Élise le rivelò che c’erano due accampamenti, il primo era vicino ad una nave naufragata, mentre l’altro si trovava poco distante lungo il fiume. Aveline uccise tutti i seguaci nel primo accampamento. All’interno della nave naufragata trovò una lettere del falso Mackandal che parlava di una “cerimonia sacra” e del suo desiderio di vedere più uomini unirsi ai suoi ranghi.
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| 15 - Bayou della Louisiana // Nuova Francia // 1765 – IL SECONDO ACCAMPAMENTO
Aveline trovò la contrabbandiera Élise vicino al secondo accampamento di Mackandal. Élise individuò due dei seguaci di Mackandal e li identificò come due schiavi che erano fuggiti da San Danje, una baraccopoli che si trovava nel Bayou.
Élise decise di tornare alla sua base operativa, ma chiese ad Aveline di non fare del male agli uomini di San Danje. L’Assassina seguì uno dei seguaci di Mackandal fino ad un’area appartata dell’accampamento e lo uccise. Perquisì il cadavere e trovò un’altra lettera del falso Mackandal in cui affermava che la cerimonia Voodoo era programmata per la vigilia di San Giovanni.
Aveline tornò al Rifugio dei Contrabbandieri e parlò con il socio in affari di Élise, Roussillon. Sapeva quando la cerimonia di Mackandal avrebbe avuto luogo, ma non dove. Roussillon le suggerì di consultare uno stregone a San Danje. Élise era andata avanti per consegnargli delle provviste, ma aveva dimenticato un pacchetto. Roussillon assicurò all’Assassina che se si fosse guadagnata la fiducia dello stregone, egli le avrebbe rivelato i segreti del the Bayou. Chiese anche di vederla dopo il completamento della missione poiché aveva altro lavoro per lei.
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| 16 - San Danje // Nuova Francia // 1765-06-23 – UN’OSCURA INFLUENZA
Aveline viaggiò fino alla baraccopoli nel Bayou chiamata San Danje e raggiunse Élise e lo stregone. Gli consegnò i rifornimenti da parte di Roussillon. Allo stregone non piaceva l’oscura influenza che Mackandal aveva sulle persone di San Danje e si offrì di aiutare in qualunque modo possibile. Rivelò che Mackandal si trovava probabilmente sulle sponde del Lago Pontchartrain e che possedeva un potente veleno. Lo stregone le consegnò un antidoto, ma la mise in guardia dal fatto che non sarebbe stato in grado di fermare il veleno, ma solo di limitarne gli effetti. Aveline bevve l’antidoto e decise di travestirsi da schiava per infiltrarsi alla cerimonia.
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| 17 - Bayou della Louisiana // Nuova Francia // 1765-06-23 – LA VIGILIA DI SAN GIOVANNI
Aveline, travestita da schiava, ed Élise si recarono al Lago Pontchartrain in canoa e arrivarono all’accampamento del falso Mackandal, dove videro l’impostore parlare con il Templare Rafael Joaquin de Ferrer. Il falso Mackandal, altrimenti noto come l’Assassino traditore Baptiste, pianificava di avvelenare i nobili di New Orleans e vendicare gli schiavi, esaudendo così l’ultimo desiderio del suo Mentore, ed in cambio il controllo del fiume sarebbe caduto nelle mani dei Templari. De Ferrer promise che se il piano avesse avuto successo, Baptiste sarebbe entrato a far parte dell’Ordine dei Templari. Dopo che de Ferrer se ne fu andato, Mackandal cominciò la cerimonia.
Aveline si infilò alla cerimonia senza farsi scoprire e si unì ai seguaci che ballavano. Provò a colpire Baptiste con un dardo usando la sua cerbottana, ma prima che arrivasse a destinazione, Baptiste la colpì con uno dei suoi dardi. Riconobbe nell’arma di Aveline una di quelle che Agaté gli aveva rubato.
Baptiste ammise di essersi impossessato dell’identità del suo defunto Mentore e di averla usata per costringere Agaté ad uscire allo scoperto. Grazie all’antidoto, Aveline sopravvisse e uccise le guardie del corpo di Baptiste, costringendolo ad affrontarla di persona. Dopo un feroce duello, Aveline assassinò Baptiste.
Mentre moriva, Baptiste riconobbe il medaglione al collo di Aveline, sostenendo che in passato lui ed Agaté conoscevano una donna che ne portava uno identico. Ma prima che Aveline riuscisse a farsi dire il nome della donna, Baptiste morì.
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| 18 – La Capanna di Agaté // Nuova Francia // 1765 – TUTTA LA VERITÀ
Aveline si congedò da Élise e tornò da Agaté. Gli riferì che Baptiste era morto e che stava lavorando per i Templari e per de Ferrer. Quando Agaté le domandò se era venuta a conoscenza di qualcos’altro, tutto ciò che Aveline disse fu che Baptiste sperava di farlo uscire allo scoperto, omettendo ciò che presumibilmente aveva scoperto riguardo alla madre scomparsa.
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| 19 - New Orleans // Louisiana Spagnola // 1768 – IL PRELUDIO ALLA RIBELLIONE
Dopo la sconfitta della Francia nella guerra franco-indiana, la Spagna aveva ottenuto il controllo della Louisiana e messo un governatore spagnolo a New Orleans. Rispondendo ad una convocazione presso il magazzino di famiglia spedita dal suo alleato Gérald Blanc, Aveline si imbatté in una rivolta dei cittadini di New Orleans contro i loro nuovi padroni. Aveline difese i cittadini dai soldati spagnoli, eliminandoli. Quando ebbe finito, Aveline interrogò alcuni cittadini sulle ragioni dell’insurrezione. Venne così a sapere che erano arrabbiati a causa dell’ondata di rapimenti che si era verificata a seguito dell’arrivo degli spagnoli.
Aveline incontrò Gérald al magazzino, dove il ragazzo le mostrò il nuovo quartier generale per le sue attività da Assassina. Le fornì anche un posto adatto ad amministrare l’impero commerciale di suo padre, insieme ad una stanza in cui cambiarsi d’abito e riporre armi ed attrezzature. Come sorpresa finale le diede un parasole che fungeva anche da lancia dardi.
Aveline educatamente accettò i regali e Gérald rivolse la sua attenzione ad un nuovo problema. Un rivale, monsieur Bouché, aveva aperto una bancarella al mercato dove affermava che il caffè di de Grandpré distruggeva i nervi di coloro che lo bevevano. Questa calunnia aveva già cominciato a danneggiare le vendite. Aveline promise di porre fine alla campagna diffamatoria di Bouché.
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| 20 - New Orleans // Louisiana Spagnola // 1768 – ELEGANTE E LETALE
Al fine di mettere fine alla campagna diffamatoria contro il caffè di suo padre, Aveline andò alla ricerca di uno degli informatori di Gérald e lo seguì fino alla bancarella di monsieur Bouché al mercato. Uno dei dipendenti di Bouché stava diffondendo menzogne sui pericoli del caffè di de Grandpré e invitava i cittadini di New Orleans a bere invece il tè dell’India orientale. Aveline affrontò il commerciante e chiese spiegazioni, ma tutto ciò che il povero dipendente analfabeta fu in grado di fare fu dichiarare la sua ignoranza, chiedendole di andare a cercare il suo datore di lavoro al suo magazzino.
Al magazzino di Bouché, Aveline eliminò una guardia con il suo nuovo parasole lancia dardi e affrontò Bouché. Gli intimò di smetterla di gettare fango sulla sua famiglia e scusarsi pubblicamente. Non avendo intenzione di fare ammenda, Bouché affermò che i suoi profitti stavano diminuendo perché stava perdendo troppi schiavi. Non provando alcuna compassione per il commerciante che se la prendeva con la sorte, Aveline se ne andò.
Fece rapporto a Gérald, che ipotizzò che i guai finanziari di Bouché lo avessero costretto a svendere i suoi negozi. Aveline decise di acquisire le sue attività in modo da poter garantire agli schiavi un adeguato salario e far conquistare loro la libertà. Gérald le promise che avrebbe fatto attenzione al ripresentarsi di simili opportunità in futuro.
Dopo aver acquistato uno dei negozi di Bouché, Aveline tornò da Gérald. Credeva di aver messo fine al problema della sparizione degli schiavi quando aveva ucciso il governatore d'Abbadie. Tuttavia, la situazione era solo peggiorato perché ora anche i braccianti e i poveri venivano rapiti. Aveline decise di indagare a fondo sul problema. Gérald le suggerì di cominciare le sue indagini a San Danje, nel Bayou. Come d’accordo si recò al porto, incontrò di nuovo Gérald affinché la compagnia si occupasse dei costi di viaggio e partì per il Bayou.
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| 21 - Il Bayou // Louisiana Spagnola // 1768 – LA SPARIZIONE DEGLI SCHIAVI
Aveline arrivò a San Danje e incontrò l’Oungan che aveva aiutato alcuni anni prima. Lo informò che stava indagando su una serie di sparizione e gli chiese se qualcuno nelle vicinanza era scomparso. Lo stregone rispose che molte persone passavano per San Danje e quindi era difficile tenerne traccia. Le suggerì di parlare con la loro comune amica Elise, la quale avrebbe potuto sapere qualcosa di più. Diede poi ad Aveline un nuovo tipo di veleno per i dardi della sua cerbottana.
Aveline si riunì ad Elise ed immediatamente le parlò degli schiavi scomparsi. Elise confermò di aver visto convogli di persone che venivano trascinate via. Anche se Elise non sapeva dove venivano condotte, sapeva che i convogli partivano dal Forte nel Bayou.
Il giorno dopo, entrambe le donne si incontrarono sul percorso del convoglio e si misero a correre per raggiungerlo. Aveline eliminò le guardie ed Élise riconobbe alcuni dei prigionieri. Chiamò uno schiavo di nome Chrisfait, che rispose che non aveva bisogno di essere salvato perché lo stavano mandando ad un campo di lavoro a sud dove gli avevano promesso che avrebbe ottenuto la libertà. Aveline ed Elise erano scettiche e decisero così di indagare presso il forte spagnolo, dal quale era partito il convoglio.
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| 22 - Il Bayou // Louisiana Spagnola // 1768 – ASSALTO AL FORTE
Dopo aver intercettato un convoglio pieno di schiavi diretti verso un’imprecisata destinazione a sud, Aveline ed Elise si avvicinarono al forte spagnolo del Bayou. Aveline diede voce alla sua frustrazione riguardo al fatto che l’ultima volta non era riuscita a fermare il rapimento degli schiavi.
Aveline eliminò silenziosamente le guardie del forte. Una volta dentro, inseguì l’ufficiale di alto grado che era al comando mentre Elise provvedeva al fuoco di copertura. Dopo aver ucciso l’ufficiale, Aveline aprì le celle del forte per liberare i prigionieri. Ancora una volta le due donne non ricevettero alcun segno di gratitudine, visto che i braccianti erano visibilmente seccati dal fatto che non si sarebbero più imbarcati sulla nave per essere condotti a destinazione. Elise scortò i lavoratori fino a San Danje mentre Aveline tornò a New Orleans.
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